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Criptovalute

Criptovalute, la Camera USA approva FIT21, con un largo apporto anche dei democratici

La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il Financial Innovation and Technology for the 21st Century Act (FIT21), a larghissima maggioranza. Si tratta di una sorta di evento, in quanto la votazione ha visto convergere anche molti democratici, nonostante la contrarietà di Joe Biden.

In pratica, tutti i rappresentanti repubblicani di questo ramo del Parlamento, ad eccezione di tre, hanno votato a favore del provvedimento e ad essi si sono aggiunti ben 71 democratici. Segno evidente del ravvedimento in atto nel partito, che però potrebbe essere arrivato quando i buoi hanno ormai lasciato la stalla.

FIT21: di cosa si tratta?

La legislazione, che è stata in gran parte guidata dai repubblicani della Camera, andrebbe a istituire un regime teso a fornire finalmente un quadro regolamentare ai mercati delle criptovalute statunitensi. Oltre a cercare di tutelare i consumatori, conferirebbe alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) il compito di fungere da principale regolatore delle risorse digitali e cane da guardia dei mercati spot non finanziari. Inoltre, andrebbe a definire in maniera più chiara i criteri per indicare se un token rappresenti un titolo o una merce.

Proprio il conferimento dei poteri sul tema alla CFTC rappresenta un punto qualificante del provvedimento. A spiegarne il motivo è stato Patrick McHenry, repubblicano del South Carolina e presidente dell’House Financial Services Committee (HSFC): “La SEC e la CFTC sono attualmente impegnate in una battaglia alimentare per il controllo di questa classe di asset”.

A indicare i motivi della convergenza di molti democratici sul disegno di legge è stato Josh Gottheimer, rappresentante del New Jersey: “Abbiamo bisogno di regole della strada”. Per poi definire il provvedimento alla stregua di una legislazione ben ragionata, ponderata e bipartisan.

Sull’altro lato della barricata si è posizionata invece Maxine Waters, già nota per l’opposizione di fronte ai tentativi di Meta, all’epoca Facebook, di varare una sua criptovaluta. Ecco il commento da lei rilasciato a margine della votazione, riferendosi alle aziende crypto: “Hanno già guadagnato miliardi di dollari emettendo o agevolando illegalmente l’acquisto e la vendita di titoli crittografici. E i repubblicani stanno ora proponendo di premiare queste attività illegali rendendole legali.”

Sta mutando la percezione delle criptovalute, tra i politici statunitensi?

L’approvazione di FIT21, e il modo in cui è avvenuta, sembra segnalare un mutamento di rilievo nella politica a stelle e strisce. Se qualche anno fa era diffusa una forte contrarietà nei confronti degli asset digitali, ora il quadro è sostanzialmente diverso.

La crescente accettazione di Bitcoin e Altcoin sta però avvenendo a due velocità. Molto più sostenuta quella dei repubblicani, che hanno deciso di cavalcare l’onda fiutando la possibilità di calamitare voti da parte dei detentori di valuta virtuale.

I democratici sembrano invece più lenti nella reazione. Anche perché devono tenere in conto l’atteggiamento ancora ostile di Joe Biden sulla questione. Se alcuni esponenti di rilievo del partito, come Maxine Waters e Elizabeth Warren continuano a mostrare avversione nei confronti dell’innovazione finanziaria, altri si stanno però smarcando.

Tra coloro che non mostrano ravvedimenti, si segnalano in particolare il californiano Brad Sherman e il rappresentante dell’Illinois Sean Casten. Il primo ha affermato che le modifiche apportate dal disegno di legge alla definizione di titolo sarebbero “un pugnale contro i mercati da cento trilioni di dollari che alimentano la nostra economia”. Il secondo ha invece fatto riferimento ai rapporti riguardanti l’uso della criptovaluta da parte di gruppi terroristici e al commercio di materiale pedopornografico (CSAM). Tanto da affermare: “I cattivi adorano le criptovalute”.

Intanto, però, un numero sempre crescente di esponenti dello stesso partito ha deciso di non poter restare fermo e favorire la stoccata dei repubblicani. I 71 voti democratici a sostegno di FIT21 ne sono una eloquente testimonianza. Tanto da spingere Cynthia Lummis, nota criptofans, ad affermare: “C’è una maggioranza bipartisan in entrambe le camere del Congresso a favore delle criptovalute. Il futuro è molto luminoso.”

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Dario Marchetti

Sono laureato in Lettere e Filosofia con una tesi sul confine orientale d'Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale. Scrivo per il web dal 2010, sui più svariati settori, tra cui tecnologia, criptovalute, motori ed economia.

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