La violenta, quanto spettacolare eruzione del Monte Ibu ha rimesso in allarme l’Indonesia. L’isola di Halmahera, infatti, si è goduta la centesima fuoriuscita di lava e l’enorme colonna di cenere alta 6 chilometri. Tuttavia, il capo dell’Agenzia di Geologia, Muhammad Wafid, ha vietato l’accesso in un raggio di sette chilometri dal cratere.

Indonesia, colonna di cenere alta 6 chilometri e zampilli di lava dal Monte Ibu: evacuata la popolazione di Halmahera

Continua ininterrottamente l’attività vulcanica dell’Ibu, localizzato nella provincia di North Maluku nell’Indonesia orientale. Nell’arco degli ultimi 5 mesi, infatti, cioè dall’inizio del 2024, sono oltre 100 le eruzioni che hanno creato non pochi disagi alla popolazione.

Per quanto belle da vedere, infatti, i lapilli e l’alta colonna di fumo dal cratere hanno cosparso l’isola di Halmahera di cenere e detriti. L’Agenzia di Geologia guarda con particolare attenzione al vulcano, al quale è stato attribuito il livello di allerta più alto di tutto l’arcipelago.

La nuova eruzione si è verificata intorno alle 03:30 ora locale (18:30 di domenica in Italia). Ma sono settimane che il vulcano è in fermento e questo non è il primo episodio nel quale le alte colonne di cenere sono visibili a distanza di chilometri. Queste le parole di Wafid sull’ultima eruzione:

È stata osservata una colonna di cenere, di colore grigio e di forte intensità, che si dirigeva verso ovest. Si sono sentiti dei brontolii fino alla postazione di monitoraggio

Attualmente, l’Ibu è uno dei vulcani più attivi dell’Indonesia e lo scorso anno ha eruttato più di 21mila volte. Infatti, secondo le stime, nel corso del 2023, il Monte ha eruttato circa 58 volte al giorno.

Allerta massima anche per le inondazioni: evacuate Rangan Tangko e Sumatra

Violentissimi nubifragi si sono abbattuti negli ultimi giorni sull’Indonesia, causando danni, inondazioni e allagamenti di alcune isole a sud dell’arcipelago.

Terribili le immagini della devastazione dell’acqua. Case sommerse dal fango nella città di Rangan Tangko, nella provincia della Kalimantan Centrale e, poi, più a sud, a Sumatra, dove la popolazione di Tanjung Enim è stata costretta a evacuare la zona, dopo le forti piogge di sabato 25 maggio 2024.

Lo scorso 14 maggio 2024, il Paese ha dovuto affrontare l’ennesima tragedia, dovuta all’improvvisa inondazione provocata dai nubifragi. Il numero di persone morte per colpa dell’alluvione e dalle colate di lava fredda è salito a 52 con altri 27 dispersi