Il dopo Tuchel è un qualcosa di sorprendente in casa Bayern Monaco. Perchè dopo la conferma della separazione tra l’ex Chelsea e il club bavarese, il casting per la panchina è stato un misto di frustrazione e pazienza sfociata spesso in impazienza, con una conclusione, ovvero puntare su Vincent Kompany.
Di nomi ne sono stati fatti, e nemmeno pochi, ecco perchè il Bayern ha deciso di non aspettare e fare all in. Il nome è tra i più impensabili, con l’ex centrale del Manchester City pronto a sedersi sulla panchina dei tedeschi dopo la retrocessione con il Burnley.
Il Bayern Monaco ha scelto il suo allenatore: vicino Vincent Kompany
Si, il Bayern Monaco vicino a Vincent Kompany è quel binomio che sorprende. Basti vedere il casting: Nagelsmann, Xabi Alonso, Glasner, Ragnick, tutti questi nomi hanno in comune un solenne rifiuto. Nei confronti della panchina bavarese, con i dirigenti che mai avrebbero pensato di ritrovare tutte queste difficoltà nel sostituire Tuchel. Vuoi per un fatto di storia e di ambizione, la sensazione era che tutto si potesse chiudere velocemente. Non è stato così, e nel pentolone c’era finito pure quell’Antonio Conte bramoso di campo, ma che si è allontanato sempre di più dalla Germania.
Ecco dunque che il Bayern ha perso la pazienza, dando un’accelerata importante in tal senso. Occhi puntati in zona Premier League, nel dettaglio al Burnley (appena retrocesso); è lì che si è puntato il nome giusto, ovvero Vincent Kompany. Sì, l’ex centrale del Manchester City e del Belgio è il prescelto, con il Bayern Monco vicinissimo a chiudere l’affare.
Ma prima di mettere nero su bianco, bisogna sistemare alcune cose: Kompany è legato al Burnley da un contratto fino al 2028, ma il richiamo del Bayern è troppo forte. Vuole andare in Germania, ma per far sì che ciò accada il club tedesco deve trovare l’accordo con il presidente Alan Pace per risolvere il contratto di Kompany con i Clarets. Soltanto poi si potrà ufficializzare il passaggio di consegne, ma ad oggi le parti sono più vicine che mai.
Retrocessione amara
Una sorpresa? Assolutamente sì. Anche se di Kompany si parla un gran bene. Lo ha fatto Guardiola, definendolo “il mio possibile erede”, così come lo dimostra l’interesse di tante big inglesi come Chelsea e Tottenham. Ma Kompany ad oggi vede solo Bayern Monaco, vede la Bundesliga come tappa di crescita personale importante, dove cominciare anche a vincere qualcosa. Perchè lui ambizioso lo è sempre stato, la retrocessione di quest’anno del Burnley non l’ha lasciato indifferente.
Ci ha provato fino all’ultimo, non riuscendoci, ma questo non lo ha minato nello spirito. Ha sempre e comunque messo in campo le sue idee, non rinunciandovi ma cercando di migliorare sempre e comunque. Qualcosa si è intravisto dal punto di vista offensivo, ma ciò che è mancato è stata la solidità difensiva. Curioso per chi di mestiere si è contraddistinto proprio in quel ruolo, ma questa è la verità.
Ben 78 gol subiti, questo lo score negativo che inevitabilmente ha portato il Burnley ha dover salutare la Premier, ma ciò non ha intaccato la figura del mister, finito per l’appunto in orbita Bayern, che in lui crede. Non è stata una mossa disperata, bensì l’idea di avviare con lui un progetto a lungo termine. Kompany non si vuole tirare indietro: è pronto, vuole cimentarsi con una grande, lo aspetta un contratto quinquennale con i bavaresi, insieme a lui tutto il suo staff. Per alzare l’asticella.