Giorgia Meloni oggi è intervenuta al Festival dell’Economia di Trento. Intervistata dalla giornalista Maria Latella, la premier ha toccato tutti i punti inerenti l’attualità. Tra cui quello della riforma della costituzione che sponsorizza il suo governo e la sua maggioranza: il cosiddetto premierato. Quando è stato toccato questo tema, Latella ha ricordato alla presidente del Consiglio i tentativi falliti dei suoi predecessori di cambiare la Carta Costituzionale. Al che, la Meloni ha risposto facendo ricordare la sfida che nel 2016 lanciò l’allora premier Matteo Renzi prima del referendum indetto per confermare la sua riforma: “O vinco, o mi ritiro dalla politica”, ebbe a dire l’attuale leader di Italia Viva.

Premierato, cosa ha detto Giorgia Meloni al Festival dell’economia di Trento facendo ricordare Matteo Renzi e il suo tentativo di riforma della Costituzione

Nel corso dell’intervista che la premier Giorgia Meloni ha concesso oggi al Festival dell’economia, quando è arrivata la domanda sul premierato, Maria Latella l’ha messa così:

“Senta presidente: tra i dilemmi di Giorgia c’è sicuramente il premierato. Visto come è andata ai suoi predecessori, crede davvero che il gioco valga la candela dato anche il dibattito che si è fatto già esplosivo?”

E la Meloni ha risposto:

“E si è chiesta perché è già così esplosivo? Fondamentalmente, per una ragione. Noi proponiamo una riforma modificando sette articoli della Costituzione. E in questa nazione è una piccola, grande rivoluzione. Rimettere il boccino delle decisioni in mano ai cittadini significa che un Governo scelto dal popolo, al popolo risponde. E poi perché serve garantire la stabilità di quel governo scelto dai cittadini”.

Perché la Meloni ha sottolineato l’importanza della stabilità, obiettivo, tra l’altro, in passato riconosciuto indispensabile anche dal centrosinistra?

“La riforma mi sembra una misura democratica ed economica, nel senso che fa crescere l’economia: finora, nella nostra storia repubblicana, i governi sono durati mediamente solo un anno e mezzo. E con un orizzonte così breve sono stati portati solo a spendere, senza fare investimenti e senza prendere quelle decisioni i cui risultati si vedono a lungo termine ma che davvero servirebbero agli italiani. Per questo, quando mi si chiede se ne vale la pena, io rispondo che è una riforma necessaria”.

Nella vicenda-premierato, poi, la Meloni ha svelato anche un dato personale:

“Da quando sono Presidente del consiglio, sto trascorrendo solo un’ora al giorno con mia figlia. Qualcuno davvero può credere che voglia questa riforma per rimanere per sempre a Palazzo Chigi e non per il bene dell’Italia? Per me, o lo va o la spacca. Ma nessuno mi chieda di salvare la sedia o di restare qui a sopravvivere”.