La Procura di Milano ha smantellato una rete criminale guidata dal presunto boss mafioso turco Baris Boyun, arrestato insieme ad altre 18 persone. Un’operazione caratterizzata da una task force congiunta di forze dell’ordine italiane e dell’Interpol. Tag24 ha intervistato, in esclusiva, il giornalista del canale all-news turco Sozcu Tv, Firat Fistik, per approfondire tutti gli aspetti di questa vicenda e conoscere meglio Boyun.
Intervista al giornalista turco Firat Fistik sul ruolo di Baris Boyun, boss di un’organizzazione criminale
Nelle prime ore di mercoledì 21 maggio 2024, sono state eseguite le ordinanze di misura cautelare nei confronti di 18 individui in Italia, Svizzera, Germania e Turchia. Nell’ambito di questa operazione è stato coinvolto anche il presunto boss di un’organizzazione criminale, Baris Boyun. Gli indagati sono accusati di vari reati, tra cui associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità e la costituzione di un’associazione con finalità terroristiche. L’operazione è stata condotta da centinaia di agenti delle forze dell’ordine tra la Svizzera e l’Italia.
Classe 1984, l’uomo era già stato arrestato a Rimini nel 2022 e pendeva sulla sua testa la richiesta di estradizione emessa dall’autorità giudiziaria turca. I media del suo paese lo giudicano pericoloso, sarebbe un sicario esperto che agirebbe in moto nelle sue “missioni” insieme ai suoi compagni di avventura.
Le informazioni arrivate in Italia sono un po’ confusionarie, fa chiarezza a Tag24.it il giornalista turco, Firat Fistik, che spiega chi sia Baris Boyun, la sua storia e il ruolo che avrebbe in un’organizzazione criminale ben radicata in Turchia.
“Era noto che Baris fosse coinvolto in diversi reati in Turchia. Il più importante di questi è stato l’omicidio del capomafia serbo Vukotic avvenuto ad Istanbul. Si ritiene che coloro che lo hanno ucciso fossero membri della banda il cui capo è Barıs Boyun. Su questo c’è attualmente un processo in corso. La caratteristica più importante della banda di Boyun è che si occuperebbe di traffico di droga, contrabbando di armi e truffe. Quello che l’ha reso famoso è soprattutto il contrabbando di armi. Si dice che producano pistole Glock in diverse parti di Istanbul. Il loro tratto distintivo è l’esecuzione di omicidi alla guida di motociclette”.
Secondo Fistik, le azioni criminali della banda capeggiata da Baris Boyun sono state particolarmente evidenti negli ultimi due anni. Il giornalista spiega che durante questo periodo il gruppo non ha sempre operato da solo ma ha anche collaborato con altre bande. Tra le collaborazioni più note a livello nazionale quella con la Daltonlar Gang. “Un episodio significativo di questo legame è stato l’attentato a Halil Ay, un trafficante di droga. Mentre percorreva il ponte di Halic a Istanbul la sua auto è stata colpita da raffiche di armi da fuoco. Si diceva che gli esecutori fossero i Daltonlar con il sostegno della Barıs Boyun. Questa collaborazione si è interrotta alla fine del 2023”.
La rete internazionale
Firat non conosce i motivi che hanno portato Baris Boyun in Italia, non sa perché si trovasse nel nostro Paese ma specifica che la sua banda opera a livello internazionale: “I membri di queste bande talvolta si recano in Georgia e in Grecia”, afferma il giornalista. Nel settembre del 2023, sono stati uccisi sei cittadini turchi in una macchina vicino alla capitale greca, Atene. Firat:
“Si scoprì che questi individui erano membri della banda di Baris Boyun e successivamente si è appreso che fossero in Grecia per poi cercare asilo in Italia. Molto probabilmente erano anche figure di spicco dell’organizzazione. La banda di Baris Boyun formò una squadra di esecuzione composta da 10 persone per vendicarsi contro coloro che avevano compiuto l’attacco. Tuttavia, questi individui furono rapidamente catturati a Istanbul”.
Sempre facendo riferimento alla rete internazionale in cui è coinvolta la banda, il giornalista rivela una particolarità nel suo modo di operare. Un esempio in particolare è molto significativo e si tratta dell’uccisione di un capomafia serbo.
Secondo il giornalista, dunque, sembra che l’organizzazione di Boyun lavori su commissione per omicidi di figure di spicco della criminalità internazionale:
“L’omicidio di Vukotic è estremamente particolare. È stato compiuto dalla Baris Boyun su commissione di un clan in guerra con i serbi. Invece, solitamente, quando due clan sono in guerra tra loro si scontrano in maniera diretta. Casi simili sono molto rari”.
Firat Fistik: “Boyun non è ritenuto un terrorista in Turchia”
In seguito agli arresti, la procuratrice aggiunta di Milano ha dichiarato che “non risultano al momento progetti di attentati sul nostro territorio”. Il giornalista turco, Firat Fistik precisa che Boyun non viene considerato un terrorista in Turchia.
Fistik: “È sbagliato paragonare queste bande alle mafie italiane”
La banda di Baris Boyun non è un’organizzazione terroristica, piuttosto è un’affiliata a un gruppo criminale che compie attacchi su commissione contro obiettivi specifici.
La banda di Boyun è attiva principalmente a Beyoglu, il quartiere centrale di Istanbul. Recluta giovani da tutta la Turchia. Fistik afferma che “mettono le armi nelle mani di ragazzi di 16-17 anni per commettere omicidi” e spiega perché i giovani entrano in questi gruppi:
“Usano droghe e vivono in quartieri molto poveri. Questi ragazzi iniziano con il traffico di droga poi crescono, acquistano locali come discoteche, casinò, e così via. Di conseguenza, entrano in contatto con gruppi mafiosi. Questi gruppi mafiosi reclutano ragazzi di 15-16 anni. I loro leader non sono dei veri e propri boss. Boyun stesso ha solo 40 anni. Questi capi diventano molto ricchi molto rapidamente ma sono anche di breve durata in quanto sono coinvolti in molti assassinii e altre azioni violente”.
La rete criminale in Turchia
Fistik, inoltre, spiega che la banda di Boyun ha legami con gli ultrà di calcio, con il tifo organizzato. L’organizzazione è collegata all’uccisione del leader della tifoseria del Kasimpasaspor, Yuksel Ustahuseyin, e ha anche rapporti con alcuni gruppi di tifosi del Fenerbahce. Entrambe le squadre fanno parte della seria A turca, la Super Lig. Il giornalista parla anche dei possibili legami di queste bande con la classe dirigente:
“Gli omicidi e gli altri crimini vengono spesso insabbiati o ignorati in quanto coinvolgono grandi somme di denaro. Queste bande non potrebbero agire così liberamente senza la presenza di qualcuno alle spalle. Si ritiene che esistano legami con politici e membri del sistema giudiziario in Turchia, anche se in questo momento non si è in grado di indicarne i nomi”.
Boyun era stato già arrestato ad agosto 2022 a Rimini, in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dal governo turco per varie accuse, tra cui omicidio, minacce, associazione a delinquere e violazione delle leggi sul possesso di armi. La Corte d’Appello di Bologna e la Corte di Cassazione avevano respinto la richiesta di estradizione.
Dopo un nuovo arresto nel 2023 e la sua detenzione ai domiciliari, Boyun avrebbe continuato a dirigere la sua banda dalla sua abitazione di Crotone. L’indagine che ora lo coinvolge è iniziata nell’ottobre 2023, dopo l’arresto di tre membri della sua organizzazione che stavano cercando di raggiungere la Svizzera.