Piano Salva Casa, quanto costerà sanare un abuso? Con il piano Salva Casa proposto da Matteo Salvini quanto potranno spendere i cittadini italiani? Scopriamolo.
Arrivato il decreto Salva Casa in Consiglio dei Ministri: la bozza è pronta e svela interessanti informazioni per i cittadini che devono sanare abusi edili di lieve gravità. Il condono edilizio previsto dal Vicepremier Salvini non sarà gratuito, ma oneroso, comportando il sostenimento di determinati costi. Quali sono gli oneri che devono essere sostenuti dagli italiani per sanare gli abusi edilizi? Scopriamolo nella bozza del decreto che ha la finalità di snellire i piccoli abusi edilizi e ha l’obiettivo di ridurre la burocrazia per accedere alla sanatoria.
Piano Salva Casa, quanto costerà sanare un abuso?
Il decreto Salva Casa ha l’obiettivo di semplificare la sanatoria degli abusi edilizi e ridurre l’iter burocratico per accedere al condono edilizio. Nelle scorse settimane il Vicepremier Salvini ha sottolineato che “c’è la ruspa” nel caso in cui le costruzioni abusive siano realizzate senza permesso.
Il piano Salva Casa ha la finalità di regolarizzare gli abusi edilizi di lieve gravità che sono stati realizzati negli edifici ed immobili degli italiani. Si pensi, ad esempio, ad un secondo bagno, allo spostamento di una porta all’interno di un appartamento o alla realizzazione di un tramezzo per ricavare una stanza in più.
Piano Salva Casa: quali sono le opere che possono essere sanate?
Con il decreto il Vicepremier Salvini ribadisce che l’esecutivo sta lavorando per provvedere alla regolarizzazione delle irregolarità di lieve gravità, che pesano sui contribuenti italiani, i quali hanno difficoltà nel rivendere l’immobile. Secondo le stime circa l’80 percento del patrimonio immobiliare italiano presenta abusi edilizi rispetto a quanto registrato dal Catasto. Il provvedimento definitivo dovrebbe arrivare prima delle elezioni europee del mese di giugno.
Il Piano Salva Casa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti giunge mentre l’UE impone nuove spese per riqualificare gli edifici come previsto dalla Direttiva Case Green. Il Piano Salva Casa riguarda solo la sanatoria per le piccole difformità edilizia: si tratterebbe di irregolarità che non consentono di conseguire il permesso e non permettono il cambio di destinazione d’uso degli immobili.
Nell’edilizia libera rientrano le seguenti opere: rimozione di barriere architettoniche, l’installazione di pompe di calore sopra i 12 kW e la realizzazione di verande amovibili sui balconi con la finalità di mitigare il freddo ed il caldo. Rilevante è che non comportino un incremento volumetrico e delle superfici. Il condono comprenderà anche i soppalchi, i porticati, i tramezzi e le tende da sole montate.
Piano Salva Casa: la struttura
Il Piano Salva Casa è costituito da tre articoli: l’articolo 1 ha come oggetto le rettifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n. 380; l’articolo 2 ha per oggetto le strutture amovibili realizzate durante l’emergenza pandemica e l’articolo 3 ha per oggetto le disposizioni di coordinamento. Ciò che rileva è il primo articolo del provvedimento dato che va a rettificare il Testo Unico Edilizia.
Con la modifica intervenuta il pagamento della multa consente di ottenere una sanatoria dell’abuso edilizio commesso. Inoltre, il provvedimento fornisce utili chiarimenti in merito al cambio di destinazione d’utilizzo, che è sempre permesso per la singola unità immobiliare senza opere. In ogni caso è sempre obbligatorio presentare la Scia. Il provvedimento muta anche i parametri di tolleranza per il mancato rispetto di distacchi, superficie coperta, cubatura e altezze.
Attualmente il valore di tolleranza è pari a due punti percentuali per le strutture con superficie fino a 500 mq, ma sale a tre punti percentuali per strutture tra i 300 ed i 500 mq. Il parametro di tolleranza sale a quattro punti percentuali per le strutture tra i 100 ed i 300 mq e al 5 percento per le strutture con superficie minore ai 100 mq.
Piano Salva Casa: il condono edilizio comporta il sostenimento di costi?
La sanatoria delle difformità edilizie non sarà gratuita, ma comporterà il sostenimento di determinati oneri. Nel caso di difformità maggiori più elevato sarà il prezzo necessario per sanare le irregolarità. La Scia ed il rilascio del permesso sono subordinati al pagamento di una multa pecuniaria pari al doppio dell’incremento del valore del bene immobiliare conseguente alla realizzazione degli interventi edilizi.