Nei prossimi mesi la contestata riforma elettorale della Nuova Caledonia che estende il voto anche a chi vive sull’isola da più anni potrebbe essere sottoposta a un referendum, lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron di ritorno dal territorio d’oltremare.
Il capo di Stato non perde tuttavia la speranza che l’Assemblea neocaledone possa arricchire la proposta di legge con ulteriori elementi. Negli ultimi quattordici giorni a causa dell’approvazione della legge elettorale da parte dell’Assemblea locale ci sono stati scontri violenti tra la polizia e gli indipendentisti.
Macron parla del possibile referendum sulla riforma elettorale in Nuova Caledonia
Una visita positiva quella di Macron nella capitale neocaledone Nouméa per discutere della legge elettorale che potrebbe essere introdotta nell’arcipelago e che estenderebbe il diritto di voto ad almeno 25mila persone.
La proposta di legge potrebbe essere sottoposta ad un referendum dopo i recenti scontri tra forze dell’ordine locali ed indipendentisti. La fazione politica che sostiene la separazione della collettività d’oltremare da Parigi ha organizzato manifestazioni per chiedere l’indipendenza terminati in violenza.
I tempi del referendum: “Potrà volerci un mese”
Il presidente francese annuncerà la sua decisione tra un mese, secondo Le Parisien. Un voto che potrebbe arrivare a meno di un mese dalle elezioni europee, Macron sul volo di ritorno per la Francia si è detto a tal proposito pronto per un confronto con la leader dell’ultradestra francese Le Pen in vista del voto di giugno.
Il presidente francese infine ha ribadito il desiderio che in Nuova Caledonia le forze politiche si mettano d’accordo per arricchire il testo della legge elettorale. Una sfida se si pensa che il dialogo tra indipendentisti e filofrancesi sembra inesistente.