Via libera al nuovo Decreto scuola che prevede diverse novità, tra cui l’integrazione degli alunni stranieri e nuovi percorsi di specializzazione per i docenti di sostegno.
Il punto è quello di avere una scuola votata all’inclusione, dove nessuno studente viene lasciato indietro. Tutti gli studenti devono avere una conoscenza adeguata della lingua italiana: si tratta del primo passo per una reale inclusione.
Nel testo, vediamo cosa contiene il nuovo decreto.
Via libera dal Consiglio dei Ministri al nuovo Decreto scuola
Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera al nuovo Decreto scuola che interviene su molti punti, come sull’integrazione degli alunni stranieri e sul rafforzamento del sostegno agli alunni con disabilità.
Si tratta di un provvedimento che punta all’obiettivo del raggiungimento dell’eguaglianza di tutti gli studenti.
Le misure introdotte, che spiegheremo per bene tra poco, dovrebbero migliorare l’integrazione dei ragazzi stranieri appena arrivati in Italia e cercare di diminuire il tasso di dispersione scolastica.
Per quanto riguarda, invece, il secondo punto del decreto, alla specializzazione al sostegno si affiancherà anche quella erogata dall’Indire. La seconda sarà rivolta ai docenti precari che svolgono da anni il ruolo di insegnanti di sostegno, pur non avendo conseguito ancora la specializzazione. In questo caso, parliamo di un intervento di natura transitoria ed eccezionale che si rivolge ad una platea di circa 85.000 docenti.
Decreto scuola: integrazione alunni stranieri
Nella giornata del 24 maggio 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo Decreto legge che prevede numerosi interventi nel mondo della scuola.
Uno dei principali punti è l’integrazione degli studenti stranieri, al fine di garantire una vera inclusione.
Si prevedono attività di potenziamento messe a disposizione della scuola per garantire una reale inclusione. Le misure sono rivolte particolarmente agli studenti stranieri neoarrivati in Italia non possiedono un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana.
Nelle classi dove gli alunni stranieri che abbiano carenza della conoscenza della lingua italiana siano uguali o inferiori al 20%, a partire dal prossimo anno arriverà un docente adeguatamente formato che affiancherà con lezioni di potenziamento il lavoro di classe.
Il tasso di dispersione scolastica per gli alunni stranieri si attesta oltre 30%. Quindi, proprio per questo motivo si prevede anche la possibilità per le scuole di accedere a specifici progetti PON volti ad assicurare il potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana.
Misure di rafforzamento al sostegno
Nel Decreto è contenuto un pacchetto di misure volte ad assicurare un’assistenza maggiormente qualificata agli alunni con disabilità. Nello stesso tempo, si punta a favorire la continuità didattica agli alunni disabili.
Cosa prevede il pacchetto di misure?
- Nuovi percorsi di specializzazione per i docenti precari di sostegno: in aggiunta all’offerta formativa delle università, si introduce un’offerta formativa di specializzazione sul sostegno, erogata da Indire, rivolta ai precari, che da anni svolgono questo ruolo, anche se privi di specializzazione;
- Risoluzione del contenzioso sui titoli esteri: si prevede che i circa 11.000 soggetti con istanza di riconoscimento o contenzioso pendente possano accedere a percorsi di specializzazione, erogati da Indire;
- Continuità didattica agli alunni con disabilità: si prevede la possibilità, su apposita richiesta della famiglia dello studente disabile, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico.
Nuovo modello di valutazione dei dirigenti scolastici
Un’altra misura degna di nota contenuta nel decreto approvato dal CdM è l’introduzione di un nuovo modello di valutazione dei dirigenti scolastici. Con questo nuovo modello, si punta a misurare la loro attività in base ai parametri di merito.
Con questa nuova disposizione si punta a garantire un’oggettiva valutazione delle performance individuali sulla base di obiettivi definiti e misurabili.
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