Sarà ricordata senza dubbio come una delle immagini più forti della campagna elettorale per le Europee 2024. La Lega l’ha lanciata sui suoi profili social ieri e già sta facendo discutere molto. Per attaccare le teorie gender che, a modo di vedere del Carroccio, finora hanno caratterizzato le politiche dell’Unione Europea, la comunicazione di via Bellerio, in un manifesto diviso a metà, ha messo da una parte l’immagine di un Gesù incinto, con la scritta “Meno Europa”. E dall’altra una foto che ritrae una famiglia tradizionale: con un papà, una mamma, un figlio e una figlioletta più piccola, tutti in un paesaggio paradisiaco e sotto la scritta “Più Italia”. Il messaggio che la formazione di Salvini vuole mandare è più che mai chiaro: “Non vogliamo che l’Europa profani le nostre radici cristiane imponendo le teorie gender, vogliamo difendere la famiglia tradizionale di stampo italiano”. Tant’è che il Capitano, su X, ha scritto: “Uomini ‘incinti’ e follie woke? No, grazie”.

Elezioni Europee 2024, il manifesto della Lega con un Gesù incinto contro le teorie gender. Luca Trapanese (M5S): “Una immagine che offende tutti”

A due settimane dal voto, gli esperti di comunicazione della Lega hanno deciso di premere ancor più sull’acceleratore estremizzando il confronto politico. Dopo il manifesto shock di ieri con Gesù incinto, oggi, ad esempio, quella che ai tempi di Luca Morisi si definiva “La bestia” ne ha lanciato un altro simile: sotto la scritta “Meno Europa” questa volta ci è finita Carola Rackete. Sotto quella “Più Italia” il Generale Vannacci. E Salvini l’ha messa così:

“Speronatrici di navi e amici dei clandestini? No, grazie. Sì al Generale Vannacci (ex Comandante della Brigata Folgore) che ha difeso l’Italia!”

Lo schema comunicativo, insomma, è sempre quello della contrapposizione più netta. E il Gesù incinto sembra esserne solo il modello più eclatante. Quindi, Luca Trapanese, l’assessore di Napoli del Movimento Cinque Stelle la cui storia di single omosessuale che ha adottato una bambina Down è diventata tanto emblematica da farci anche un film (“Nata per te”), raggiunto da Tag24, l’ha messa così: “Le immagini che diffonde la Lega non sono di una politica sana e giusta. La narrazione che impongono è distorta, non ha nulla a che vedere con la verità delle cose”. Trapanese è rimasto molto colpito dall’immagine del Gesù incinto: “Che abbiano voluto rappresentare Gesù o semplicemente un uomo con la barba travestito da donna con il pancione, poco cambia. Quelle sono immagini che offendono l’intera umanità. E ne sono sconcertato”. Il motivo, sempre secondo Trapanese, è presto detto: “La Lega finge di porre un problema etico, ma in realtà parla di un problema sociale: il 90% delle persone che scelgono di andare all’estero per esaudire il proprio desiderio di genitorialità sono eterosessuali. E, in realtà, l’Italia non aiuta nè le famiglie, nè le adozioni. La Lega, davanti a questo dato di fatto, non fa nulla. Anzi, di contro, propone l’immagine di una famiglia da Mulino Bianco che non rappresenta nemmeno quella di Salvini o della Meloni…”

Trapanese (M5S): “Tante famiglie discriminate dalla visione della Lega”

Per Luca Trapanese che, nel 2017, da single, ha deciso di adottare Alba, una bambina con la sindrome di Down, “oggi ci sono tanti modelli di famiglie da tutelare. E l’Italia, su questo campo, è indietro rispetto all’Europa, proprio per colpa di chi fa politica lanciando il messaggio “State attenti agli uomini che vogliono comprarsi i bambini”, un messaggio distorto che non fa altro che indurre all’odio”.

La problematica della gestazione per gli altri che il manifesto del Gesù incinto vuole sollevare, per Trapanese, andrebbe affrontato in maniera “più seria, partendo dal fatto che sono tantissime le coppie che vanno in America o in Canada per l’inseminazione e quando tornano utilizzano una pancia di plastica per nove mesi per far credere a un concepimento ‘naturale’. Ma anzichè fare questo – attacca l’esponente dei Cinque Stelle – la Lega si nasconde dietro il modello della famiglia del Mulino Bianco ricostruita evidentemente in maniera artificiosa con l’Intelligenza Artificiale. A che pro? A far dire alle persone ‘io non ci arriverò mai a essere come loro’? Eppure anche la famiglia di Salvini non è proprio “tradizionale”: non direi proprio che possa permettersi di definire modelli giusti di famiglia e discriminarne altri”.

La citazione (a metà) dello slogan di Berlusconi

Fatto sta che, nei giorni scorsi, sulla campagna elettorale della Lega all’insegna “Meno Europa, più Italia”, ha avuto da ridire anche un suo alleato al Governo nazionale: Forza Italia. Il segretario Antonio Tajani, infatti, ha avuto modo di ricordare:

“Meno Europa, più Italia è la citazione di uno slogan di Silvio Berlusconi, ma solo a metà. Perché Berlusconi diceva “Meno Europa in Italia, ma più Italia in Europa” facendo cambiare sostanzialmente il significato”.