Ergastolo per l’ex dittatore della Guinea Moussa Camara. Questo è quanto è stato chiesto dai giudici nei confronti dell’ex capo di Stato sanguinario che oggi ha 60 anni, nel corso del suo breve mandato ha compiuto diverse stragi allontanando il proprio Paese da una prospettiva democratica.

Chiesto l’ergastolo per l’ex dittatore Moussa Camara: di cosa è accusato?

Era riuscito a prendere il potere alla fine del 2008 dopo morte di Lansana Conté, Camara aveva scavalcato la supplenza del presidente dell’Assemblea nazionale ed era riuscito a mettere su una giunta composta da 26 militari e 6 civili. Il tutto fu comunicato in radio assieme all’annuncio della dissoluzione delle istituzioni repubblicane e alla sospensione della Costituzione.

Il 2009 fu un anno difficile per lo Stato africano che visse i soprusi della giunta militare di Camara. Il 28 settembre durante una manifestazione di proteste a Conakry, capitale della Guinea, furono massacrate almeno 157 persone. Il 3 dicembre il capo delle guardie presidenziali cercò di uccidere il presidente Camara sparandolo alla testa. Il capo di Stato sopravvisse e fu curato in Marocco.

Dopo la fine della sua presidenza è salito al potere Alpha Kondè dal 2010 al 2021 quando è salito al potere il militare Doumbouya.

La fuga dal carcere e le richieste dei pm

Per tanti anni una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha chiesto l’intervento della Corte Penale Internazionale contro l’ex dittatore della Guinea, accusato di crimini contro l’umanità. Lo scorso anno Camara era anche riuscito a scappare dal carcere.

Adesso i pubblici ministeri guineani in un processo sul massacro 2009 hanno chiesto che l’ex dittatore Moussa Dadis Camara e diversi altri funzionari dell’epoca siano condannati all’ergastolo per crimini contro l’umanità. Una decisione storica che potrebbe essere presa a 15 anni da una delle pagine più buie del Paese.

In questo momento nel continente africano permane l’instabilità: in Niger gli Usa si apprestano a ritirare le proprie truppe.