Giorgio Chiellini torna alla Juventus da dirigente: la storia d’amore tra il difensore e la società bianconera proseguirà ancora visto che l’ex calciatore ha deciso di tornare a Torino dove inizierà il nuovo ciclo al fianco di Thiago Motta.
Chiellini torna da dirigente alla Juventus
Chiellini sarà un nuovo dirigente della Juventus: l’ex calciatore avrà un ruolo centrale in questo nuovo ciclo che sta per iniziare con l’arrivo di Thiago Motta per mediare tra società, allenatore e giocatori e trasmettere la propria appartenenza.
Il difensore tornerà in Italia dopo l’esperienza all’estero, in America: lì Chiellini ha vissuto la sua ultima parentesi da calciatore prima di appendere le scarpette al chiodo e chiudere la carriera il 1° gennaio 2024.
Esattamente 1 anno e mezzo prima Chiellini sceglieva di salutare la Juventus per approdare in un nuovo mondo calcistico. Vivendo un’esperienza totalmente diversa il difensore ha potuto conquistare altri trofei nella MLS partendo dalla MLS Cup fino alla Supporters’ Shield.
Nell’ultimo anno, però, il difensore italiano ha avvertito la necessità di chiudere definitivamente con il calcio giocato e ha concordato insieme alla società americana il termine del proprio contratto da giocatore.
Negli ultimi mesi l’ex calciatore ha deciso di restare ai Los Angeles Galaxy accettando un ruolo in dirigenza come coordinatore dello sviluppo: un mestiere che ha aiutato Steven Cherundolo a guidare da allenatore la squadra.
Con lo stesso ruolo, dunque, Chiellini ritorna alla Juventus per affiancare il lavoro del prossimo allenatore che a meno di grandi colpi di scena dovrebbe essere proprio Thiago Motta. Nei prossimi giorni l’ex difensore intensificherà i contatti con Giuntoli e il resto della dirigenza per chiudere.
Thiago Motta sempre più vicino al sì
Un destino che lega lo stesso Thiago Motta: il tecnico attualmente è sotto contratto con il Bologna e nelle prossime ore incontrerà la dirigenza rossoblù, ma si limiterà a informarla della sua decisione di approdare in bianconero.
Si chiude così un biennio che ha portato il Bologna nella storia qualificandosi dopo 45 anni in Champions League e trionfando tra le prime in campionato: un successo dovuto non solo ai giocatori ma anche a chi ha rappresentato una filosofia di gioco spregiudicata e sicura di sé.
Nessuna chance per il presidente Saputo e per l’Ad Fenucci per convincere a restare l’allenatore, il patto con il club torinese è ben saldo ed è stato consolidato nei mesi: Giuntoli, infatti, ha preso contatti con Motta già da gennaio/febbraio dimostrando forte interesse e dando priorità da subito al tecnico.
Il divorzio anticipato con Allegri non ha fatto altro che velocizzare i tempi di approdo dell’allenatore in bianconero: a seguito della scenata in finale di Coppa Italia contro l’Atalanta il tecnico livornese ha inevitabilmente segnato la fine per l’avventura alla Juventus.
Tra lamentele feroci nei confronti degli arbitri e dello stesso designatore Rocchi, il gesto di allontanamento inconfondibile verso Giuntoli e l’aggressione verbale al direttore di Tuttosport Vaciago hanno incrinato i rapporti con i vertici societari che si sono sentiti in diritto – se non in obbligo – di esonerarlo a stretto giro per danno d’immagine.
Il tutto riconduce all’accelerata per Thiago Motta che ha accettato un contratto triennale sulla base di 5 milioni di euro, il doppio rispetto a quanto guadagnava al Bologna. L’allenatore, però, ha insistito per avvisare personalmente la dirigenza rossoblù e attendere la fine dei festeggiamenti prima di confermare l’approdo in bianconero.
In seguito ci saranno gli ultimi incontri per limare i dettagli e al termine del campionato annuncerà il suo prossimo futuro: l’ultima giornata di Serie A si giocherà domenica, quindi è probabile che qualsiasi tipo di comunicato verrà fatto soltanto dalla settimana che verrà.