Giovanni Di Lorenzo è prtoo a dire addio al Napoli. Una notizia che circolava da diversi giorni e che traovato conferma nelle parole pronunciate poco fa dal procuratore del calciatore Mario Giuffredi. Quella di ieri con il Lecce è stata una partita speciale al Maradona. Il Napoli ha salutato protagonisti e meteore delle ultime stagioni azzurre. Il nuovo corso, diretto dal nuovo uomo mercato Giovanni Manna, è già iniziato.
L’orizzonte è già rivolto al domani, a una stagione che vedrà gli azzurri fuori dalle competizioni europee dopo quattordici anni. La caduta dopo il post Scudetto è stata più rovinosa del previsto e l’ultimo pareggio rimediato contro il Lecce nello scorso weekend preclude aritmeticamente l’accesso della squadra di Francesco Calzona in Conference League.
Napoli, anche Di Lorenzo vicino all’addio: le ultime
Napoli, anche Di Lorenzo vicino all’addio. Mentre la società è al lavoro per sciogliere il nodo allenatore (con Antonio Conte oramai vicino alla firma), il direttore sportivo Giovanni Manna è al lavoro per programmare il nuovo organico della stagione 2024/25. Lasciano la Campania due protagonisti del Napoli dell’ultimo trionfo: Victor Osimhen e Piotr Zielinski. Ma è scoppiato nelle ultime ore l’ultima polemica relativa a Di Lorenzo. Il capitano, al momento della sostituzione nella gara di ieri contro il Lecce, è stato accompagnato in panchina da sonori fischi. Inter, Juventus e Atletico Madrid sono già sulle orme del calciatore, che avrebbe espresso al club negli ultimi giorni la volontà di cambiare aria. A confermare questa ipotesi, è il procuratore del terzino Mario Giuffredi:
Di Lorenzo ha avuto un colloquio con Manna nei giorni scorsi, esprimendo delle sensazioni circa una mancanza di fiducia da parte della società nei suoi confronti. A questa affermazione del capitano, Manna ha esternato la sua personale forte stima, ma c’è da parte del presidente De Laurentiis la volontà di vendere a fronte di un’offerta. Ha avuto la conferma che la mancanza di fiducia nei suoi confronti era diventata realtà. A quel punto, preso atto del pensiero del presidente, ha spiegato al ds Manna che senza la necessaria fiducia ha voglia di andare via da Napoli. Non può esserci un capitano sfiduciato dalla sua società.
Mario Giuffredi a TV Play
Gli altri possibili addii in casa azzurra
Di Lorenzo, Osimhen, Zielinski: e poi? Il presidente De Laurentiis l’ha annunciato. Sarà rivoluzione di un organico che non ha saputo dare continuità alla storica impresa tricolore della scorsa stagione. Il direttore sportivo in pectore Manna è già al lavoro. Il Napoli, in questo periodo, sta capendo da quali basi ripartire. Con l’arrivo di un attaccante chiamato a sostituire degnamente Victor Osimhen, sarà addio per uno tra Raspadori e Simeone, con quest’ultimo principale indirizzato nel fare le valigie. A centrocampo, oltre a Zielinski, a rischio la posizione di Anguissa. Il camerunese ha rinnovato il contratto la scorsa estate sino al 2027, ma l’ultimo campionato ha lasciato seri dubbi sul rendimento del numero 99. Con il ritorno alla base di Folorusho e Gaetano, non saranno riscattati Traoré e l’oggetto misterioso Dendoncker. Rischia di salutare anche Cajuste, mai pienamente integrato nel 4-3-3 dei partenopei.
Se la società sta ragionando sul futuro di Meret, va sottolineato come la difesa sarà un altro reparto profondamente rivisto. Serviranno tre centrali, viste le improbabili conferme di Juan Jesus, Natan e Ostigard. Punto interrogativo per Mario Rui: il terzino portoghese, spesso out per infortunio, non è così sicuro della permanenza alle pendici del Vesuvio. Il nuovo corso ripartirà da poche certezze: Lobotka e Kvaratskhelia sono (e restano) punti fermi del nuovo Napoli. Un vero e proprio cantiere in costruzione: sarà un’estate di fuoco per i colori azzurri.