Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, torna sui terremoti ai Campi Flegrei dopo che oggi, 22 maggio 2024, a Palazzo Chigi ha partecipato ad un vertice con i ministri e la presidente del Consiglio. Ha presieduto alla riunione interministeriale indetta per monitorare la situazione nell’area colpita dal sisma in questi giorni.

Dopo lo sciame sismico dello scorso lunedì sera e la scossa di magnitudo 3.6 di questa mattina, la situazione si è fatta più preoccupante. Musumeci ha ribadito l’urgenza di adottare il piano di evacuazione della zona, ricordando quanto questa sia a rischio.

Terremoto Campi Flegrei, Musumeci dopo vertice a Palazzo Chigi: “Chi ha scelto di vivere lì sapeva dei rischi”

Nella sera di mercoledì 22 maggio 2024 a Roma, a Palazzo Chigi, si è svolto un vertice speciale tra i ministri, insieme alla premier Giorgia Meloni. L’oggetto della riunione convocata d’urgenza riguarda l’attività sismica nei Campi Flegrei. All’incontro ha partecipato anche il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci.

Nella conferenza stampa subito dopo il vertice a Palazzo Chigi, Musumeci ha dichiarato:

“Approveremo una norma per vietare nuove costruzioni nella zona del bradisismo dei Campi Flegrei. Sono stati realizzati migliaia di edifici nell’area dei Campi Flegrei, ci vivono 80mila persone. È l’eccessiva antropizzazione del territorio che andava impedita in passato e oggi crea problemi ai fini del piano speditivo di evacuazione”.

E sul piano di evacuazione e i fondi necessari per mettere in sicurezza la zona:

“Stiamo lavorando con la prefettura, con i Comuni e con la Regione per definire un piano di evacuazione che rimane nel cassetto ma se necessario deve essere subito realizzato e attuato. Bisogna essere pronti a tutti. Le stime saranno fatte nei prossimi giorni, ma servono oltre 500 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici nei Campi Flegrei. Saranno stanziati fondi anche per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nell’area”.

Il ministro ha poi sottolineato che gli abitanti dei Campi Flegrei sono consapevoli da sempre della situazione di rischio:

Chi ha scelto di vivere nell’area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un’area difficile che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite, serve una convivenza vigile col pericolo. Se decidi di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza”.

E sul possibile piano di aiuti per chi dovesse decidere di abbandonare l’area sismica:

“Stiamo cercando di capire se non sia anche utile la strada di sostenere il cittadino che volesse delocalizzare, che dice ‘non vogliamo più stare qui’. Il governo deve sostenere questa scelta, accompagnarla o girarsi dall’altra parte? È un’ipotesi che non mi sembra da sottovalutare, ci stiamo ragionando: stasera abbiamo posto il tema al centro dell’agenda. Escludo metodo del sisma bonus: troveremo soluzioni alternative, adeguate, più celeri”.

Le recenti scosse registrate ai Campi Flegrei

La terra non sembra voler smettere di tremare ai Campi Flegrei, Napoli. Dopo lo sciame sismico registrato nella sera dello scorso lunedì 20 maggio, una forte scossa ha spaventato gli abitanti nel corso di questa mattina, intorno alle 8.28. La magnitudo è stata di 3.6, secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), con profondità di due chilometri.

La scossa è stata percepita ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona dei Campi. Procida e Pozzuoli hanno deciso di chiudere le scuole. Un altro terremoto, di magnitudo 3.5, è stato avvertito intorno alle 9.46 nel Tirreno meridionale. Il responsabile della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, ha più volte rassicurato sulla situazione:

“L’area dei Campi Flegrei è sotto continuo monitoraggio dall’Osservatorio vesuviano”.