Dichiarazione dei redditi: cosa possono detrarre le Partite Iva Forfettarie? All’interno della dichiarazione i contributi previdenziali devono essere gestiti oculatamente.
Anche le Partite Iva Forfettarie devono provvedere alla corretta dichiarazione dei redditi ed all’adempimento delle imposte e dei contributi previdenziali. Molti lavoratori autonomi che hanno deciso di aprire Partita Iva aderendo al regime forfettario non possono portare in detrazione nulla dal momento che il reddito fiscale si computa attraverso l’applicazione di una % a forfait. Fanno eccezione i contributi previdenziali, che sono oggetto di deduzione.
Dichiarazione dei redditi: cosa possono detrarre le Partite Iva Forfettarie?
Chi ha aperto o ha intenzione di aprire una Partita Iva Forfettaria non può detrarre nulla. Quindi, in sede di dichiarazione dei redditi non si può detrarre le spese sanitarie, le spese di istruzione, le spese veterinarie, gli interessi passivi del mutuo e le spese sostenute per pagare l’affitto. Questa è la regola generale per tutti i contribuenti che hanno Partita Iva Forfettaria. Tuttavia, è necessario sapere che i titolari di Partita IVA Forfettaria hanno la possibilità di dedurre i contributi previdenziali.
A fornire utili indicazioni è la stessa Agenzia delle Entrate, la quale sottolinea che i contributi INPS possono essere oggetto di deduzione dal reddito. Bisogna sottolineare il fatto che il sistema fiscale italiano impone ai contribuenti di versare le imposte sui redditi in acconto ed il saldo. Ciò può determinare una spiacevole situazione per il contribuente, che può versare più del previsto. In fase di deduzione dei contributi previdenziali Inps è possibile recuperare in compensazione un importo eccedente a quanto spetta nella realtà.
Dichiarazione dei redditi: la deduzione dei contributi previdenziali
Agenzia delle Entrate ha fornito una risposta all’interpello n. 400 del 2019 chiarendo che per determinare il reddito è necessario modificare recuperare il contributo dedotto precedentemente. Basta provvedere con la compilazione del rigo LM35 del quadro LM del Modello Redditi PF.
Questa somma va inserita all’interno del quadro RM e deve essere assoggettata alla tassazione prevista per le Partite Iva Forfettarie. La tassazione è pari a 15 punti percentuali o pari al 5% per le start up. Le operazioni riguardanti la modifica e il recupero dei contributi previdenziali devono essere espletate nel corso del periodo d’imposta successivo.
Dichiarazione dei redditi, compilazione del quadro LM
Per quanto concerne la dichiarazione dei redditi, le Partite Iva Forfettarie devono fare attenzione alla stesura del quadro LM. Si tratta di una sezione creata nel Modello Redditi e deve essere utilizzata dalle Partite Iva Forfettarie. Ciò consente di calcolare l’imposta sostitutiva dovuta, che può essere pari a 15 punti percentuali o al 5 percento per i primi anni di attività imprenditoriale. Il quadro LM è costituto da quattro differenti sezioni:
- la prima sezione deve essere utilizzata per procedere alla determinazione del reddito dei contribuenti che hanno optato per il regime dei minimi,
- la seconda sezione deve essere compilata dai Forfettari,
- la terza e la quarta sezione devono essere compilate dalle Partite IVA Forfettarie e da coloro che hanno optato per il regime dei minimi. Grazie alla compilazione corretta di queste sezioni è possibile procedere al computo dell’imposta sostitutiva dovuta ed all’indicazione delle perdite che non sono state oggetto di compensazione.
I contributi previdenziali ed assistenziali devono essere indicati nel rigo LM35 nella seconda sezione del quadro LM.
Partita IVA Forfettaria: quali sono i requisiti necessari?
Possono aderire al regime forfettario tutti coloro che rispettano determinati requisiti. La Manovra di Bilancio ha confermato che il limite dei compensi o dei ricavi per accedere alla flat tax è pari a 85mila euro.
Una volta superato il tetto dei 100mila euro si esce dal regime forfettario: il superamento di questa soglia avviene nel momento in cui viene incassato il corrispettivo che determina il superamento di questo limite. Al superamento della soglia il contribuente deve optare per il regime ordinario.