Striscioni e slogan contro il governo e contro le ministre Roccella e Bernini: le contestazioni da parte dei collettivi Intifada e “Ultima generazione” hanno caratterizzato la tarda mattinata della seconda giornata del Festival dell’economia di Trento, svoltasi oggi 25 maggio 2024.
Non ci sono stati scontri con le Forze dell’Ordine, che hanno controllato da vicino i ragazzi e le ragazze che hanno criticato la troppa vicinanza degli atenei italiani a quelli israeliani e l’idea, diffusa nel governo di centrodestra, di “imporre” la maternità alle donne italiane.
Le attiviste di “Ultima generazione” criticano la ministra Roccella al Festival dell’Economia di Trento
Circa 30 persone legate al collettivo di “Ultima generazione” si sono date appuntamento, oggi 25 maggio 2024, fuori il palazzo della Provincia di Trento, una delle sale dove si sta svolgendo l’edizione 2024 del Festival dell’economia.
Obiettivo della loro contestazione è stato, ancora una volta, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, intervenuta per parlare di denatalità e delle donne che scelgono consapevolmente di fare figli o meno. Le critiche di “Ultima generazione” riguardano una concezione della donna, da parte di Roccella ma più in generale da parte dell’attuale governo di centrodestra, che sembra puntare solamente alla maternità.
Non ci sono stati scontri con le Forze dell’Ordine, che hanno guardato i ragazzi lanciare slogan sulla falsariga di “I nostri corpi non sono la vostra propaganda“, mentre all’interno della sala Roccella spiegava cosa concretamente il governo aveva messo in campo per favorire la natalità italiana:
Evidentemente c’è un’ostilità che va oltre la contestazione al governo, ma c’è un’ostilità verso il mondo della maternità. Noi abbiamo messo la denatalità al centro dell’azione di governo e abbiamo destinato 1,5 miliardi con la prima finanziaria e altrettanto con la seconda producendo 16 miliardi di benefici diretti e indiretti per le famiglie con provvedimenti molto concreti.
Sul suo profilo Facebook, Roccella minimizza e spiega come alla fine tutto sia andato bene (diversamente da quanto accadde agli Stati della Natalità, quando la ministra scelse di andarsene dopo che alcuni attivisti la stavano contestando):
Oggi a Trento è andato tutto benissimo: io ho svolto l’intervento previsto al Festival dell’Economia, alcune persone che volevano protestare lo hanno fatto tranquillamente, nessuno ha impedito a nessun altro di parlare. Dunque, al di là del fatto che la contestazione era del tutto fuori tema visto che al Festival parlavamo di natalità e chi protestava lo faceva parlando di controllo dei corpi che nessuno ha mai immaginato di attuare, è stato un esercizio di democrazia.
Contestazioni anche per la ministra Bernini da parte dei pro-Palestina: “Le facoltà non diventino moschee improprie”
Dopo l’intervento di Roccella, tocca anche alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Le critiche al suo ruolo sono cominciate non molto tempo dopo l’attacco di Hamas contro Israele, considerato che diversi atenei italiani collaborano con istituti israeliani in ambito accademico e di ricerca.
Una delle maggiori critiche che vengono mosse è che in questo modo si aiuta l’apparato militare israeliano a reprimere ulteriormente la popolazione palestinese e a creare armi ancora più letali. A nulla sono vale le spiegazioni della stessa Bernini, che ha puntualizzato come non tutti gli accordi di collaborazione fra atenei italiani ed israeliani vertano sull’ambito militare e ha minimizzato il ruolo della fondazione Leonardo.
Il collettivo Intifada dell’università trentina si è presentato lo stesso fuori la sala che ospita il Festival dell’Economia di Trento, scandendo slogan a favore di una Palestina libera e criticando appunto la ministra per non aver preso una posizione di condanna riguardo ciò che sta accadendo a Gaza.
Bernini però, nel suo intervento, non fa riferimento a queste contestazioni (come ha fatto prima Roccella), scegliendo di focalizzarsi sulla preghiera anti-Israele che un imam aveva organizzato all’Università PoliTo:
Non possiamo trasformare le universita in moschee improprie.
Nella giornata di ieri 24 maggio 2024 è stata ospite a Trento anche la leader del Pd Elly Schlein, che ha criticato la mancanza di dichiarazioni da parte della maggioranza di governo sullo scandalo che ha coinvolto il governatore della Liguria Toti.