La maggioranza continua a litigare. Il clima da campagna elettorale in vista delle Elezioni europee 2024 non sembra far bene al governo, che trova ormai quasi ogni giorno un motivo di polemica. Argomento preferito degli ultimi tempi, il redditometro, sul quale oggi si esprimono il viceministro dell’Economia Maurizio Leo e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Con posizioni, quasi inutile dirlo, decisamente lontane.
Redditometro, Gasparri e Leo lontanissimi, il viceministro: “Si chiamerà accertamento sintetico 2.0”
Pensava di aver risolto tutto stamattina, Giorgia Meloni, con il suo video su Facebook nel quale spiegava lo stop da parte del governo al redditometro e chiariva la posizione dell’esecutivo sulla misura. Credeva che questo bastasse a placare le polemiche esplose nella sua maggioranza intorno al provvedimento.
Speranze figlie dell’ingenuità, a quanto pare.
Perché le polemiche non sembrano essersi placate e la confusione tra gli alleati di governo è ai massimi livelli, stando alle dichiarazioni rilasciate quasi contemporaneamente dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Il primo, intervenuto a Codroipo (Udine) per un incontro sulla nuova riforma fiscale promosso dalla Bcc Pordenonese e Monsile, riduce questi giorni di accuse e minacce più o meno velate a una mera questione di semantica, parlando di “un difetto della comunicazione“ che intende risolvere proponendo il cambiamento del nome alla misura.
“Il redditometro si chiamerà accertamento sintetico 2.0“.
Leo parla, poi, del fisco che “non è di destra o sinistra” ma “del Paese“, augurandosi che non ci siano divisioni sul tema (a partire dalla sua maggioranza?) e sottolinea come l’obiettivo della riforma fiscale sia proprio la realizzazione “di un fisco semplice” e “abbassare la pressione fiscale“.
Gasparri: “Proposto emendamento per abrogare lo strumento tipico degli aguzzini fiscali del Pd”
Obiettivi condivisi anche da Maurizio Gasparri e Forza Italia? Forse. Ma, evidentemente, al senatore azzurro non basta il semplice cambio del nome del provvedimento e annuncia di aver preparato un emendamento per abrogarlo definitivamente.
“Il redditometro è un capitolo chiuso da anni. Era uno strumento tipico degli aguzzini fiscali del Pd, caro a uno come Matteo Renzi”.
Il presidente dei senatori di Forza Italia sottolinea il ruolo di garante di Forza Italia sulla riforma fiscale e sulla proposta di abrogazione spiega che non riguarderà solo l’attuale decreto sul redditometro ma anche le altre norme istitutive, ritenute “vetuste e superate“.
Gasparri si dice sicuro “di una corale adesione alle posizioni di Forza Italia“. Una fiducia che appare, forse, eccessiva vista l’attuale situazione all’interno della maggioranza.