«In un mondo ideale, ogni individuo, indipendentemente dalle proprie abilità fisiche o cognitive, dovrebbe avere la possibilità di vivere una vita piena e soddisfacente. Tuttavia, per molte persone con disabilità e per le loro famiglie, la realtà quotidiana è fatta di ostacoli e sfide continue. E, nei programmi elettorali dei partiti, la disabilità è assente o trattata in modo marginale». E’ quanto sostiene l’avvocato Cristian Brutti, candidato per Alternativa Popolare alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno nella circoscrizione Centro,
Brutti: “In Europa, Alternativa Popolare punta a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, l’adeguamento delle pensioni di invalidità e la consegna più veloce di protesi e ausili”
«Per Alternativa Popolare, l’inserimento lavorativo del disabile è un tema cruciale, così come l’adeguamento delle pensioni d’invalidità, troppo basse per essere degne di un Paese civile. Voglio», spiega Brutti, «che le aziende possano assumere più facilmente persone con disabilità, creando percorsi formativi adeguati. Basta poi con le lungaggini nell’erogazione dei servizi di assistenza protesica. Laddove possibile», prosegue il candidato europeo di Alternativa Popolare, «in base alle condizioni personali, le prestazioni finanziarie dovrebbero essere pagate direttamente al disabile e non agli operatori del settore, in modo che sia il disabile stesso a scegliere l’erogatore di servizi e non viceversa».
«È una priorità anche l’istituzione del manager della disabilità (disability manager) negli enti pubblici e nelle aziende», aggiunge l’avvocato Brutti, «per favorire l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Dovrà essere il punto di riferimento del lavoratore disabile, dovrà collaborare con le figure apicali dell’ente pubblico e dell’azienda coinvolte nella gestione delle risorse umane. Alla politica serve il coraggio per adottare nuovi provvedimenti anche per regolare l’attività dei cosiddetti love giver, ossia gli operatori all’affettività e alla sessualità delle persone disabili».
«Dovrebbe essere migliorata la Carta europea della disabilità», precisa poi Brutti, «prestando attenzione ad includere nuovi vantaggi relativi all’abitare indipendente, compresa la ristrutturazione dei vani interni alla casa e di particolari ambienti potenzialmente pericolosi, come la cucina e il bagno. Un’altra proposta di Alternativa Popolare è quella di mettere rampe in alluminio a disposizione gratuita dei commercianti, leggere e rimovibili al bisogno, per favorire l’accesso ai disabili».
«È noto che i familiari di persone con disabilità», conclude l’avvocato Brutti, «si trovano a dover affrontare carichi emotivi e finanziari estremamente pesanti. Offrire loro supporto psicologico, assistenza economica e servizi di sollievo è decisivo per garantire il benessere di tutta la famiglia. Politiche di welfare più inclusive e servizi di assistenza domiciliare efficienti rivolte alla famiglia della persona disabile possono fare la differenza, consentendo ai familiari di continuare a svolgere il proprio compito di assistenza senza dover sacrificare troppo la propria qualità della vita».