Ne sa qualcosa di referendum persi il segretario di Italia Viva Matteo Renzi e per questo si permette di dare un consiglio alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nella giornata di oggi 26 maggio 2024 nel corso dell’intervista alla trasmissione di Rai Tre ‘In mezz’ora’, la premier ha ribadito di non dare peso dell’esito del futuro referendum sul premierato e che non si dimetterà in caso di sconfitta.

Il fondatore di Italia Viva ha risposto prontamente alle dichiarazioni della presidente del Consiglio di questo pomeriggio. Renzi ha ricordato quando si è dimesso il 4 dicembre 2016 quando registrò una sconfitta al referendum costituzionale e cita anche altri esempi di dimissioni in tutto il mondo per casi analoghi. Poi l’invito: pensare a cambiare la riforma Casellati ritenuta inadatta.

Renzi e quel consiglio a Meloni sul referendum per la riforma sul premierato

Sembra confusa, Giorgia Meloni. Il leader di Italia Viva Renzi si permette ‘da esperto di referendum‘ di consigliare alla presidente del Consiglio le prossime mosse in caso di sconfitta ad un referendum sulla riforma del premierato dopo l’intervista di oggi pomeriggio: dimettersi, come ha fatto lui nel 2016. Renzi spiega che i referendum su progetti proposti dal Governo portano comunque alle dimissioni del primo ministro e non solo in Italia. In un post sui social spiega che anche l’ex premier britannico Cameron non si sarebbe dimesso dopo la Brexit salvo poi fare il contrario:

Anche David Cameron nel 2016 disse che non si sarebbe dimesso in caso di sconfitta ma fu costretto a lasciare Downing Street appena furono ufficiali i dati della Brexit.

L’invito a lavorare sulla riforma

Anziché preoccuparsi per un’eventuale sconfitta Meloni dovrà pensare di cambiare la riforma Casellati, spiega Matteo Renzi. Secondo l’ex premier, l’attuale riforma non funziona e porterà ad una sconfitta sicura quando si andrà al referendum. Alla fine del post, Renzi dice che una bocciatura alle urne significherà automaticamente sfiducia verso la premier ed il suo governo:

Quando un Governo perde un referendum, diventa una sfiducia politica del Paese al Governo. E politicamente parlando non basta avere la fiducia del Parlamento. O la va o la spacca? La spacca, Giorgia, la spacca.