Ogni anno, il 23 maggio, la televisione commemora la Giornata della legalità, istituita in memoria delle vittime della mafia nell’anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992. Questo avviene attraverso la trasmissione di film, programmi e serie dedicate. Stasera, Rai 1 trasmette alle 21:30 “Mascaria”, diretto da Isabella Leoni. Il film tv viene trasmesso in un’unica serata.

“Mascaria” è una storia vera?

La vicenda narrata nel film di Rai 1 potrebbe essere quella di numerosi imprenditori. Tuttavia, prende spunto in particolare dalla storia di Rocco Greco, un imprenditore che nel 2007 denuncia i suoi estorsori. Dopo di lui, altri sette colleghi seguono il suo esempio. Grazie alle loro testimonianze, esponenti della Stidda e di Cosa Nostra di Gela vengono condannati. Tuttavia, per vendetta, gli stessi aguzzini lo accusano di aver collaborato volontariamente con loro. Sebbene manchino prove concrete e le accuse siano basate solo su calunnie, il processo si rivela lento e complesso, alimentando una macchina del fango che rovina tutto e tutti. La Prefettura interdice la sua impresa, costringendo Greco a licenziare circa cinquanta operai. Anche se sarà completamente assolto, il dolore sarà insopportabile per lui, portandolo al suicidio.

Trama

Il protagonista Pietro Ferrara, interpretato da Fabrizio Ferracane, è un imprenditore siciliano che, dopo aver trovato il coraggio di opporsi alla mafia, subisce gravi conseguenze.

Per anni, Ferrara è stato obbligato a pagare il pizzo per mantenere in vita la sua attività di costruttore. Alla fine, decide di opporsi alle estorsioni e denuncia i suoi oppressori. Questo atto di grande coraggio rappresenta un segnale di speranza nella lotta contro la mafia. Grazie alla sua denuncia, i colpevoli vengono arrestati e condannati a lunghe pene detentive.

Ferrara, suo malgrado, diventa il simbolo di questa vittoria. Tuttavia, ben presto deve affrontare la vendetta della mafia. Il boss mafioso Gaetano Rizzo (interpretato da Costantino Comito) lo accusa di essere stato suo socio in affari. Ferrara e Rizzo si conoscono da molto tempo, avendo avuto frequentazioni in gioventù, il che rende la posizione di Ferrara precaria.

Nonostante si tratti di accuse infondate, Ferrara passa da accusatore ad accusato e viene processato per associazione mafiosa. In questa nuova veste, deve difendersi e resistere, non solo per sé stesso, ma anche per i dipendenti della sua azienda e la sua famiglia.

Inizia una lunga e straordinaria battaglia legale, condotta insieme all’avvocato Baldani (interpretato da Fortunato Cerlino). Baldani è un professionista esperto che, durante il processo, dovrà costantemente rivedere la strategia difensiva. Tra lui e Ferrara si sviluppa un’amicizia che va oltre la condivisione delle difficoltà del momento.

La “mascaria”, ovvero la calunnia che colpisce Ferrara, ha ripercussioni anche sulla sua famiglia. La moglie Mimma (interpretata da Manuela Ventura) non riesce più a sopportare la pressione e desidera trasferirsi altrove, sperando di garantire un futuro migliore ai loro tre figli. Da sempre il pilastro della famiglia, Mimma è innamorata del marito ma anche pratica e lungimirante.

Il figlio maggiore, Riccardo (interpretato da Christian Roberto), ha un rapporto difficile con il padre. È un ragazzo spensierato, amante del calcio e dei flirt occasionali. Non accetta che, dopo la denuncia del padre contro i mafiosi, la loro vita sia diventata così limitata per paura di ritorsioni.