Evitare che la Nuova Caledonia diventi ‘un far west‘ è fondamentale per il presidente francese Emmanuel Macron, il capo di Stato ha tenuto un discorso nella giornata di ieri 23 maggio 2024 nella capitale Nouméa dove ha affrontato diversi temi.

Al centro del dibattito c’è sempre la riforma elettorale contestata dagli indipendentisti kanak. La legge estenderebbe il diritto di voto ad almeno 25mila persone che vivono nell’arcipelago mettendo a repentaglio l’allontanamento da Parigi e l’indipendenza del Paese.

Il discorso di Macron in Nuova Caledonia

Nessuna imposizione per la Nuova Caledonia da parte della Francia, ha detto il presidente francese Macron. Il capo di Stato ha parlato dopo una giornata di incontri con i leader separatisti e con i favorevoli alla riforma. Macron ha presentato una tabella di marcia che, a suo avviso, potrebbe portare a un altro referendum sull’arcipelago per l’indipendenza.

Sono tre i precedenti referendum tra il 2018 e il 2021, in tutti e tre i casi ha vinto il ‘no‘. Macron ritiene che un altro referendum potrebbe portare ad un nuovo accordo politico per l’arcipelago che potrà far cessare il conflitto interno. Secondo il capo di Stato sarà fondamentale cercare di essere ‘diplomatici’ ed evitare imposizioni:

“Ho promesso che questa riforma non verrà portata avanti con la forza oggi nel contesto attuale e che ci diamo qualche settimana per consentire la calma, la ripresa del dialogo, in vista di un accordo globale”

La riforma elettorale è già stata approvata dal Parlamento francese. C’è stata anche una sessione congiunta di entrambe le Camere a Versailles per dare l’ok alle modifiche alla Costituzione necessarie per attuare la riforma. Favorevole anche il voto dell’Assemblea neocaledone. La legge sarebbe andata in porto entro giugno ma i recenti disordini portano a rivalutare l’entrata in vigore.

La polizia francese in Nuova Caledonia e il commento sull’insurrezione

Macron ha spinto per la fine delle proteste violente e ha chiarito che la polizia inviata per aiutare a combattere i disordini rimarrà lì tutto il tempo necessario, anche se i servizi di sicurezza in Francia si concentreranno nelle prossime settimane sulla salvaguardia delle Olimpiadi di Parigi. “Tutto il tempo necessario” suona però ancora come un periodo indeterminato, probabilmente la gendarmeria resterà in Nuova Caledonia fino agli esiti del referendum ‘annunciato’ da Macron.

Il presidente francese ha anche chiesto un minuto di silenzio per le sei persone uccise in una recente sparatoria durante le violenze verificatesi negli ultimi giorni. Macron ha esortato i leader locali a usare la loro influenza per contribuire a ripristinare l’ordine.

Lo stato di emergenza imposto da Parigi iniziato lo scorso 15 maggio 2024 – dovrebbe restare in vigore fino al 27 maggio permettendo così alla polizia di far fronte ai disordini e rimuovere le barricate. Non sono mancate contestazioni contro il presidente francese, fortunatamente senza morti o feriti.