Una retrocessione che brucia da morire per il Frosinone. Arrivata all’improvviso, sotto il colpo killer di Davis per l’Udinese, con la mazzata finale di Empoli con il gol di Niang in pieno recupero. Al triplice fischio, un Benito Stirpe ammutolito, insieme ai tifosi anche Di Francesco: testa china e tante lacrime a rigargli il viso. Una scena che non ha lascito indifferente il suo ex vice, e amico, Ezio Sella.

Un rapporto iniziato nel gennaio del 2014, Sella era il vice di DiFra al Sassuolo. Insieme riuscirono a conquistare la salvezza con i neroverdi con una giornata d’anticipo. All’epoca era festa, non come a Frosinone, dove la Serie B si è materializzata con un colpo secco nell’animo di chi ci ha creduto fino all’ultimo. “Non l’ho ancora sentito, avrà tutto staccato, non credo abbia voglia di parlare“, spiega Ezio Sella, che aggiunge: “So quanto ci teneva, aveva voglia di far bene”.

Ma ciononostante, l’ex vice di Di Francesco promuove il lavoro del suo amico: “Ha fatto bene con un gruppo giovanissimo. Gli alti e bassi ci possono stare, ma lui ha dimostrato di poter mettere in campo un lavoro importante. Non meritava assolutamente la Serie B”. Ora servirà assorbire la botta, sperando che la prossima stagione in serie cadetta possa essere l’unica. Nel segno di Di Francesco: “Se avrà una squadra fatta a dovere, perchè no. Non gli importa della categoria, ma di lavorare in un ambiente sano”, sottolinea Ezio Sella in esclusiva a Tag24.

Frosinone e la retrocessione in Serie B, le parole di Ezio Sella a Tag24

La retrocessione del Frosinone si è materializzata in uno schiocco di dita, ma Ezio Sella promuove comunque il lavoro di Di Francesco. Il dolore permane, come ovvio che sia, ma secondo il suo ex vice il lavoro messo in atto è stato ottimo. Magra consolazione, DiFra alla fine ha ceduto alle lacrime, con Sella che non è rimasto inerme alla scena.

D: Mister, cosa ha provato nel vedere un amico come Di Francesco in lacrime?

R: Mi è dispiaciuto tantissimo, conoscendo DiFra starà soffrendo perchè è una persona stupenda oltre che un bravo allenatore. So quanto ci teneva, aveva voglia di fare bene. E’ stato anche poco fortunato, tra le squadre in lotta per la salvezza il Frosinone era quello che giocava un calcio migliore, ma a volte ci vuole anche un pizzico di fortuna per raggiungere gli obiettivi, e a lui è mancata. Inoltre ha lavorato con un gruppo giovane, con cui inevitabilmente dei momenti di blackout arrivano, ma sono certo che i ciociari non meritavano la Serie B.

D: Stagione comunque positiva?

R: Assolutamente, Eusebio è riuscito a valorizzare i giovani che la società gli ha messo a disposizione. Peccato per la retrocessione, ma ciò non toglie il fatto che DiFra ha fatto un buon lavoro: è competente, fa giocare le sue squadre, ma sopratutto migliora i singoli.

D: Ha parlato di momento di calo, poi la squadra è tornata compatta con la difesa a tre. Se fosse stata utilizzata prima il Frosinone si sarebbe salvato?

R: Non è una questione di moduli, credo che Di Francesco abbia ben chiari i concetti di gioco e cosa trasmettere alla squadra, a prescindere dalla difesa a tre o a quattro. Il momento delicato è dovuto a tanti fattori, da quelli fisici a quelli esterni, più la sfortuna visto che il Frosinone ha fatto grandi partite venendo poi recuperata. Ma il cambio di modulo non era la chiave per ottenere la salvezza sicura. Il Frosinone ha mostrato sempre di saperci fare, prendiamo come esempio la partita contro l’Udinese: ho visto una sola squadra in campo, i ciociari. Hanno creato tanto, con il portiere avversario che ha fatto miracoli.

D: Retrocessione per un gruppo troppo giovane o solo sfortuna?

R: Il discorso dei giovani è importante, ti possono dare tanto, ma ti puoi aspettare dei momenti di calo, ma questo ci sta, e molti si affacciavano alla Serie A per la prima volta. Questo può aver inciso.

Un futuro con Di Francesco?

La retrocessione del Frosinone è realtà, ora serve mettere insieme i pezzi per poi ripartire alla ricerca di un’altra promozione, con Ezio Sella che non ha dubbi: va fatto con DiFra in panchina.

D: Conoscendo Di Francesco, cosa starà provando in questo momento?

R: Non lo posso immaginare, una delusione di questo tipo ti mette ko dal punto di vista psicologico, sarà a pezzi. Dovrà passare un po’ di tempo prima di digerire la retrocessione, ma lui ha la forza per reagire; se gli sarà data la possibilità, dimostrerà ancora di essere un allenatore capace.

D: Continuerà anche in Serie B?

R: Perchè no. Se la società creerà un progetto buono, con una struttura ben definita, si può fare. A DiFra poco importa la categoria, con il Sassuolo era partito dalla Serie C. E’ un grande lavoratore che costruisce giocatori, lui è l’allenatore giusto per lavorare con i giovani.

D: Se Difra dovesse rimanere con il Frosinone, basterà un anno per tornare in Serie A?

R: Penso proprio di sì. Perchè andando in B, con una squadra dal buon potenziale e sopratutto giovane, Eusebio saprebbe lavorare a dovere.

D: Si potrebbe aprire un ciclo?

R: Sì, ha fatto un grandissimo lavoro.