Un Lazio-Sassuolo che lascia un po’ d’amaro in bocca ad Igor Tudor. Avrebbe voluto salutare i tifosi con una vittoria, invece il tabellino finale recita 1-1. Ciò non scalfisce il suo buon umore: l’Europa League è conquistata, così come sono state tante le risposte positive ottenute dalla squadra: “Faccio i complimenti ai ragazzi, ho ottenuto risposte positive”.
Ma non ci si può fermare, il tecnico croato lo ha messo nero su bianco: “Con la società abbiamo parlato, e lo faremo ancora. Dobbiamo lavorare da subito per costruire la Lazio migliore in vista della prossima stagione, dove ci saranno tante partite da disputare“. Parola d’ordine, ambizione.
Lazio-Sassuolo, le parole di Igor Tudor nel post partita
La Lazio saluta il suo pubblico pareggiando 1-1 contro il Sassuolo. Un risultato che non è piaciuto ai presenti, che hanno fischiato la squadra al termine del match. Ma è un punto che garantisce l’Europa League ai biancocelesti. Un traguardo non da poco per Tudor: “L’Europa League è un’ottima conquista. Abbiamo fatto un bel percorso, concluso con un punto. Per quanto riguarda il futuro, ci sarà da fare un lavoro insieme con la società. Abbiamo parlato, lo faremo ancora, cercando di fare le cose giuste, per costruire la miglior Lazio possibile. Per Kamada non ci sono novità, vedremo nei prossimi giorni“.
Verranno fatte attente valutazioni, partendo dagli esterni. Ma su questo Tudor non ha dubbi: “Ci sono margini di miglioramento, c’è gente per poter giocare sulle fasce o che si può adattare. Ora costruiremo, vedo in tutti i reparti la possibilità di migliorare, perchè vogliamo fare una Lazio giusta visti i tanti impegni, vogliamo fare una squadra forte”.
Accanto alla squadra ci sarà ancora una volta il tifo biancoceleste. Che in queste ultime settimane ha dimostrato il proprio attaccamento tra i festeggiamenti per il primo scudetto e il ritorno all’Olimpico di Eriksson: “Io e il mio assistente ne parlavamo, di come è un ambiente pazzesco. Anche oggi è stato emozionante. Magari sembro un duro, ma queste cose mi piacciono. Con Eriksson abbiamo scambiato due parole, ha chiesto a Immobile quanti gol abbia fatto. Rovella? Può crescere ancora, le sue qualità di gioco sono alte”.
Da vedere anche la situazione relativa al suo contratto, in scadenza tra un anno esatto. Ma questo a Tudor non importa: “Io posso avere tre anni di contratto come un anno, non cambia nulla. Non interessa nemmeno allo spogliatoio, parliamo di un foglio”.
Questione d’ambizione
Ora il futuro, con la Lazio che dovrà essere capace di poter costruire una squadra competitiva: “Non penso ci sia un allenatore che chieda una squadra da decimo posto – afferma Tudor – tutti hanno ambizione. La sensazione che ho avuto è di un presidente che ha voglia di fare una squadra forte. Io ci sono nelle scelte, ora bisogna solo lavorare, perchè sono i giocatori che fanno la differenza”.
Sui fischi dei tifosi a fine partita: “Volevano una vittoria, la volevamo anche noi. Oggi ci sono state tante emozioni, è stata una gara particolare; forse i ragazzi l’hanno sentita questa cosa, ma io li ringrazio perchè sono stati bravissimi”.
Tutti in vacanza adesso, in attesa che il ritiro prenda piede: “Con me è ritiro tutto l’anno, si lavora forte ogni giorno. Magari si può lavorare di meno durante la settimana perchè c’è poco tempo a disposizione visti gli impegni, ma si lavorerà su tutto. Perchè il lavoro paga sempre, sicuramente ci sarà da pedalare”.
Sulla posizione in campo di Kamada: ” Lo vedo più davanti alla difesa che sulla trequarti, può dare di più partendo da dietro”