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Guerra a Gaza, Guterres (Onu) condanna i bombardamenti su Rafah: “A Gaza non c’è più un luogo sicuro, orrore deve finire”

Giorno 234 della guerra a Gaza: un attacco israeliano su un campo profughi nei pressi di Rafah avrebbe provocato almeno 50 morti. Hamas ha invitato tutti i palestinesi del mondo a “insorgere e marciare” contro il massacro, mentre la Casa Bianca “sta raccogliendo maggiori informazioni” su quanto avvenuto.

Nel raid a Rafah sono morti due membri senior di Hamas, secondo quanto riportato dall’esercito israeliano. Reporter senza frontiere (Rsf)  ha annunciato di aver presentato una nuova denuncia davanti alla Corte penale internazionale, chiedendo di indagare presunti crimini di guerra dell’Idf contro almeno nove giornalisti palestinesi.

Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di oggi, lunedì 27 maggio 2024.  

Canada: “Inaccettabile l’uccisione di civili innocenti, subito il cessate il fuoco”

23:37
Joly Rafah

Il Canada è “inorridito” dall’uccisione dei civili palestinesi dopo i bombardamenti israeliani su Rafah. Lo dichiara Melanie Joly, ministra degli Esteri canadese, in una dichiarazione alla Camera dei Comuni, rilanciata dal suo account Twitter.

Joly definisce “orribili e strazianti” le immagini che arrivano da Rafah e del tutto inaccettabile” l’uccisione di civili innocenti. “Il livello di sofferenza umana è catastrofico – conclude – Ecco perché abbiamo bisogno un cessate il fuoco immediato”.

Chiesta riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per attacchi su Rafah

23:12

Secondo quanto riferito all’Ansa da fonti diplomatiche del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’Algeria avrebbe richiesto la convocazione di una riunione urgente del Consiglio per discutere dei recenti bombardamenti israeliani su Rafah.

Dovrebbe trattarsi di una riunione a porte chiuse e dovrebbe svolgersi domani alle 15:30 ora locale (le 21:30 in Italia).

Guterres (Onu): “A Gaza non c’è più un luogo sicuro, fermare l’orrore”

22:45

Una dura condanna al bombardamento di civili a Rafah arriva dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres.

Il Segretario denuncia su Twitter gli attacchi che “hanno ucciso numerosi civili innocenti che stavano solo cercando rifugio da questo conflitto mortale” e sottolinea come non vi sia più “un luogo sicuro a Gaza”, dichiarando che “questo orrore deve finire”.

Egitto a Israele: “Non metta a rischio il personale di frontiera”

21:57

Una fonte egiziana di alto livello ha dichiarato che l’Egitto avrebbe dato un vero e proprio avvertimento a Israele, intimandogli di non “compromettere la sicurezza e l’incolumità del personale di sicurezza schierato al confine”.

Il rischio, spiega la fonte, è una degenerazione della situazione nell’area, a causa del nervosismo provocato dalla morte del soldato egiziano in uno scontro a fuoco con i militari israeliani.

Trump: “Se rieletto, studenti pro-Gaza espulsi dal Paese”

21:43
Trump proteste studentesche

Come riferito dal Washington Post, durante un incontro con dei ricchi donatori, Donald Trump avrebbe promesso di espellere i manifestanti pro-Gaza che occupano le università, se fosse rieletto presidente.

Il tycoon avrebbe definito “rivoluzione radicale” le manifestazioni in corso nei campus, promettendo di riportare in auge le forti restrizioni contro le proteste studentesche che venivano applicate in passato.

Esercito israeliano: due razzi lanciati da Gaza verso il sud di Israele

21:21

Le forze di difesa israeliane (Idf) riferiscono di un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele.

Secondo il report, il razzo avrebbe colpito una zona non abitata ma sono comunque scattate le sirene di allarme nei kibbutz vicino Gaza di Sa’ad e Nahal Oz.

Non si registrano danni o feriti.

Colloquio Sanchez-Erdogan: “Mettere fine a violenza a Gaza”

21:03
Sanchez Erdogan

Il premier spagnolo Pedro Sanchez riferisce su Twitter di un colloquio avuto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel quale è stata discussa la situazione nella Striscia di Gaza.

Sanchez dichiara di aver parlato con Erdogan del riconoscimento dello Stato palestinese, che la Spagna ufficializzerà domani insieme con l’Irlanda e la Norvegia, e del prossimo vertice intergovernativo che coinvolgerà sia la Spagna che la Turchia.

I due, conclude Sanchez, hanno sottolineato la necessità di “raggiungere un accordo di pace che metta definitivamente fine alla violenza” nella Striscia di Gaza.

Tajani: “Troppe vittime, stanno per partire i nostri aiuti umanitari”

20:30
Tajani Rafah vittime

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani torna ad ammonire sul “rischio di escalation” nella Striscia di Gaza, parlando di troppe vittime” dopo il bombardamento israeliano della notte scorsa su Rafah.

Tajani ribadisce che l’Italia è “contro l’attacco a Rafah e per un cessate il fuoco immediato” e annuncia che gli aiuti umanitari italiani stanno per partire, con il sostegno si di Israele sia dell’Autorità nazionale palestinese.

Netanyahu: “Non alzo bandiera bianca, continuerò a combattere”

19:43
Netanyahu bandiera sconfitta

Benjamin Netanyahu respinge le critiche e va avanti per la sua strada, promettendo che proseguirà a combattere nella guerra contro Hamas.

Il primo ministro israeliano, intervenendo alla Knesset, dichiara che non alzerà mai “la bandiera della sconfitta e che non intende “porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti”.

Respinge, dunque, le condanne internazionali per l’operazione a Rafah e anche le accuse di non impegnarsi adeguatamente per i negoziati per il rilascio degli ostaggi.

Usa: “Chiesto a Israele di valutare cosa è successo a Rafah”

19:17

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha riferito che gli Usa hanno chiesto ufficialmente chiarimenti alle forze di difesa israeliane per appurare quanto accaduto nel bombardamento avvenuto la notte scorsa a Rafah, che ha ucciso decine di civili.

Gli Stati Uniti confermano il diritto di Israele ad “attaccare Hamas” ma ribadiscono la necessità di “prendere ogni precauzione possibile per proteggere i civili”.

Egitto rafforza la presenza delle forze di sicurezza al confine con Israele

19:04

Dopo la morte di un soldato egiziano in uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano, l’Egitto ha deciso di rafforzare la presenza delle sue forze di difesa lungo il confine con Israele.

A riferirlo è un funzionario che si trova sul lato egiziano del valico di Rafah che riporta come alti funzionari si siano recati alla frontiera per calmierare gli animi dei soldati, innervositi dalla vicenda.

Israele, leader di opposizione Lapid chiede le dimissioni di Netanyahu

18:53
Lapid Netanyahu dimissioni

Duro attacco al Knesset da parte del leader di opposizione Yair Lapid al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Nel corso del suo intervento in parlamento, Lapid ha chiesto ripetutamente le dimissioni di Netanyahu, accusandolo di avere “fallito e fallito” e definendo lui e il suo governo “illegittimi”.

Netanyahu: “Raid a Rafah un tragico incidente”

18:41

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Knesset difendendosi dalle accuse per l’attacco a Rafah. Il premier ha sottolineato come si sia trattato di un incidente, annunciando di aver avviato un’indagine. 

“Il raid israeliano a Rafah è stato un tragico incidente. A Rafah abbiamo evacuato un milione di residenti che non erano coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente. Stiamo indagando su quanto accaduto e trarremo delle conclusioni”.

Michel: “Terribile vedere i civili palestinesi innocenti uccisi a Rafah”

18:00

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha commentato la difficile situazione a Rafah, dove un’offensiva delle truppe israeliane ha causato la morte di molte persone. 

“È terribile vedere civili palestinesi innocenti uccisi nel recente attacco a Rafah, dove non esiste una zona sicura per gli sfollati. Invito il governo israeliano a rispettare pienamente la Corte internazionale di giustizia e a fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah”.

Libano, lanciati tra i 30 e i 40 razzi su Israele

17:25

Il Libano ha lanciato tra i 30 e i 40 razzi sul Monte Meron nel nord di Israele. A riferirlo è l’esercito israeliano, aggiungendo che nella zona sono scoppiati degli incendi.

Crosetto: “Se critico il raid a Rafah non sto attaccando Israele”

16:42

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è intervenuto sulla sparatoria a Rafah che ha causato la morte di 45 persone nel campo profughi. Il ministro ha espresso il suo parere attraverso un messaggio pubblicato su X. 

“Se critico una affermazione specifica di Stoltenberg sull’uso di armi occidentali all’Ucraina su suolo russo non sto attaccando la Nato o mettendo in discussione la necessità dei nostri aiuti all’Ucraina per difendersi dalla vile aggressione russa. Se critico l’offensiva israeliana su Rafah e i rischi e drammi che questa comporta per la popolazione civile innocente palestinese non sto attaccando Israele, di cui sono sempre stato amico o la sua legittima reazione contro il feroce attacco di Hamas”.

Il ministro degli Esteri norvegese: “Il riconoscimento della Palestina frutto di una Oslo 2.0”

16:01

Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha spiegato che il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia fa parte di una visione di pace “Oslo 2.0” per il Medio Oriente. Il rappresentante del governo di Oslo ha spiegato che “non possiamo semplicemente restare fermi al modo in cui volevamo farlo negli anni ’90; dobbiamo renderci conto che siamo nel 2024 e dobbiamo aggiornare questa visione di lunga data di una soluzione pacifica”. Gli accordi di Oslo, del 1993 e del 1995, avrebbero dovuto portare all’autodeterminazione palestinese sotto forma di uno Stato palestinese accanto a Israele.

Il ministro degli Esteri norvegese: “Il riconoscimento della Palestina frutto di una Oslo 2.0”

16:01

Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha spiegato che il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia fa parte di una visione di pace “Oslo 2.0” per il Medio Oriente. Il rappresentante del governo di Oslo ha spiegato che “non possiamo semplicemente restare fermi al modo in cui volevamo farlo negli anni ’90; dobbiamo renderci conto che siamo nel 2024 e dobbiamo aggiornare questa visione di lunga data di una soluzione pacifica”. Gli accordi di Oslo, del 1993 e del 1995, avrebbero dovuto portare all’autodeterminazione palestinese sotto forma di uno Stato palestinese accanto a Israele.

Il Movimento 5 Stelle deposita una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina

15:54

Il Movimento Cinque Stelle ha depositato una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina presso la Camera dei Deputati. La mozione impegna il Governo anche ad assumere una posizione chiara in tal senso in sede internazionale. 

Il ministero della sanità di Gaza: “Dal 7 ottobre 36050 vittime e 81026 feriti”

14:31

Dopo oltre sette mesi di guerra, a Gaza sono almeno 36.050 le vittime. A dirlo, il ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestito da Hamas sottolineando che le ultime 24 ore sono state particolarmente tragiche con 66 morti. Oltre a questo, dal 7 ottobre, 81.026 persone sono state ferite”.

Israele indaga sull’attacco a Rafah e le accuse di abusi sui detenuti palestinesi

14:10

Il procuratore generale militare israeliano,  Yifat Tomer Yerushalmi, ha annunciato un’indagine sull’attacco notturno a Rafah. Israele sta anche esaminando le accuse di abusi e torture nei confronti di detenuti palestinesi nella base militare di Sde Teiman e la morte di prigionieri in custodia dell’Idf. Finora, sono state aperte 70 indagini della polizia militare su sospetti reati penali.

Braga (Pd): “Ue faccia sua parte. Fermare governo israeliano”

13:30

La capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga scrive su X che è necessario fermare il governo israeliano:

“L’Europa faccia la sua parte per imporre il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Due popoli, due Stati è l’unica strada possibile”

Macron: “Indignato dal raid a Rafah, cessate il fuoco immediato”

13:20

Il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto sui social parole di condanna contro l’azione israeliana a Rafah di queste ultime ore:

“Indignato per gli attacchi israeliani che hanno ucciso molti sfollati a Rafah. Queste operazioni devono cessare. Non ci sono aree sicure a Rafah per i civili palestinesi. Chiedo il pieno rispetto del diritto internazionale e un cessate il fuoco immediato”

Unrwa: “Raid su Rafah terrificante, Gaza inferno in terra”

13:00

L’agenzia Onu per i palestinesi (Unrwa) ha denunciato i terrificanti attacchi su Rafah, definendo Gaza “un inferno a terra”:

“Le informazioni provenienti da Rafah su ulteriori attacchi contro le famiglie in cerca di rifugio sono terrificanti”

Bonaccini: “Europa riconosca Stato di Palestina”

12:10

Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha ribadito che l’Ue dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese:

“Condivido la proposta di Elly Schlein di arrivare a un riconoscimento europeo – alcuni paesi lo hanno già fatto -, dello Stato di Palestina”

Erdogan definisce “barbari” gli attacchi israeliani a Rafah

11:22
Elezioni amministrative Turchia 2024

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito “barbari i responsabili” degli attacchi israeliani che ieri hanno colpito il campo profughi vicino a Rafah provocando decine di morti.

Diaz: “L’ambasciata spagnola lascerà Israele”

11:20

La vicepremier con delega al Lavoro e leader del partito della sinistra Sumar, Yolanda Diaz, ha annunciato di aver chiesto il ritiro immediato dell’ambasciata spagnola a Israele:

Israele ha di nuovo commesso un atroce crimine di guerra. Non possiamo normalizzare le relazioni diplomatiche con Netanyahu. dobbiamo chiamare a consultazione in maniera immediata la nostra ambasciatrice. Bisogna appoggiare l’iniziativa sudafricana davanti alla Corte internazionale di Giustizia e garantire l’embargo di armi

Séjourné: “Priorità agli ostaggi”

11:08

Il capo della diplomazia francese, Stéphane Séjourné, ha dichiarato che:

Come francesi, abbiamo ancora due ostaggi a Gaza e questa oggi è la priorità

Il ministro, infatti, incontrerà oggi le famiglie degli ostaggi, alle quali spera di dare un messaggio di solidarietà.

Egitto: “Condanniamo Israele per l’attacco a Rafah”

11:52

L’Egitto ha condannato aspramente Israele per l’attacco a Rafah di ieri sera:

Il deliberato bombardamento delle tende degli sfollati delle forze israeliane nella città palestinese di Rafah, che ha provocato centinaia di morti e feriti tra le fila degli sfollati palestinesi, in una nuova violazione del diritto umanitario internazionale e dell’ accordo del 1949 sulla protezione dei civili in tempo di guerra.

Così, il ministero degli Esteri egiziano:

Israele mette nel suo mirino civili isolati, e attua una sistematica politica di distruzione allo scopo di rendere insostenibile la portata dei massacri. Gli si chiede perciò di adempiere ai suoi obblighi legali come forza basata sull’occupazione e di attuare misure emesse dalla Corte internazionale di giustizia in merito alla cessazione immediata delle operazioni militari e di qualsiasi altra procedura nella città palestinese di Rafah

Appello anche al Consiglio di Sicurezza dell’ONU:

Si chiede un intervento immediato per garantire un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la fine delle operazioni militari nella città palestinese di Rafah

Pignedoli (M5S): “Fermare la carneficina: l’Ue riconosca lo Stato della Palestina”

11:47
Sabrina Pignedoli
Con una nota l’europarlamentare dei M5SSabrina Pinedoli, è tornata a parlare della strage a Rafah di ieri sera:
È necessario sospendere al più presto l’accordo di associazione tra Unione Europea e Israele, anche alla luce della nuova tragedia che si è consumata a Rafah la notte scorsa, con 40 morti e quasi 200 feriti, per la maggior parte donne e bambini. Occorre arrivare a un cessate il fuoco permanente e l’Unione Europea non può sottrarsi.
E aggiunge:
L’Italia e l’Unione Europea devono riconoscere lo stato di Palestina, come hanno fatto già 143 Paesi. Più volte durante la passata legislatura mi sono espressa in questo senso al Parlamento Europeo, ma l’Unione Europea è ancora sprofondata in un silenzio assordante. I civili continuano a essere obiettivo principale dei bombardamenti israeliani.
La capolista alle prossime elezioni europee si è soffermata sui bombardamenti israeliani che hanno ucciso donne e bambini:
Nel campo profughi di Tal as-Sultan i soccorritori hanno parlato di corpi carbonizzati e scene strazianti. Almeno 8 i missili che sono stati lanciati dagli israeliani contro la tendopoli, da cui se è poi propagato un incendio. Le trattative per un negoziato sono ferme. E il premier israeliano Netanyahu ha detto di essere contrario alla fine della guerra. Bisogna aumentare gli sforzi per fermare questa carneficina

Baharav-Miara contro l’Aja: “Non ha giurisdizione in Israele”

11:31

Il Procuratore generale di Israele, Gali Baharav-Miara, si è scagliato contro la Corte dell’Aja, affermando che Khan non abbia giurisdizione nello Stato Ebraico e aggiungendo che, perciò, i mandati di arresto richiesti sono “senza basi“:

La decisione di Khan ignora, tra le altre cose, il fatto che il sistema legale israeliano ha provato in passato la sua indipendenza, la sua imparzialità e il suo attaccamento ai valori della  verità e della giustizia.

Non siamo timorosi di applicare la legge contro chiunque, anche i capi dell’esercito e dello stato se ci sono sospetti di fondate violazioni della legge. Non abbiamo bisogno di aiuti dall’esterno per mettere a nudo sospette attività criminali

Gerapetritis: “La Grecia proporrà una task force per i negoziati”

11:20
Gerapetritis

Proporrò una task force congiunta, che includa ministri sia degli Stati arabi sia dell’Ue, che possa rivolgersi a entrambe le parti in modo da garantire negoziati efficaci per una pace immediata

Così, il ministro degli Esteri greco Giorgos Gerapetritis in commento alla critica situazione nella Striscia di Gaza.

A riferire le sue parole l’agenzia Ana-mpa, che spiega che il ministro ha dichiarato:

Tutte le ostilità devono cessare immediatamente, gli ostaggi devono essere rilasciati, dobbiamo lavorare per ulteriori corridoi umanitari, dobbiamo lavorare per una soluzione a due Stati, che è un terreno comune per noi

Giordania: “Israele si prenda le proprie responsabilità”

11:15

Il ministero degli esteri di Amman ha fatto sapere che la Giordania condanna Israele per il raid su Rafah, dove, ieri sera, sono state uccise circa 40 persone:

La comunità internazionale deve costringere Israele ad assumersi la propria responsabilità. Questi atti e crimini rappresentano una palese violazione delle norme del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e sono incoerenti con tutti i valori umani e morali, e rappresentano crimini di guerra che l’intera comunità internazionale deve affrontare condannare i responsabili

Indagini sul raid a Rafah: aperte 70 inchieste su “presunti incidenti militari”

11:00

La Procuratrice generale militare, la generale Yifat Tomer Yerushalmi, ha dichiarato che sono state avviate le indagini sul raid a Rafah:

I dettagli del grave incidente sono ancora sotto inchiesta, che ci impegniamo a portare avanti al massimo. Sono aperte 70 inchieste dalla Polizia militare per sospetti incidenti criminali durante la guerra

La generale ha affermato che fra le indagini in corso ci sarebbe anche quella sul centro di detenzione militare di Sde Teiman, dove sono rinchiusi i miliziani di Hamas catturati dal 7 ottobre in poi.

Norvegia: “Riconosciamo lo Stato palestinese”

10:50
Espen Barth Eide

Il ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide, ha annunciato che la Norvegia ha riconosciuto lo Stato palestinese:

Perché è la cosa giusta da fare, ma soprattutto perché è il momento giusto per farlo. Per molti anni, noi e tanti altri paesi ci aspettavamo di riconoscere la fine di un processo di pace. Ma poi, qualche anno fa, ci siamo resi conto che in realtà avevamo bisogno di pensare fuori dagli schemi

Unrwa: “Vittime di massa a Rafah: uccisi donne e bambini”

10:41

L’Unrwa lancia l’allarme: a Rafah la situazione è terribile. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha affermato, infatti, che:

Le informazioni provenienti da Rafah su ulteriori attacchi contro le famiglie in cerca di rifugio sono terribili. Ci sono notizie di vittime di massa, tra cui bambini e donne. Gaza è l’inferno sulla terra. Le immagini di ieri sera ne sono l’ennesima testimonianza

IDF intensifica le operazioni a Jabaliya

10:19

L’Idf ha intensificato le operazioni a Jabaliya. Lo annuncia lo stesso esercito israeliano, aggiungendo che le truppe hanno eliminato diversi terroristi e sequestrato grandi quantità di armi.

Smantellati anche un impianto di produzione di esplosivi e una serie di tunnel e colpito un sito di lancio a Jabaliya da cui venivano effettuati lanci verso la città di Ashkelon.

Irlanda: “Sempre più lontani dalla soluzione dei due Stati”

10:16
micheal martin

Non siamo più vicini a raggiungere effettivamente lo stato finale desiderato

Così il ministro degli Esteri irlandese, Micheal Martin, ha parlato in un conferenza stampa a Bruxelles, insieme ai suoi omologhi spagnolo e norvegese.

Nel suo discorso, il ministro ha sottolineato come alcuni abbiano interpretato la decisione di riconoscere lo Stato di Palestina come una “ricompensa per il terrorismo”, voce smentita categoricamente:

Abbiamo riconosciuto sia lo Stato di Israele che lo Stato di Palestina proprio perché vogliamo vedere un futuro di relazioni normalizzate tra i due popoli. Non può esserci una soluzione militare a questo conflitto. E rifiuto assolutamente qualsiasi gruppo che utilizzi la violenza o il terrorismo per cercare di eliminare lo Stato di Israele o per eliminare lo Stato di Palestina come idea o come realtà

Negoziati bloccati dalle operazioni a Rafah

10:16

Secondo il Qatar, le operazioni a Rafah potrebbero ostacolare i negoziati fra Hamas e Israele.

Nessu cessate il fuoco né liberazione di ostaggi finché gli attacchi israeliani non cesseranno: questo il monito del Qatar, che fa da mediatore insieme a Egitto e Usa.

Sono almeno 40 i morti sotto i bombardamenti nella città a sud della Striscia. 

Crosetto: “Non siamo stati ascoltati: Israele sta seminando odio”

10:10
Pericardite cos'è

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, punta il dito contro Israele:

Ho l’impressione che Israele stia seminando un odio che coinvolgerà figli e nipoti. Hamas è un conto, il popolo palestinese è un altro. Dovevano discernere tra le due cose e fare una scelta più coraggiosa dal punto di vista democratico

Queste le sue parole in una intervista a SkyTg24 Live in Milano:

Siamo convinti che Israele dovesse risolvere il problema con Hamas, ma fin dal primo giorno abbiamo detto che questa cosa andava affrontata in modo diverso. Tutti gli Stati sono concordi che su Rafah Israele doveva fermarsi. Non siamo stati ascoltati e ora guardiamo con disperazione la situazione

E aggiunge:

Quello che sta accadendo, in Medio Oriente come in Ucraina, ci dimostra che tutta la comunità internazionale anche quando è unita nel chiedere la stessa cosa alla fine non conta nulla di fronte alla volontà di un singolo Stato che decide di fare un’azione come quella che sta accadendo in Ucraina o adesso a Rafah

Katz: “Avvieremo misure punitive contro la Spagna”

10:00
Israel Katz

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha deciso di avviare misure punitive contro la Spagna, a seguito della decisione del Paese iberico di riconoscere lo Stato palestinese.

A riportarlo la testata Ynet News, che spiega che il governo di Tel Aviv ha vietato all’ambasciata spagnola di svolgere qualsiasi attività o fornire servizi ai residenti dell’Autorità Palestinese

Queste le motivazioni date dal ministro:

Incitamento e dichiarazioni antisemite di alti funzionari del governo spagnolo. Coloro che premiano Hamas e cercano di fondare uno stato terrorista palestinese non saranno in contatto con i palestinesi

L’ordine entrerà in vigore il 1 giugno.

Padre ostaggi: “Netanyahu li sacrifica per scopi politici”

09:30

Yechi Yahoud, padre di Arbel e Dolev Yahoud, due ostaggi israeliani, ha attaccato il governo e il premier Benjamin Netanyahu.

“La via militare non è quella giusta, il potere è nelle mani delle organizzazioni terroristiche. I miei figli sono una garanzia per la vita dei terroristi. Ogni giorno lì vengono sacrificati dei soldati, per che cosa? Per la vostra sopravvivenza politica e quella dei ministri?”

ha affermato in un’intervista alla Radio militare, esortando il “popolo” a “scendere in piazza in massa” e manifestare per la liberazione dei prigionieri ancora nelle mani di Hamas.

Netanyahu: “Fughe notizie su negoziato “rafforzano Hamas”

09:00
netanyahu ostaggi

Lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito ieri, domenica 26 maggio, le fughe di notizie sul negoziato per la liberazione degli ostaggi. Aggiungendo che queste indiscrezioni “Non fanno altro che rafforzare la posizione di Hamas”.

Il primo ministro ha detto che le fughe di notizie “danneggiano le famiglie degli ostaggi e ritardano il loro rilascio“. 

La reazione è stata diffusa in seguito a indiscrezioni sul generale riservista Nitzan Alon, uno dei negoziatori, che ritiene il suo mandato non abbastanza ampio per ottenere risultati. Sottolineando inoltre che il governo non accetterà mai un accorso sugli ostaggi.

Al contrario, si legge in una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro,

“Netanyahu ha ripetutamente dato alla squadra negoziale un ampio mandato per liberare i nostri rapiti”.

Il leader di Hamas, prosegue la nota dell’ufficio del presidente,

“continua a chiedere la fine della guerra, il ritiro dell’IDF dalla Striscia di Gaza lasciando Hamas intatta affinché possa ripetere le atrocità del 7 ottobre ancora e ancora; il primo ministro Netanyahu si oppone fermamente a ciò”.

Katz: da 1/06 stop servizi consolari Spagna a palestinesi

08:50

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha ordinato alla Spagna di interrompere i servizi consolari per i palestinesi della Cisgiordania a partire dal primo giugno.

Questa misura è la risposta dello Stato ebraico dopo che Madrid ha annunciato il riconoscimento della Palestina come Stato.

“Coloro che premiano Hamas e cercano di fondare uno Stato terrorista palestinese non saranno in contatto con i palestinesi. I giorni dell’inquisizione sono finiti”

ha commentato Katz.

Austria, rilancio missione Ue a Rafah richiederà tempo

08:35

Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha dichiarato che

“La riattivazione della missione di assistenza Ue al valico di Rafah richiederà tempo”. 

Domani Stato Palestina per Spagna, Irlanda e Norvegia

08:30

“Domani i nostri tre Paesi, Irlanda, Norvegia e Spagna, vivranno una giornata storica che sicuramente ci avvicinerà all’obiettivo che tutti desideriamo: raggiungere una coesistenza pacifica e sicura in Medio Oriente”.

A dichiararlo è il ministro degli Esteri spagnolo, Manuel Albares, annunciando di riconoscere ufficialmente lo stato palestinese.

Borrell: “Attuare decisioni Corte; non è antisemitismo”

08:25
borrell israele

“Dobbiamo rispettare il lavoro della Corte penale internazionale. Dobbiamo rispettare il lavoro di questa istituzione e lasciare che sia il tribunale, senza intimidazioni, a decidere cosa pensa di questa iniziativa del pubblico ministero. Purtroppo non è così. Il pubblico ministero e il tribunale sono stati fortemente intimiditi e accusati di antisemitismo. Come avviene sempre per chiunque faccia qualcosa che non piace al governo Netanyahu”.

A dichiararlo è l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri.

“Penso che l’accusa di antisemitismo contro il procuratore della Corte penale internazionale sia del tutto inaccettabile. Definire la Corte antisemita è troppo pesante. E’ un termine troppo importante per poterlo utilizzare in queste occasioni. E poi c’è la cosa ancora più importante e ancora più importante è la sentenza della Corte internazionale di giustizia, che è il fulcro della giustizia internazionale per agire al di sopra del livello nazionale, è al centro della Carta delle Nazioni Unite. E anche qui dobbiamo esprimere non solo rispetto, ma chiedere l’attuazione della decisione della Corte. E ora, purtroppo, quello che abbiamo visto nelle immediate ore è che Israele continua l’azione militare che gli era stato chiesto di fermare. Vale anche per Hamas che lancia razzi contro Israele. Quindi entrambe le parti non rispettano la sentenza della Corte”

ha poi aggiunto.

Spagna contro video Katz, “scandaloso ed esecrabile”

08:15

Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha condannato come “scandaloso ed esecrabile” un video pubblicato dal suo omologo israeliano Israel Katz. 

Il filmato è intitolato “Hamas: Grazie Spagna” in cui si accostano immagini della bandiera spagnola e ballerini di flamenco a spezzoni delle atrocità compiute da miliziani di Hamas il 7 ottobre.

Le relazioni tra Israele e Spagna sono molto tese in quanto Madrid, la scorsa settimana,  ha annunciato che riconoscerà la Palestina come Stato.

Nei giorni scorsi, inoltre, due ministri del governo spagnolo hanno fatto riferimento a un “genocidio” in corso a Gaza.

Idf: “Colpite due cellule Hezbollah nel sud Libano”

07:50

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver colpito altre due cellule di Hezbollah nel sud del Libano ieri 26 maggio, una a Yaroun e una seconda a Houla.

Durante la notte l’aeronautica ha anche preso di mira un deposito di armi e un edificio utilizzato da Hezbollah a Mays al-Jabal, ma anche infrastrutture a Khiam e altri edifici a Houla.

Nuova denuncia Rsf a Cpi per uccisione giornalisti palestinesi a Gaza

07:15

Reporter senza frontiere (Rsf) ha comunicato di aver presentato una nuova denuncia davanti alla Corte penale internazionale. Hanno chiesto di  indagare presunti crimini di guerra commessi dall’esercito israeliano contro almeno nove giornalisti palestinesi a Gaza dal 15 dicembre 2023 fino a oggi.

Secondo l’organizzazione ci sarebbero “motivi fondati” per credere che alcuni di questi professionisti siano stati  “deliberatamente uccisi e che gli altri siano stati vittime di attacchi deliberati dell’Idf contro i civili”.

La denuncia, la terza presentata da Rsf, riguarda otto reporter palestinesi morti tra il 20 dicembre 2023 e il 20 maggio 2024, mentre un altro che ha riportato ferite.

Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, almeno 107 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi durante la guerra in Medio Oriente, diventato

“il periodo più mortale per i giornalisti da quando il Cpj ha iniziato a raccogliere dati nel 1992”.

Usa stanno raccogliendo info su attacco a campo Rafah

06:00

La Casa Bianca è a conoscenza dell’attacco israeliano al campo profughi di Rafah e sta raccogliendo “maggiori informazioni”.

A riferirlo è un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale.

Hamas: sarebbero almeno 50 i morti per attacco a Rafah

01:40

“Un altro atroce massacro è stato commesso dalle forze israeliane a Rafah, che finora è costato la vita a 50 persone oltre a decine di feriti, la maggior parte dei quali bambini e donne”

ha detto un portavoce del ministero della Sanità di Gaza, che è controllato da Hamas. 

Il raid di Israele è avvenuto nelle scorse ore in un  campo profughi nel nord-ovest di Rafah, nel quartiere di Tal al Sultan. 

Hamas, palestinesi si ribellino contro massacro Rafah

01:00

Hamas ha dichiarato che tutti i palestinesi devono “insorgere e marciare” contro il “massacro” dell’esercito israeliano nella città di Rafah, nell’estremo sud di Gaza.

“Alla luce dell’orribile massacro sionista commesso questa sera dall’esercito criminale di occupazione contro le tende degli sfollati invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei territori occupati e all’estero a sollevarsi e marciare con rabbia contro il massacro sionista in corso contro il nostro popolo nel settore”

ha affermato il gruppo in una nota.

Idf, in attacco uccisi 2 membri senior di Hamas

00:45

L’esercito israeliano ha comunicato di aver ucciso due alti funzionari di Hamas nell’attacco aereo a Rafah.

Nel raid, secondo le autorità di Gaza, sono state uccise oltre 35 civili palestinesi.

I due funzionari di Hamas sarebbero Yassin Rabia, responsabile delle operazioni di Hamas in Cisgiordania; e Khaled Nagar, un membro dell’ala di Hamas in Cisgiordania.

Nel comunicato si aggiunge che l’IDF è a conoscenza di informazioni secondo cui

“a seguito dell’attacco e del conseguente incendio sarebbero state colpite diverse persone non coinvolte; l’incidente è in fase di esame”.