Manca una sola giornata alla fine del campionato e i giochi, bene o male, sono fatti. Non per tutti però, perché in coda c’è ancora un posto da decidere. La corsa salvezza terrà i tifosi di Udinese, Empoli e Frosinone, incollati fino all’ultimo istante. In Serie A c’è posto soltanto per due di queste tre squadre, l’altra sarà condannata alla cadetteria. Si potrà godere invece l’ultimo appuntamento dell’anno il Verona, in casa, ospitando l’Inter campione d’Italia. La squadra di Baroni si è salvata lo scorso weekend. Un risultato incredibile, se pensiamo alle difficoltà affrontate nel corso dell’anno. Per commentare il percorso del Verona e la corsa salvezza, Mimmo Volpati, ex centrocampista che in gialloblù ha vissuto ben 6 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Corsa salvezza, Volpati a Tag24

Saranno gli ultimi 90 minuti a decretare la terza squadra che dovrà retrocedere in serie B. Una lotta viva, intensa, che nel corso delle ultime settimane ha catalizzato l’attenzione degli appassionati di calcio. Cagliari e Verona sono riuscite a raggiungere la salvezza in anticipo, mentre Empoli, Frosinone e Udinese se la giocheranno domenica sera. Quella della squadra di Baroni è stata praticamente un’impresa. A gennaio il club è stato costretto a vendere mezza squadra, ma i gialloblù non si sono dati per vinti e sono riusciti a mantenere la categoria. Chi dovrà retrocedere tra le tre squadre ancora in gioco? Per commentare il percorso del Verona e la corsa salvezza, Mimmo Volpati, ex centrocampista che in gialloblù ha vissuto ben 6 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

A un certo punto sembrava che la salvezza fosse quasi impossibile. Come l’hai vissuta?

“Bisogna dare grandi meriti a varoni che a gennaio si è visto smantellare tutta la squadra. Alcuni dei giocatori più importanti sono partiti, perché la società doveva mettere a posto i conti. Invece alla fine ce l’hanno fatta. Penso che anche il direttore sportivo, Sogliano, abbia grossi meriti. La società era obbligata a vendere per questioni finanziarie, ma la serie A è stata mantenuta. I meriti sono soprattutto di questi due personaggi. Baroni è stato bravo a ricompattare la squadra, trovando le giuste motivazioni all’interno dello spogliatoio. Dietro c’è un grande lavoro, non voglio parlare di miracolo, ma sicuramente di grande merito. Penso che il mister sia il 70, 80% di questa stagione”. 

A Verona è esploso soprattutto Michael Folorunsho, che ha addirittura conquistato la convocazione in Nazionale. Te lo aspettavi?

“Un giocatore che in pochi conoscevano e che al Verona si è potuto mettere in luce. Ha dimostrato di avere grandi qualità ed è stato determinante. Per la salvezza è merito di tutta la squadra, ma lui è la ciliegina sulla torta. Trovare le giuste motivazioni era fondamentale per poter raggiungere l’obiettivo. Il Verona ha sempre fatto vedere un bel gioco, anche nelle sconfitte. È uscito quasi sempre a testa alta e, anche contro le grandi squadre e non ha mai subito in modo eccessivo. Soprattutto quest’anno, ancor più dello scorso la salvezza è meritata”. 

A proposito di salvezza, sono tre le squadre ancora in corsa. Cosa ti aspetti?

“Nelle ultime partite di questo campionato ci sono ancora scontri diretti determinanti. Ogni partita è come fosse una finale di Champions, in cui si deve pensare solo a conquistare i tre punti. In questi anni sono cambiate tante regole, tanto è vero che io dico spesso di aver fatto un altro sport. Resta però la bellezza di giocarsi tutto fino alla fine. Comunque credo che l’Udinese, con il colpo fatto pareggiando la scorsa settimana, si è rimessa sulla strada della salvezza. Se la giocherà nell’ultima giornata, e per fortuna almeno questa volta si giocherà in contemporanea. Penso che, come tutto il resto d’Europa, dovrebbero rimettere questa regola almeno nelle ultime tre giornate. Come al solito in Italia siamo l’anomalia”. 

Il Frosinone ha 2 risultati utili su 3. Pensi che sia in vantaggio rispetto alle altre due?

“E’ un vantaggio sulla carta, ma in campo può succedere di tutto e di più, specie quando si tratta dell’ultima spiaggia. Dovranno giocarsi al massimo gli ultimi 90 minuti perché mi aspetto di vero che possa accadere di tutto e di più”.

La Salernitana ha cambiato più di un allenatore, lo stesso hanno fatto il Sassuolo, l’Empoli e l’Udinese. Il Verona invece ha continuato sempre a credere in Baroni. Questo può aver fatto la differenza?

“Direi proprio di sì, anche perché Baroni è stato difeso anche quando non faceva risultati e i tifosi avevano iniziato a criticarlo. Il gioco però non è mai mancato. Il club si è schierato dalla sua parte, lo ha confermato e ha deciso di proseguire insieme a lui, pur cambiando buona parte della squadra. La cosa fondamentale è che ha sempre avuto il consenso dello spogliatoio e questo ha portato ogni giocatore a lottare per il compagno e a dare il meglio di sé”.