In arrivo aumenti degli stipendi per i docenti di scuola nel 2024 per altri 160 euro al mese, dopo gli incrementi registrati per il rinnovo del precedente contratto di categoria del triennio 2019-2021. Ad annunciare gli aumenti retributivi è stato lo stesso ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante il Festival dell’Economia che si è svolto a Trento durante la settimana.
“Vogliamo ridare autorevolezza a tutti i docenti, perché svolgono una funzione fondamentale per il futuro dei nostri figli”, ha detto Valditara nel corso della manifestazione. “Il liceo è fondamentale, l’istruzione tecnica è fondamentale, l’istruzione professionale è fondamentale – ha detto il ministro dell’Istruzione – Insomma, la scuola è fondamentale per qualsiasi indirizzo”.
Aumenti stipendi docenti 2024, di quanto aumentano le retribuzioni quest’anno?
Con il rinnovo del contratto dei docenti e del personale della scuola per il triennio 2022-2024, sono in arrivo aumenti degli stipendi per gli insegnanti per 160 euro lordi al mese. Considerando gli incrementi registrati già nel triennio precedente – con la firma arrivata agli inizi di quest’anno – i docenti riceveranno in busta paga circa 300 euro lordi in più.
Nella precedente tornata di rinnovi contrattuali, agli insegnanti sono andati mediamente 124 euro in più nel cedolino mensile, al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) 98 euro. Per assicurare aumenti retributivi di questo livello, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha fatto sapere di aver richiesto 3 miliardi di euro in più per il rinnovo del contratto degli insegnanti.
Cosa ha detto il ministro dell’Istruzione, Valditara?
“Il mio primo atto è stato quello di concludere un contratto che da anni era bloccato – ha aggiunto Giuseppe Valditara – Ho avuto una piccola intuizione, cioè quella di spostare 300 milioni di euro da vari progetti che avrebbero disperso risorse, per concentrarli negli aumenti medi delle buste paga dei docenti che, alla fine, sono stati di 124 euro al mese. Ho chiesto ed ottenuto circa 3 miliardi di euro per il nuovo rinnovo contrattuale. Non si è mai visto che, nel giro di uno o due anni, si arrivino a fare due nuovi contratti nella scuola”.
Rinnovo contratti Pubblica amministrazione 2022-2024, a che punto sono le trattative?
L’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto della Pubblica amministrazione del comparto dell’Istruzione e della Ricerca, all’interno del quale è collocato anche l’accordo che riguarda il personale della scuola, non è ancora avvenuta. I primi due contratti di dipendenti della PA che sono arrivati alla presentazione dell’atto di indirizzo per portare avanti le trattative sono quello degli infermieri e dei tecnici della sanità e quello degli Enti locali che include anche i dipendenti di Regioni, Province e Comuni.
Nuovo contratto infermieri e tecnici della sanità, di quanto aumentano le buste paga?
Per gli infermieri e i tecnici sanitari le trattative all’Aran sono partite il 20 marzo 2024. Si parte da una base di aumenti degli stipendi del personale interessato di 158 euro al mese lordi. Il rinnovo contrattuale interessa 581.148 unità, tra infermieri e tecnici.
Lo stanziamento delle risorse per questo comparto è pari a 1,641 miliardi di euro, inclusi i 140 milioni di euro che andranno al personale che lavora nei pronto soccorso. Annualmente, dunque, l’aumento della retribuzione per i dipendenti coinvolti è pari a 2.060 euro, inclusa la tredicesima mensilità.
Partite le trattative per il nuovo accordo degli Enti locali: in busta paga +118 euro
Per quanto concerne il comparto degli Enti locali, in tutto i dipendenti interessati sono 403.633. Si parte da un aumento delle retribuzioni di 118 euro mensili al lordo, con un incremento delle retribuzioni di 1.534 euro lordi all’anno, inclusa la tredicesima mensilità. Si ricorda che questo comparto non ha ricevuto, con la busta paga di dicembre 2023, l’anticipo una tantum dell’indennità di vacanza contrattuale per tutto il 2024, rivalutata per un indice fisso pari a 6,7. Quanto spetti per gli arretrati del 2022, 2023 e 2024 dovrà essere calcolato, dunque, con le consuete regole applicate ai contratti della Pubblica amministrazione.