Una ben conosciuta epidemia si sta diffondendo nel nostro Paese: la pertosse è tornata a mietere vittime fra i bambini piccoli e i neonati. La causa? La mancata vaccinazione delle madri in gravidanza. Negli ultimi 5 mesi, da gennaio a maggio 2024, sono più di 110 i bimbi ricoverati e 3 i decessi registrati. A TAG24 il commento dell’Infettivologo Matteo Bassetti, professore e ricercatore presso l’Ospedale Policlinico di San Martino di Genova.
Pertosse, +800% dei bimbi ricoverati nei primi 5 mesi del 2024. Bassetti: “Necessaria una campagna di vaccinazione”
Preoccupa la pertosse i pediatri italiani, che hanno lanciato l’allarme dopo l’esponenziale aumento dei casi di ricovero e le morti di alcuni bimbi e neonati non vaccinati. Secondo le stime della Società Italiana di Pediatria, solamente nel periodo compreso da gennaio a maggio 2024, l’incremento è del 800% rispetto al 2023.
La malattia infettiva ha già colpito duramente diversi Paesi europei, tanto da provocare l’allarme dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Fra quelli in cui si sono registrati più casi c’è la Gran Bretagna, come conferma Bassetti a TAG24:
“I numeri sono secondo me sono almeno 4 o 5 volte maggiori di quelli che vengono repertati in ambito ospedaliero. Ma sono numeri che hanno riguardato anche l’Inghilterra, dove c’è stato un aumento spaventoso di casi, già a gennaio. Tanto che l’Inghilterra ha fatto una campagna pesante dal punto di vista della salute pubblica per il richiamo della gente alla vaccinazione“
E aggiunge:
“Io credo che l’Italia dovrebbe fare altrettanto. Credo che bisogni informare di più sui rischi che corrono i bambini, perché si muore di pertosse. Noi torneremo a morire di una malattia, per la quale se la mamma si vaccinasse in gravidanza, il rischio di sarebbe zero. Queste sono morti rubate“
Bassetti: “Questi sono gli effetti del sentimento antiscientifico”
Sono molti i pediatri e, in generale, i medici che richiamano la popolazione alla vaccinazione. La pertosse, infatti, seppur fortemente contagiosa e pericolosa non rientra fra i vaccini obbligatori, ma viene solamente caldamente consigliata.
Come sostiene l’infettivologo, però, il sentimento antiscientifico nato con il Covid ha portato diverse neo-mamme a rifiutare il consiglio, con conseguenze gravi, come, ad esempio, il far tornare in auge malattie che si consideravano quasi eradicate. Fra queste morbillo e rosolia:
“Torneremo a vedere ragazzini che, magari, saranno invalidati dalla pertosse. Questa è la storia di quando si rifiuta il progresso della medicina. Torneranno tantissime altre malattie che pensavamo sconfitte, ma questo sentimento anti-vaccini – che è derivato dal Covid – sta facendo male a quelli che non si vaccinano.
Il morbillo, ormai, è esploso nel mondo. In Italia, i casi sono in continua ascesa e la stessa rosolia, che avevamo pensato fosse quasi eradicata, è tornata a girare. Una rosolia contratta in gravidanza vuol dire avere un neonato con delle lesioni cerebrali devastanti che durano tutta la vita”
Dove sta colpendo di più la pertosse?
Il presidente della sezione Campania della Sip (Società italiana di Pediatria), Alfredo Guarino, ha diffuso i dati raccolti nell’ambito del progetto Inf-act, mirato alla rilevazione e alla prevenzione delle malattie infettive.
Secondo i dati raccolti, la pertosse si è registrata maggiormente in Campania, Sicilia e Lazio, come lo stesso Guarino ha confermato:
Abbiamo assistito a un aumento dei ricoveri per pertosse dell’800% rispetto al 2022 e al 2023, che hanno riguardato nella maggior parte dei casi neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale. I dati si riferiscono a bambini ospedalizzati in condizioni cliniche serie e sono quindi certamente da considerare casi gravi, pertanto, sono solo la punta dell’iceberg rispetto alla circolazione della pertosse, in quanto non sono considerati i casi non ospedalizzati