Le malattie sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano un problema di salute pubblica di portata globale, con un impatto devastante che causa la morte di 2,5 milioni di persone ogni anno. Nonostante la loro gravità, spesso queste malattie sono ancora circondate da stigma e disinformazione, ostacolando la prevenzione e la diagnosi precoce.
In questo articolo facciamo chiarezza su qual è il rischio di questo tipo di patologie e come prevenire.
Le malattie sessuali uccidono 2 milioni e mezzo di persone all’anno, i dati dell’OMS
Le malattie sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano un problema di salute pubblica di portata globale, con un impatto devastante che causa la morte di 2,5 milioni di persone ogni anno.
Ogni giorno vengono contratte più di 1 milione di IST curabili, con gravi conseguenze sulla salute sessuale e riproduttiva di individui in tutto il mondo.
Le principali malattie sessualmente trasmissibili più diffuse sono:
- Herpes, gonorrea e sifilide: aumentano il rischio di contrarre l’HIV.
- Trasmissione da madre a figlio: può causare natimortalità, morte neonatale, basso peso alla nascita, prematurità, sepsi, congiuntivite neonatale e deformità congenite.
- Infezione da HPV: causa tumori cervicali e altri.
- Epatite B: ha provocato più di 1 milione di decessi nel 2022, principalmente per cirrosi e carcinoma epatocellulare.
- Gonorrea e clamidia: principali cause di malattia infiammatoria pelvica e infertilità nelle donne.
Come prevenire le malattie sessualmente trasmissibili?
Non lo finiremo mai di affermare. Prima di tutto bisogna usare il preservativo, è il mezzo migliore per prevenire le malattie sessuali. Facciamo un elenco di come prevenire queste patologie:
- Preservativi: se usati correttamente, offrono una protezione efficace contro le IST, incluso l’HIV. Non proteggono dalle ulcere extragenitali (sifilide, herpes genitale).
- Vaccini: disponibili e sicuri per epatite B e HPV. Il vaccino HPV è stato introdotto in 140 paesi.
- Circoncisione maschile: riduce il rischio di alcune malattie sessualmente trasmissibili nelle donne.
- Microbicidi e trattamento del partner;
- Profilassi pre e post-esposizione: in fase di studio per alcuni tipi di malattie.
Come si guarisce dalle malattie sessualmente trasmissibili
Le malattie sessualmente trasmissibili: un problema complesso che richiede soluzioni globali
Le malattie sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano una sfida di salute pubblica di portata mondiale, con un impatto devastante che causa la morte di milioni di persone ogni anno. La loro diffusione è favorita da diversi fattori, tra cui la mancanza di accesso a test e cure, la resistenza agli antibiotici, lo stigma e la discriminazione.
Attualmente, diverse IST possono essere trattate con antibiotici o farmaci antivirali. Tuttavia, la resistenza agli antibiotici sta diventando un problema crescente, soprattutto per la gonorrea, riducendo le opzioni terapeutiche disponibili. È fondamentale monitorare la resistenza antimicrobica, promuovere l’uso appropriato degli antibiotici e investire nella ricerca di nuovi farmaci per combattere le IST resistenti.
La prevenzione rimane la chiave fondamentale per contrastare le IST. Pratiche sessuali sicure, uso del preservativo, vaccinazioni (HPV ed epatite B) e test di screening regolari sono fondamentali per ridurre la diffusione delle infezioni. Anche la diagnosi precoce è cruciale per un trattamento tempestivo e per limitare la trasmissione.
Educazione e sensibilizzazione per evitare le malattie sessualmente trasmissibili
L’educazione sessuale e le campagne di sensibilizzazione svolgono un ruolo essenziale nell’aumentare la consapevolezza sulle IST, e possono incoraggiare comportamenti sessuali responsabili e combattendo lo stigma e la discriminazione che spesso ostacolano la prevenzione, il test e il trattamento.
Affrontare la sfida delle IST richiede un impegno globale e multisettoriale. Governi, organizzazioni internazionali, operatori sanitari, comunità e individui devono collaborare per:
- Ampliare l’accesso a test, prevenzione e trattamento delle IST.
- Sviluppare nuovi vaccini e trattamenti.
- Combattere lo stigma e la discriminazione.
- Promuovere l’educazione sessuale e la consapevolezza.
Solo attraverso un’azione concertata e un approccio olistico possiamo sperare di invertire la rotta e ridurre l’impatto devastante delle IST sulla salute pubblica.