Addio a Paolo Spada, medico curatore delle “Pillole di Ottimismo” che su Facebook, durante la pandemia da Covid-19, trattava in un linguaggio semplice e chiaro la diffusione della malattia, dei contagi e poi delle vaccinazioni.
Il medico, che lavorava all’Humanitas di Rozzano (Milano), si è spento per un male incurabile. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di amici, colleghi e parenti, ma anche di chi lo seguiva con interesse su Facebook.
Chi è Paolo Spada: età e causa morte del chirurgo vascolare dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano)
Lutto nel mondo della medicina: è morto all’età di 57 anni Paolo Spada, medico e chirurgo vascolare che da 27 anni lavorava presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (provincia di Milano). Consumato da un male incurabile (tumore al pancreas) Spada si era guadagnato l’affetto e la stima di tanti colleghi per la sua attenzione nel lavoro e l’accortezza nel trattare i propri pazienti.
La notizia della sua dipartita è arrivata oggi 24 maggio 2024. Spada aveva parlato della propria malattia in un podcast (“Nel segno della cura”) che aveva iniziato qualche tempo fa, incentrato sul suo lavoro di medico e su come avvicinare la medicina a chi ne era interessato:
Da anni convivo con una patologia seria, ma ne ho tratto un ulteriore insegnamento: in un percorso di vita che per tutti quanti è a termine, lungo o corto che sia, l’importante è dargli un significato e vivere appieno la propria esistenza.
Molti colleghi si sono espressi con parole di cordoglio, ricordando un amico prima ancora che un collega. Guido Silvestri, patologo alla Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, e animatore della pagina Facebook “Pillole di Ottimismo” insieme a Spada, ha lasciato su questo social un lungo messaggio d’addio:
Lui chirurgo-vascolare a Humanitas, io patologo alla Emory. Entrambi con la passione per la scienza ed i numeri, ci siamo “incontrati” via web agli inizi delle pandemia, con la nascita delle Pillole di Ottimismo, di cui Paolo è stato dall’inizio alla fine il leader e la voce più influente, con la sua rubrica quotidiana “Numeri in Pillole”, che per due anni ha fornito all’Italia l’unico termometro vero ed affidabile dell’andamento dei contagi regione per regione. Ma oltre a presentare i numeri con grafici aggiornati, facili da capire ed affidabili al 100% – tanto che li usavano come punto di riferimento anche al Ministero della Salute – Paolo aggiungeva i suoi commenti a volte brevi, a volte più articolati, che si aprivano sempre con la frase “ben ritrovati”. Commenti in cui andava di là dei numeri nudi e crudi, comunicando messaggi di razionalità e buon senso, sempre avvolti da profonda empatia umana. Per migliaia di persone le parole di Paolo sono state una vera e propria “salvezza psicologica” in un momento di grande difficoltà.
Moglie e figli del dottor Spada
Spada viveva a Buccinasco con la moglie Barbara ed i suoi figli. E’ stata la stessa famiglia ad informare di quando e dove si svolgeranno i funerali:
I funerali del dottor Paolo Spada si terranno il giorno lunedì 27 maggio, nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa alle ore 16 in Via Marzabotto Buccinasco.
Le “Pillole di Ottimismo” su Facebook durante la pandemia da Covid-19
La chiusura del progetto “Pillole di Ottimismo” è avvenuta nel marzo 2022, quando i vaccini contro il Covid ormai erano stati ampiamente distribuiti fra la popolazione italiana ed i contagi non generavano più preoccupazione nelle persone.
Spada non cercava la notorietà o di diventare una “virostar“, cioè un medico che cerca di apparire molto spesso in televisione o su altri media: il medico milanese utilizzava Facebook come una piattaforma per creare un rapporto paritario con chi aveva dubbi o incertezze sul Covid.
La pagina Facebook “Pillole di Ottimismo” aveva raccolto, in due anni circa, quasi 200mila follower: dati e numeri erano inserite in slide ed immagini di facile lettura ma complete ed aggiornate nel corso del tempo. Come ripetuto da Spada in altre occasioni, l’obiettivo di arginare la disinformazione sul Covid non doveva trascurare l’ascolto dei pazienti e chi genuinamente aveva paura per sé o per i propri cari.
Come affermato dallo stesso Spada:
La missione della cura ci fa entrare in contatto ogni giorno con tante persone nel loro momento peggiore. Non stanno andando ad acquistare una macchina, ma a curarsi. La comunicazione, nei confronti di chi sta male o di un suo familiare, è fondamentale: anche una parola di conforto può svoltare la giornata di un’altra persona.
A fine marzo un altro medico, questa volta veterinario, che aveva ottenuto con i social media un grande seguito spiegando il proprio lavoro, era deceduto a causa di un male incurabile: si tratta di Marco Petrini, conosciuto sui social come “Dottorpet“.