Tra i contributi a fondo perduto per l’avvio di imprese da parte di donne e per il sostegno dell’automprenditorialità all’interno di nuove realtà aziendali, si segnalano quelli della Regione Lazio la cui domanda è in scadenza il 12 giugno 2024. Con questa misura, denominata “Donne, innovazione e impresa”, la Regione sostiene le capacità di avviare un’impresa delle donne e la diffusione dei valori di auto-impiego e di sviluppo economico e sociale.
Gli incentivi mirano a sostenere imprese piccole e medie (Pmi), con il finanziamento e l’agevolazione di specifiche spese e la copertura dal 40% al 60% del fondo perduto e un tetto di contributo fono a 145mila euro. La domanda deve essere gestita in via telematica utilizzando la piattaforma GeCoweb Plus.
Contributi avvio imprese donne 2024, come ottenere bonus per l’autoimprenditorialità?
Si possono richiedere i contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile dando avvio a nuove realtà di piccole e medie aziende. Le imprese femminili che possono richiedere gli incentivi prevedono formule nelle quali la lavoratrice autonoma sia donna, l’impresa individuale abbia quale titolare una donna, la società cooperativa e la società di persone abbiano un numero di donne socie di almeno il 60% dei componenti aziendali.
Ancora, se si tratta di uno studio associato, l’impresa femminile è qualificata come tale se le donne rappresentano almeno il 60% della compagine sociale. Nel caso di società di capitale occorre verificare le quote di partecipazione: i due terzi devono essere in possesso di donne e gli organi di amministrazione devono essere costituiti per almeno i due terzi da donne.
Incentivi imprese al femminile 2024, in quali settori?
La Regione Lazio riconosce la possibilità di richiedere gli incentivi per avviare un’impresa al femminile se l’attività della stessa viene svolta in uno dei nove settori ammissibili, ovvero:
- scienze della vita;
- economia del mare;
- green economy;
- agrifood;
- aerospazio;
- automotive e mobilità sostenibile;
- sicurezza;
- patrimonio culturale e tecnologie delle cultura;
- industrie creative e digitali.
Quale fondo perduto per dare avvio a una impresa al femminile?
I contributi a fondo perduto per avviare un’impresa al femminile, in presenza dei requisiti di tipo aziendale e di attività svolta di cui sopra, consentono di coprire le spese sostenute e ritenute ammissibili da un minimo del 40% a un massimo del 60% del loro valore.
A tal proposito, le agevolazioni sono concesse a titolo di de minimis secondo quanto prevede il Regolamento europeo numero 2831 del 2023 nella misura massima di 145mila euro per ogni piccola o media impresa avviata.
Quali spese per nuova azienda possono essere agevolate?
Le spese che si possono far rientrare nei contributi riguardano, nel dettaglio:
- quelle per investimenti di tipo materiale;
- quelle per i canoni Saas, Iaas e Paas, dovuti per le novità digitali;
- quelle per il know how, per i servizi e le consulenze. Le spese di questo punto non devono superare il 20% della consistenza dei costi sostenuti per i primi due punti;
- quelle per il personale, i costi amministrativi e generali. Le spese di questo punto hanno il tetto del 20% delle spese sostenute per i primi tre punti.
Ulteriore vincolo sulle spese riguarda la somma dei primi tre punti, i cui relativi costi devono essere, cumulativamente, di almeno 50mila euro. Il totale del progetto di avvio di un’impresa al femminile deve comportare un costo non inferiore a 60mila euro. La conclusione e la rendicontazione del progetto di avvio della nuova impresa deve avvenire entro nove mesi dall’approvazione della concessione dei contributi a fondo perduto.
Come presentare domanda degli incentivi?
Per inviare la domanda entro il 14 giugno 2024, è necessario utilizzare la piattaforma telematica GeCoWEB Plus di LazioInnova. Il portale mette a disposizione di imprese, organismi di ricerca, start up innovative e professionisti il proprio spazio web per presentare le domande di accesso ai finanziamenti a valere su fondi europei (Por e Fesr), nazionali e regionali.
Una volta effettuato il collegamento e l’accesso con Spid, Cie o Ts Cns, si può fare la ricerca del bando di interesse nella finestra a destra. Sul portale sono presenti anche alcuni tutorial su come compilare la domanda nelle varie parti (anagrafica impresa, aggregazione, progetto, voci di costo e allegato).