Statuto del Contribuente: ecco come cambia il rapporto tra Fisco e cittadino. La riforma dello Statuto del Contribuente ha determinato un mutamento dei rapporti tra l’amministrazione tributaria ed i contribuenti.
L’Esecutivo ha riformato lo Statuto del Contribuente e aumentato gli strumenti messi a disposizione dei contribuenti. Per la prima volta sono disciplinate le misure che il Fisco è tenuto ad implementare per fare in modo che i cittadini siano a conoscenza della normativa tributaria n vigore. A disciplinare queste interessanti novità è il decreto attuativo della Delega al Governo per la revisione dell’ordinamento fiscale attraverso il quale sono stati inseriti gli strumenti che devono essere approntati ai cittadini per avere una conoscenza più approfondita della normativa fiscale.
Statuto del Contribuente: ecco come cambia il rapporto tra Fisco e cittadino
A partire dal corrente anno è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 219 emanato nel 2023: grazie a questa novità normativa vengono fissati i criteri ed i principi per revisionare lo Statuto dei Diritti del Contribuente. Il Legislatore ha introdotto una serie di disposizioni normative ed a circoscrivere l’azione dell’Agenzia delle Entrate. La disciplina dell’Interpello ha trovato un interessante aggiornamento.
Il Decreto Legislativo n. 219/2023 ha inserito nello Statuto del Contribuente l’articolo 10 sexies. Sono stati disciplinati i tool documentali attraverso i quali l’amministrazione tributaria deve supportare il contribuente nella conoscenza delle normative fiscali, che sono attualmente in vigore in Italia. Il Fisco ha l’obiettivo di supportare i contribuenti per applicare ed interpretare le disposizioni fiscali attraverso la seguente documentazione: l’interpello, la redazione di circolari, la consulenza giuridica e la consultazione semplificata.
Il Fisco deve espletare una rilevante attività di interpretazione: il suo obiettivo è quello di chiarire ai contribuenti quale sia la propria posizione in merito alle disposizioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate deve essere in grado di supportare il contribuente nell’interpretazione delle disposizioni fiscali e nella successiva applicazione.
Statuto del Contribuente: la pubblicazione delle Circolari
Con l’introduzione dell’articolo 10 septies dello Statuto del Contribuente il Fisco provvede a pubblicare le Circolari, che sono in grado di fornire una puntuale ricostruzione del procedimento delle nuove disposizioni fiscali. Grazie alla pubblicazione delle Circolari, l’amministrazione tributaria fornisce chiarimenti in merito agli aggiornamenti interpretativi derivanti dai nuovi orientamenti giurisprudenziali, alle istruzioni operative degli uffici dell’AdE e dagli inquadramenti puntuali e precisi sulle tematiche più complicate. Nel caso di argomenti di maggiore interesse, il Fisco italiano si riserva la possibilità di svolgere interlocuzioni con associazioni di categoria, ordini professionali ed enti di interessi collettivi.
Statuto del Contribuente: la consulenza giuridica
Altra interessante novità giunge con la pubblicazione dell’articolo 10 octies dedicato alla consulenza giuridica, che è riferibile ad una vasta platea di contribuenti, i quali sono rappresentati da enti pubblici e privati, da associazioni di categoria e da ordini professionali.
Attraverso tali documenti, il Fisco provvede a fornire utili chiarimenti interpretativi relativi a casistiche di rilevanza universale e non riferibili a situazioni connesse con un contribuente singolo. I pareri espressi con la consulenza giuridica non sono coercitivi per il contribuente.
Statuto del Contribuente: l’interpello e la consultazione semplificata
Altro strumento è l’interpello, un istituto che consente ai cittadini di conoscere in modo preventivo il parere del Fisco italiano sulla normativa tributaria. Nella maggior parte dei casi si tratta di casistiche reali sollecitate dai contribuenti. L’obiettivo è quello di evitare di commettere condotte illecite ed evitare che vengano irrogate determinate sanzioni.
Rilevante è soffermarsi sulla consultazione semplificata, che è disciplinata dall’articolo 10 novies dello Statuto del Contribuente. La finalità è quella di ridurre il ricorso agli appelli. Questo istituto può essere fruito da persone fisiche, società di persone e soggetti che applicano il regime di contabilità semplificata. Questa platea di contribuenti ha la possibilità di accedere ad una determinata banca dati che contiene i documenti emanati dal Fisco.