La campagna elettorale per le Elezioni Europee 2024 è entrata, ormai, nel vivo e nelle regioni del Sud uno degli argomenti principali di scontro tra gli opposti schieramenti è rappresentato dalla riforma dell’Autonomia Differenziata, già approvata in Senato e in discussione in queste settimane alla Camera. Una freccia in più nell’arco dell’opposizione, una fonte di imbarazzo per i partiti di maggioranza che temono di perdere consensi nelle regioni meridionali.
Il centrosinistra, infatti, cavalca la narrazione di una riforma voluta dalla Lega e dai poteri forti del Nord che penalizza le regioni del Mezzogiorno. Una narrazione che il centrodestra cerca di smontare rassicurando i cittadini e cercando di limitare il ‘danno di immagine’.
Non è un caso che oggi – 25 maggio – sia la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, abbiano toccato il tema della Riforma dell’Autonomia Differenziata.
Europee 2024, l’autonomia infiamma la campagna elettorale al Sud e Schlein attacca Meloni
Non è un mistero che gli amministratori delle regioni del Mezzogiorno siano in gran parte contrari all’introduzione dell’autonomia differenziata e che da mesi stiano combattendo una battaglia contro il Governo per bloccare la riforma. Una contrarietà che si ripercuote sui cittadini sempre più preoccupati per le conseguenze negative che la riforma potrebbe avere sulla loro vita quotidiana in termini di servizi, scuola, trasporti e sanità.
Non è un mistero neanche il fatto che nel centrodestra tale riforma sia stata voluta principalmente dalla Lega di Matteo Salvini e che gli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia l’abbiano più o meno ‘subita’ in virtù del patto di governo.
Un patto di governo a cui fa riferimento la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, parlando a margine di un’iniziativa elettorale ad Aversa, in provincia di Napoli, in risposta alle dichiarazioni fatte ieri a Trento dalla premier Giorgia Meloni sulla riforma del Premierato.
Secondo la segretaria dem, infatti, la presidente del Consiglio starebbe sacrificando il futuro delle regioni del sud e l’unità del paese – accettando l’autonomia differenziata voluta dalla Lega – per ottenere l’appoggio sulla riforma del Premierato.
“Ieri la presidente del consiglio Meloni ha detto, in riferimento al premierato, ‘o la va o la spacca’, ma qui non si tratta della sua poltrona, si tratta dell’Italia che si spacca. Non si è mai vista una sedicente patriota spaccare in due il Paese con l’autonomia differenziata che è il cinico baratto che la Meloni ha fatto con la Lega di Salvini”.
Ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, che poi ha rilanciato parlando agli elettori campani:
“Noi ci batteremo contro un’autonomia differenziata che vuole aumentare i divari territoriali. Questo è ancora l’antico disegno secessionista della Lega. Dietro questo nome tecnico, autonomia differenziata, si cela la negazione dell’accesso ai servizi fondamentali per i cittadini, scuola, salute, trasporto pubblico locale”.
La leader del centrosinistra italiano ha poi concluso:
“Come Pd ci batteremo contro l’autonomia differenziata e in questo modo fermeremo anche la pericolosa riforma del premierato”.
Tajani assicura: “Autonomia? Vigileremo perchè tutti abbiano gli stessi diritti”
Ma cosa ne pensa, invece, il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani? Oggi, rispondendo ai giornalisti, il Ministro degli Esteri ha rassicurato i cittadini delle regioni del Mezzogiorno che Forza Italia (che ha votato a favore in Parlamento) vigilerà affinchè non si creino disuguaglianze.
“Continueremo a vigilare sull’autonomia differenziata, affinché tutti i cittadini italiani abbiano gli stessi diritti e sul fatto che si definiscano prima i Lep e poi ci sia l’applicazione. Il cittadino napoletano non è diverso dal cittadino milanese, ha gli stessi diritti e naturalmente gli stessi doveri, quindi continueremo a vigilare affinché ciò accada”.
Ha dichiarato Tajani parlando del ddl Calderoli, rimandando a quello che sarà il dibattito in Parlamento.