Giorgia Meloni affida nuovamente a un video su Facebook il chiarimento su una delle questioni più controverse per il suo governo nelle ultime settimane: il redditometro. Nei consueti ‘Appunti di Giorgia’, la presidente del Consiglio conferma lo stop al decreto del viceministro Leo e torna a ribadire la sua contrarietà a una misura “cara alla sinistra“. Inoltre non risparmia un nuovo affondo sul Superbonus.

Redditometro, Meloni su Facebook: “L’obiettivo è creare un fisco amico”

Nessun ritorno del redditometro.

Lo dice in modo perentorio la presidente del Consiglio costretta, di nuovo, a intervenire per spiegare la sua posizione e quella del suo governo sulla misura. Lo fa in un video pubblicato su Facebook nella consueta rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia‘, nel quale smentisce di aver voluto reintrodurre una misura amata dalla sinistra:

“Si è detto che il governo ha reintrodotto un meccanismo di grande fratello fiscale. Non è così. Noi siamo contrari al redditometro tanto caro alla sinistra“.

Dopo il post su Twitter di alcuni giorni fa, reso necessario dopo i malumori espressi da alcuni alleati del governo – in particolare da Forza Italia – la premier intende fare chiarezza, spiegando che il decreto presentato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo puntava a limitare la discrezionalità dell’accertamento previsto dalla norma. Nonostante ciò, e alla luce del dibattito aperto in maggioranza, Meloni conferma di aver sospeso il decreto durante la riunione di ieri del Consiglio dei Ministri allo scopo di riesaminare la misura.

“L’obiettivo è creare un fisco amico. Ci siamo presi del tempo per assicurare maggiori garanzie ai contribuenti e lavorare a una norma diversa sulla quale ci sono due ipotesi: superare in toto il principio dell’accertamento sintetico oppure lavorare a una norma che circoscriva questo strumento a fenomeni inaccettabili, senza vessare i cittadini comuni”.

Sul Superbonus: “Un macigno, costo altissimo e beneficio minimo”

Ma nel filmato la premier non gioca solo ‘in difesa’ e passa all’attacco per andare a colpire uno dei suoi bersagli preferiti: il Superbonus.

Meloni definisce un “macigno” il bonus edilizio varato dal governo Conte-bis, che continua a pesare sulle casse dello Stato e sulle tasche degli italiani.

“Man mano che si va avanti ci si rendo conto di come quel ‘gratuitamente’ sbandierato sia in realtà un costo altissimo, che gli italiani, anche quelli che non hanno una casa, dovranno pagare per un provvedimento che ha favorito chi di case ne ha più di una”.

E, per quantificare l’impatto del Superbonus sull’economia del Paese, la presidente del Consiglio fa il paragone con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr):

“Nonostante i padri di quelle misure cercano di convincerci che quasi quasi ci è convenuto, arrivano i report che confermano come il costo sia stato altissimo e il beneficio minimo. Pari a 220 miliardi, più dell’intero Pnrr“.

Redditometro, il chiarimento del viceministro Leo: “Difetto della comunicazione”

E sul redditometro arriva anche un chiarimento da parte del viceministro Leo. Rispondendo ai giornalisti, il parlamentare di Fratelli d’Italia spiega che si è trattato di un fraintendimento sulla misura contenuta nel decreto.

“Il redditometro non esiste più dal 2015 e usare questo termine è sbagliato“.

Insomma, il viceministro dà la colpa a quello che definisce un difetto della comunicazione, sostenendo che non sia il caso di “allarmare le persone“, dal momento che il provvedimento del governo Meloni è ben diverso da quello precedente, “completamente abrogato nel 2018 con effetto retroattivo dal 2015“.

Renzi replica a Meloni sul redditometro: “Non l’ho introdotto io”

Ma sul redditometro c’è anche Matteo Renzi che ci tiene a mettere qualche puntino sulle ‘I’.

In particolare, il leader di Italia viva non accetta la versione fornita da Meloni e dalla maggioranza secondo cui il provvedimento sia stato varato dal suo governo e affida a Twitter la sua risposta sulla questione, accusando proprio la premier di aver introdotto la misura.

“Giorgia Meloni continua a dichiarare che io ho introdotto il redditometro. Ripetere una frase falsa la fa diventare virale ma non vera: questa dichiarazione è falsa. Il redditometro lo ha votato Meloni in Consiglio dei Ministri nel 2010, col governo Berlusconi“.