Il mondo della musica italiana è in continua evoluzione e il sud Italia conquista sempre più rilievo nel panorama hip-hop. Southside Records, un collettivo di rapper e produttori con sede a Palermo, fondato da Ferdinando Rizzuto, Sebastiano Purpura e Mauro Padovano, sta riscrivendo le regole del gioco nel panorama musicale meridionale e sta anche infrangendo i confini tradizionali del rap.

La loro storia non è solo quella di un’etichetta discografica emergente, rappresenta la volontà di un cambiamento culturale e artistico che sta mettendo proprio Palermo e la Sicilia sotto i riflettori del palco hip-hop.

In un’intervista a Tag24.it, due dei fondatori, Ferdinando e Sebastiano, ci raccontano come Southside Records stia trasformando il sogno di tre amici in una rivoluzione musicale concreta.

Cos’è Southside Records? L’etichetta discografica di Palermo si fa sentire nel mondo hip-hop

Ferdinando Rizzuto e Sebastiano Purpura ci raccontano che Southside Records è nata nel luglio 2021 grazie alla loro iniziativa, insieme a Mauro Padovano.

I tre, già attivi nella scena hip hop di Palermo, hanno deciso di unire le loro forze per creare un collettivo che potesse dare voce a tanti artisti locali privi di mezzi adeguati per esprimere il loro talento

D: Una piccola presentazione della vostra realtà per i lettori che non la conoscono?

R: Southside è un collettivo nato tre anni fa, nel luglio 2021. Entrambi lavoravamo già con la musica hip hop a Palermo e ci occupavamo di diversi eventi. Lo facciamo ancora oggi. Ma col tempo ci siamo sempre più avvicinati a questo genere musicale, che ci accompagna fin da quando eravamo più piccoli: tramite il nostro lavoro ci siamo avvicinati a tante realtà locali, che tuttavia non avevano i giusti mezzi per fare musica.
Inizialmente, il nostro progetto non aveva una particolare concretezza, eppure, raggruppando numerose persone, siamo riusciti a creare un collettivo, dando vita ad un’etichetta vera e propria. L’anno scorso siamo riusciti a firmare dei contratti con Warner, una delle tre major di Italia.

D: Qual è il vostro obiettivo principale con Southside Records? Come pensate di contribuire alla scena rap italiana?

R: La gente capisce finalmente che è possibile fare musica anche nel Sud Italia. In generale, oltre Southside Records, la situazione sta mutando: prima c’erano meno artisti nel campo musicale del rap e dell’hip hop, anche perché probabilmente non c’erano delle vere e proprie basi per fare davvero della musica, soprattutto in Sicilia.


Infatti, l’unico nome più noto è quello di Johnny Marsiglia, anche lui rapper palermitano. Nell’ultimo periodo, anche Don Pero ha conosciuto maggiore celebrità: lui non appartiene alla nostra etichetta, perché è di Catania, ma ha partecipato ad alcuni progetti comuni, perché uno dei nostri producer, Achille G, lavora con lui.

I traguardi recenti di Southside records: i contratti con Warner

D: Quali sono stati i traguardi più grandi di quest’ultimo periodo?
R: Questa realtà ha iniziato a vedere i veri frutti del nostro impegno. Io e Ferdinando, infatti, due anni fa ci siamo trasferiti a Milano e abbiamo tentato di stringere le giuste conoscenze ed entrare nel mondo della musica, dal momento che Milano è il fulcro della musica in Italia. Quando la Warner ci ha chiamato e ha mostrato interesse nel fare la nostra conoscenza, abbiamo capito che qualcosa sarebbe cambiato. Abbiamo firmato i contratti di distribuzione con loro.
Nel mondo della musica serve del tempo per riuscire ad emergere. Ed è necessario lavorare molto.

Gli artisti più significativi: i record di Achille G

D: Quali artisti rappresentano la vostra realtà?
R: Il nome che ha riscosso più successo è Achille G. E’ il nostro producer, fa basi musicali, ha collaborato con numerosissimi artisti italiani. In due anni ha ottenuto un disco di platino, due dischi d’oro e, tra poco, verrà classificato il terzo.
Anche gli artisti emergenti, tuttavia, stanno raggiungendo degli ottimi traguardi.
Per esempio, Don Pietro è stato su Real Talk, uno dei magazine più celebri in Italia. Anche La Flèche. I numeri salgono vertiginosamente.

Il legame con Palermo e la Sicilia: la forza di Southside Records

Southside Records mantiene un forte legame con Palermo e la Sicilia che, da quanto raccontano i fondatori, è una terra che non ha mai avuto un vero fenomeno musicale capace di elevarne il nome:

D: Qual è il vostro legame con Palermo e con la Sicilia? Quanto è aperta questa realtà all’Italia? E quanto l’Italia è aperta a questa realtà?
R: Penso che vi sia una certa apertura da entrambe le parti.
In Sicilia, non c’è mai stato un vero e proprio fenomeno musicale che abbia portato in alto il nome dell’isola. Il siciliano è proprio come il napoletano: è un’altra lingua. In questo senso, ci vedono come una novità, quindi le persone si interessano. In generale, c’è una maggiore apertura nei confronti del Sud e della musica del Sud.


D: Quali sono le ambizioni, i progetti futuri che avete in cantiere?
R: Abbiamo tantissimi progetti. Stiamo cercando di attuare una strategia, cercando di far sentire sempre di più i nostri ragazzi e di arrivare a tutti. I nostri obiettivi? Continuare a fare musica dalla Sicilia e valorizzare la nostra terra, cercando di non spostarci a Milano, se non per lavoro.

Tra i grandi ritorni sulla scena musicale, sempre dalla Sicilia, abbiamo intervistato gli Sugarfree.