Le elezioni del 29 maggio 2024 segnano il 30esimo anniversario dalle prime elezioni libere. Il voto, però, potrebbe cambiare gli equilibri politici del Sudafrica. I sondaggi indicano che il partito al potere, L’African National Congress, l’ANC, potrebbe perdera la maggioranza per la prima volta dalla fine dell’apartheid nel 1994.
Le elezioni in Sudafrica del 29 maggio 2024
Al primo voto dopo la fine dell’apartheid del 26-29 aprile 1994, Nelson Mandela era stato eletto come presidente del Sudafrica. Durante questi 30 anni, il suo partito, l’ANC ha goduto del sostegno solido da parte dei molti sudafricani neri soprattutto della popolazione della fascia d’età più alta. Questo equilibrio politico può cambiare con le elezioni del 2024.
Domenica 29 maggio, 28 milioni di sudafricani aventi diritto al voto si recheranno alle urne per eleggere 404 membri del parlamento. Anche se ha registato un certo calo di consenso, l’ANC ha guidato ininterrotamente il paese. Secondo i sondaggi, il partito registrerà un ulteriore calo. Dietro a questo trend ci sono diversi fattori tra cui disoccupazione, sicurezza, corruzione e infrastrutture.
I temi principali
Un recente sondaggio di Gallup riporta che negli ultimi anni l’approvazione verso la leadership è più che dimezzata e si attestava intorno il 30 per cento nel 2023. Le elezioni del 2024 possono portare a risultati storici se l’ANC ricevesse meno del 50 per cento dei voti in quanto il partito dovrebbe cercare di formare un governo di coalizione per rimanere al potere.
Il voto è segnato da varie questioni. La povertà nel paese resta particolarmente elevata. La Banca Mondiale evidenzia una forte ineguaglianza nel paese. Secondo le stime dell’istituzione, nel 2023, il 62,7 per cento della popolazione viveva al di sotto della soglia di povertà del reddito medio-alto equivalente a 6,85 dollari al giorno. Il 58 per cento dei sudafricani hanno difficolta a permettersi alimenti. Il tasso di disoccupazione nel paese è pari al 28,4 per cento, uno dei più alti al mondo.
La rete elettrica, qualità dell’acqua ed altri problemi infrastrutturali influenzeranno il voto. Negli ultimi 15 anni il Sudafrica subisce lunghi periodi di blackout nazionali che possono durare fino a 12 ore. Inoltre, alcune province stanno registrando siccità a causa della forte ondata di caldo che contribuisce al peggioramento della qualità dell’acqua.
I partiti politici
Alle elezioni sono stati registrati 52 partiti, sei di questi sono già rappresentati in parlamento.
L’ANC è giudato da Cyril Ramaphosa, l’attuale presidente del paese. Il partito da decenni gode di un ampio consenso in quanto rappresenta lo storico movimento di liberazione che ha contribuito a porre fine all’apartheid. Ha inaugurato una democrazia multirazziale con a capo Nelson Mandela.
L’Alleanza Democratica è il principale partito di opposizione. Il partito propone una soluzione alla “crisi economica” attraverso la liberalizzazione e una maggiore privatizzazione. Il leader del partito, John Steenhuisen, propone di ridurre la povertà indipendentemente dal colore della pelle dei cittadini. Precedentemente aveva sfidato le quote razziali.
L’Economic Freedom Fighters è stato fondato da Julius Malema, un ex leader dell’ala giovanile dell’ANC, nel 2013. Si colloca all’estrema sinistra. I sostenitori del partito sono prevalentemente neri, giovani e poveri.
uMkhonto weSizwe è un partito registrato nel dicembre 2023. Il leader è Jacob Zuma, il predecessore del presidente Ramaphosa. Zuma è un’ex politico dell’ANC ed era stato espulso dal partito a causa di accuse di corruzione. Il 20 maggio, la Corte costituzionale sudafricana ha escluso Zuma dalle elezioni del 29 maggio per una condanna a quindici mesi di prigione del 2019.
Il Partito della Libertà Inkata, guidato da Velenkosini Hlabisa, è sostenuto in particolar modo dal popolo Zulu. Attualmente è il quarto partito più grande del paese.