Sono 36 le morti avvenute nelle carceri italiane dall’inizio del 2024, questa mattina l’ennesima: una detenuta 65enne si è suicidata nella sua cella nel penitenziario Femminile Lorusso e Cutugno di Torino. L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria ha denunciato nuovamente la situazione sempre più tragica.

Detenuta suicidata in cella a Torino: si è soffocata con un sacchetto di plastica

Ha deciso di togliersi la vita soffocandosi con un sacchetto di plastica la detenuta di 65 anni. Una morte orribile che sottolinea ancora di più la grave situazione in versano le carceri italiane. Immediata la reazione del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp.

Come spiega il segretario generale Leo Beneduci:

Siamo alla trentaseiesima morte in carcere per suicidio dall’inizio del 2024. Una vera e propria strage nelle carceri italiane e un’urgenza di interventi immediati in ordine al sovraffollamento penitenziario (16.129 detenuti in più delle capienze possibili)

Osapp annuncia: “Organizzeremo manifestazioni davanti Montecitorio”

Ma sono fin troppe le criticità sollevate da Beneduci:

Circa 7mila unità di polizia penitenziaria in meno delle effettive esigenze richieste nelle carceri, lo svilimento delle funzioni di polizia penitenziaria per quanto attiene ai compiti legati alla sicurezza degli istituti penitenziari al contrasto delle criminalità organizzate e dai compiti legati al reinserimento sociale dei reclusi laddove, si rammenta, sono oltre 600 i poliziotti penitenziari sottoposti ad iniziative  di natura penale e oltre 200 quelli sospesi dal servizio in procedimenti che durano anni e che nella maggioranza dei casi si concludono con l’assoluzione perché i fatti non sussistono

Per questo motivo, Osapp insieme agli arti sindacati di polizia penitenziaria hanno annunciato l’intenzione di voler organizzare nuove manifestazioni davanti Palazzo Montecitorio. Dopo quella dello scorso 16 maggio 2024, i sindacati sono tornati a ribadire i fallimenti dell’attuale governo nel trovare soluzioni efficaci ai problemi e alle esigenze di carceri e polizia penitenziaria.

I precedenti

Lo scorso 17 marzo 2024, un detenuto minorenne ha cercato di togliersi la vita nel carcere di Airola, a Benevento. Anche allora il Sappe ha denunciato l’estrema crisi dei penitenziari, compresi quelli per minori, affermando che: “La situazione è sempre più fuori controllo“.

Mentre, il 23 aprile 2024, a Teramo, un detenuto ha addirittura tentato la fuga, dopo aver aggredito gli agenti della polizia penitenziaria. Fortunatamente, i poliziotti sono riusciti a riprendere l’uomo, che nel suo tentativo si è lanciato da una finestra, fratturandosi il piede.