L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 112/2024, ha chiarito la possibilità di usufruire della detrazione prevista per interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, come stabilito dall’articolo 16-bis del TUIR. Il caso specifico riguarda un fabbricato collabente e un’adiacente particella di terreno, per i quali è stato rilasciato un permesso di costruire per la demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico e cambio di destinazione d’uso. L’Istante ha acquistato i diritti edificatori e il terreno, ottenendo la voltura del permesso di costruire. Andiamo a vedere quali sono i requisiti per accedere alla detrazione, le modalità di inserimento nella dichiarazione dei redditi e le normative rilevanti, secondo l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate sul caso preso in esame.
Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia: requisiti di accesso
Secondo l’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sono detraibili dall’IRPEF. La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La normativa esclude gli interventi di nuova costruzione, concentrandosi invece su quelli di recupero e adeguamento.
Interventi ammessi
Gli interventi di ristrutturazione edilizia includono la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, anche con modifiche di sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche. Sono compresi anche interventi per l’adeguamento antisismico, l’accessibilità, l’installazione di impianti tecnologici e l’efficientamento energetico. In alcuni casi, è possibile un incremento di volumetria per promuovere la rigenerazione urbana.
Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia: modalità di inserimento nella dichiarazione dei redditi
Per usufruire della detrazione, il contribuente deve compilare la sezione relativa alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, misure antisismiche, bonus facciate e Superbonus (Sezione III A del quadro E del Modello 730 o del quadro RP del Modello Redditi PF). Devono essere indicati i dati catastali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto di acquisto dei diritti edificatori. Andiamo ora a vedere quali sono i documenti necessari da avere per accedere alla detrazione.
Documentazione necessaria
È fondamentale conservare la documentazione che comprova il possesso dell’immobile e il consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario. La data di inizio dei lavori deve essere comprovata dai titoli abilitativi o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Soggetti ammessi alla detrazione
La detrazione spetta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile oggetto degli interventi, sulla base di un titolo idoneo. Questo può includere contratti di comodato d’uso, locazione regolarmente registrata, o altri titoli che assicurano la disponibilità giuridica e materiale dell’immobile. È inoltre fondamentale che la detenzione dell’immobile risulti da un atto regolarmente registrato al momento dell’inizio dei lavori e del sostenimento delle spese.
Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia: il caso oggetto di interpello
Nel caso specifico esaminato dall’Agenzia delle Entrate, l’Istante ha acquistato i diritti edificatori e il terreno, ottenendo il permesso di demolire e ricostruire il fabbricato collabente. La disponibilità giuridica e materiale dell’immobile è stata assicurata attraverso il contratto di compravendita e la voltura del permesso di costruire.
La detrazione è regolata dall’articolo 16-bis del TUIR, dal decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, e dalla legge 3 agosto 2013, n. 90. Gli interventi edilizi ammissibili sono definiti dall’articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d) del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. Chiarimenti aggiuntivi sono stati forniti da numerose circolari e risposte ad interpelli pubblicate dall’Agenzia delle Entrate.
Per accedere alla detrazione, è necessario che l’intervento edilizio sia conforme alle normative urbanistiche e che le spese siano documentate e sostenute nei termini previsti. L’amministrazione finanziaria mantiene il potere di controllo sulla conformità degli interventi e sulla quantificazione delle spese.