Papa Francesco, nel corso di un incontro con i vescovi italiani svoltosi lunedì scorso, 20 maggio 2024, ha consigliato di non ammettere in seminario persone omosessuali. Fatto sta che, come riportato dal sito Dagospia e Repubblica, il Pontefice argentino avrebbe esternato questo pensiero in una maniera fin troppo colloquiale: “C’è già troppa “frociaggine” in certi seminari…”
Papa Francesco: “C’è già troppa frociaggine nei seminari”
La frase-shock che avrebbe pronunciato il Papa a proposito di ammettere o meno nei seminari persone di orientamento omosessuale, sarebbe stata riferita e confermata a Dagospia e Repubblica da vari vescovi italiani presenti all’incontro di lunedì scorso, 20 maggio 2024. L’incontro era stato convocato per discutere in primis delle diocesi che, per mancanza di vocazioni, vengono accorpate. In ogni caso, l’ingresso di nuovi seminaristi è al centro del confronto all’interno della Chiesa già da mesi. Tant’è che, a novembre 2023, ad Assisi, l’assemblea di autunno dei vescovi italiani ha varato un nuovo regolamento un pò più favorevole a chi, omosessuale, chiede di intraprendere il cammino sacerdotale.
La direttiva sui seminaristi gay
Finora, la direttiva che la Chiesa ha seguito di fronte al dilemma se ammettere o meno i seminaristi omosessuali era quella voluta da papa Ratzinger nel 2005 e confermata dallo stesso Bergoglio, ieri in piazza San Pietro per la giornata internazionale dei bambini, nel 2016:
La Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay
Sta di fatto che questa posizione era stata rivista ad Assisi in maniera più liberale, sulla base soprattutto dell’esternazione del 2013 dello stesso Pontefice sugli omosessuali:
Se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?
Così, la Cei, a novembre, ha approvato un emendamento che ribadiva l’obbligo di celibato per tutti i seminaristi, omosessuali e eterosessuali, ma che, di fatto, apriva i seminari anche agli omosessuali con la vocazione. E comunque: interpellato sulla questione anche lunedì scorso, il Papa avrebbe di nuovo compiuto un passo indietro. Bergoglio avrebbe detto che è necessario prevenire il rischio che scelga il sacerdozio chi, gay, finirà poi col fare una doppia vita, continuando a praticare l’omosessualità. Le sue parole, comunque le si giudichi, nella sostanza hanno bocciato di nuovo le parziali aperture approvate dalla Cei.