Bonus Zes (Zona economica speciale) Unica 2024, è già in vigore il provvedimento che prevede contributi a fondo perduto fino al 70% per l’acquisto e gli investimenti delle imprese in beni strumentali e in immobili. Le modalità di accesso al credito d’imposta per gli investimenti nella Zes Unica sono inseriti nel decreto del ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 117 del 21 maggio 2024.
Per ottenere i contributi, gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. In tutto le risorse stanziate per l’agevolazione delle spese di investimento e degli immobili sono pari a 1,8 miliardi di euro. Il massimo dell’agevolazione che un progetto può percepire è di 100 milioni di euro. Se si tratta di beni immobili strumentali all’esercizio dell’impresa, l’agevolazione è possibile anche se usati dal precedente proprietario, ovvero dal venditore.
Il decreto definisce anche la finestra temporale all’interno della quale presentare le domande di credito d’imposta. In merito alla piattaforma di domanda, invece, occorrerà attendere la pubblicazione del decreto attuativo dell’Agenzia delle entrate.
Bonus Zes Unica 2024, decreto ministeriale: cosa c’è da sapere?
È stato pubblicato il decreto del ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr che istituisce il credito d’imposta e il bonus per la Zes Unica 2024. Il provvedimento di legge riporta quali sono le spese che si possono agevolare con un contributo a fondo perduto che può arrivare al 70% della spesa dell’investimento, a seconda della localizzazione nelle regioni del Sud Italia dell’impresa richiedente e della dimensione aziendale.
Domanda contributi Zes Unica 2024: quando si presenta e come?
Per l’accesso al credito d’imposta della Zes Unica 2024 è necessario presentare domanda a partire dal 12 giugno e fino al 12 luglio 2024. La domanda dovrà contenere le spese già effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2024 e le spese che si prevede di effettuare entro la scadenza dell’agevolazione del 15 novembre 2024.
In merito al modello da utilizzare per presentare la domanda già a partire da metà giugno, occorre attendere la pubblicazione del decreto del direttore dell’Agenzia delle entrate. Nel provvedimento saranno chiarite anche le modalità di trasmissione dell’istanza stessa.
Chi può richiedere i contributi a fondo perduto?
Il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale contiene le indicazioni su chi possa presentare domanda del credito d’imposta e sull’ammontare del bonus sulla Zes Unica richiedibile per l’anno 2024. Nel dettaglio, possono accedere all’agevolazione tutte le aziende già operative o che si insediano nella Zona economica speciale Unica, per gli investimenti effettuati di beni strumentali indicati nel bando. L’elenco delle regioni comprende Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria e Basilicata.
Quali spese, investimenti, beni strumentali, terreni e immobili sono agevolabili?
Gli investimenti ammissibili al credito d’imposta sono disciplinati dall’articolo 3 del decreto ministeriale. Si tratta di acquisti di macchinari, attrezzature varie e impianti destinati alle strutture di produzione già esistenti o da impiantare nelle regioni della Zes Unica. Rientrano nei contributi anche gli acquisti effettuati in leasing. Si possono agevolare anche gli investimenti di terreni e le realizzazioni di ampliamento di immobili strumentali all’attività dell’azienda.
Quali sono le percentuali di incentivo?
La misura degli incentivi si determina sugli investimenti realizzati:
- nelle regioni di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia nella percentuale del 40% del costo sostenuto per gli investimenti ammissibili. Sono esclusi gli investimenti del terzo punto;
- in Sardegna, Molise e Basilicata (con esclusione degli investimenti del terzo punto relativi alla Sardegna) nella misura del contributo del 30%;
- nelle regioni di Puglia e Sardegna mediante il sostegno del Fondo per una transizione giusta. In tal caso, l’agevolazione è del 50% per la regione Puglia e del 40% per la regione Sardegna;
- in Abruzzo gli investimenti generano un credito d’imposta del 15%;
- per i progetti relativi ai primi quattro punti, si procede a una premialità di 10 punti percentuali per progetti dal costo inferiore a 50 milioni di euro per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese. Il massimo dell’agevolazione arriva al 70% della spesa sostenuta;
- ulteriori premialità sono descritte all’articolo 4 del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.