Davanti agli occhi di tutto il mondo, l’Atalanta stende il Bayer Leverkusen e conquista la Coppa europea. Un’emozione e una gioia indescrivibili per i tifosi della Dea e soprattutto per il presidente Percassi, che in questi anni ha intrapreso un percorso di crescita costante, senza mai smettere di crederci. La squadra di Gasperini ha messo in campo una gara perfetta e uno straordinario Lookman ha trascinato il resto dei compagni verso la conquista del trofeo. Per commentare la vittoria dell’Atalanta in Europa League, Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo della Dea, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

L’Atalanta vince l’Europa League: Marino a Tag24

Con il raggiungimento della finale, l’Atalanta di Gasperini aveva già scritto la storia. Con la vittoria dell’Europa League adesso questa squadra è diventata leggendaria. Una partita perfetta, quella disputata a Dublino contro il Bayer Leverkusen e una Dea che non ha vinto, ha stravinto. Sembrava un’impresa impossibile, visto che i ragazzi di Xabi Alonso erano reduci da 51 risultati utili consecutivi, e invece la tripletta di Lookman, in serata di grazia, non ha lasciato scampo ai tedeschi. Oggi i nerazzurri torneranno a Bergamo con la Coppa ed esploderà, ancora una volta, la meritatissima festa. Per commentare la vittoria dell’Atalanta in Europa League, Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo della Dea, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Un successo straordinario da parte dell’Atalanta, che ha sorpreso molti. Lei se lo aspettava?

“Sicuramente tifavo per l’Atalanta e me lo aspettavo. Ero convinto che questa squadra avrebbe potuto vincere questa Coppa, anche perché lo ha meritato sia dal punto di vista del gioco, che dei risultati. È arrivata a questa finale con la rabbia giusta, anche dopo la delusione per sconfitta arrivata in Coppa Italia contro la Juventus. Ero convinto che avrebbe potuto raggiungere questo successo”.

Si può individuare un artefice come il principale di questa storica vittoria?

“Come in ogni grande impresa non può esserci un solo protagonista, però secondo me tutto va ricondotto a quando Antonio Percassi, con la sua famiglia, ha deciso di riprendere l’Atalanta nel 2010”.

Un successo che è stato costruito anno dopo anno, non c’è nulla di casuale?

“Assolutamente, è un successo che viaggia in maniera parallela con i successi aziendali di Percassi e dei suoi gruppi industriali. La sua mentalità manageriale, unita alla capacità dei tanti dirigenti, che lo hanno sempre accompagnato, è il mix perfetto. Io l’ho potuto riscontrare nei miei anni di lavoro a Bergamo, e ora questo lavoro ha dato i suoi frutti. Nei primi anni abbiamo risposto alla penalizzazione da neopromossi, siamo riusciti a salvarci con un rendimento quasi da qualificazione UEFA. Sono convinto che la miscela esplosiva sia stata la grande passione di Antonio, unita alla capacità di Luca, che ha appreso subito i meccanismi del calcio. Lui, che lo aveva giocato a livello importanti”.

Il legame speciale che lega Antonio Percassi all’Atalanta ha fatto il resto…

“Non possiamo dimenticare che Antonio Percassi è stato il capitano dell’Atalanta di Scirea. È un grande ex giocatore e un grande manager e questa è l’origine di tutto. Poi ci possiamo aggiungere tutti coloro che hanno collaborato a questa grande impresa, dallo staff tecnico ai giocatori e tutti coloro che si sono succeduti nel tempo. Sotto la mia direzione c’è stato il primo lustro di continuità in Serie A. L’Atalanta infatti, pur essendo la provinciale che ha il maggior numero di presenze nel maggior campionato, fino a pochi anni fa non aveva mai fatto cinque anni consecutivi. Rendiamoci conto!”.

Re indiscusso della serata, ovviamente Lookman. Ora Quanto può valere un giocatore del genere?

“Che Lookman sia un grande giocatore non lo abiamo scoperto di certo ieri, ma ieri ha avuto la sua sublimazione. Ha fatto una partita che definirei scintillante e con questa prestazione balza a 100 milioni di euro di valore. Credo che sia una proiezione realistica e non azzardata, anche perché questa finale è stata vista in tutto il mondo. Ha fatto vedere di avere carattere e grande condizione fisica. È stato in grado di ridicolizzare gli avversari che hanno tentato di contrastarlo e ha realizzato tre gol spettacolari. Ha fatto un vero e proprio show, del repertorio di un attaccante completo e moderno”.

Gasperini e il futuro

Protagonista indiscusso anche mister Gasperini, ma adesso cosa succederà?

“E’ davvero difficile scommettere su quello che potrebbe succedere con Gasperini. Andando ad interpretare le sue dichiarazioni, non penso che si debba stare molto tranquilli. Conosco bene il presidente Percassi però, e quando vuole sa essere molto convincente”.

Ieri c’è stato anche un bel abbraccio tra i due…

“Non c’è dubbio. E’ ovvio che in questi momenti ci si abbracci. Qualora dovesse decidere di lasciare non sarebbe certo per il rapporto con il presidente, ma piuttosto per i successi già raggiunti. Con tutto il rispetto per Gasperini, però, penso che sarebbe grave se lasciasse Percassi, piuttosto che il mister. Il vero motore di questa Atalanta è Gasperini sul campo, ma lo è soprattutto il presidente dietro le quinte”.