Giusto il tempo di festeggiare lo scudetto, la seconda stella raggiunta, e in casa Inter è arrivato l’ennesimo ribaltone. Il presidente Zhang sperava evidentemente che le cose sarebbero potute finire in maniera diversa, ma il termine ultimo per la restituzione del prestito contratto nel 2021 era fissato per la mezzanotte di ieri e adesso il fondo Oaktree è ufficialmente proprietario del club nerazzurro. Cosa succederà ora, sia dal punto di vista sportivo, che legale? I tifosi sono preoccupati, ma nel frattempo la nuova proprietà ci ha tenuto a specificare che: “Ha un grandissimo rispetto per la storia dell’Inter, la passione dei giocatori, la lealtà degli Interisti”. Ora Suning esce di scena e per fare chiarezza sul passaggio dell’Inter da Zhang a Oaktree, l’Avv. Cesare Di Cintio, esperto in diritto sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Zhang fuori, l’Inter è di Oaktree, l’avvocato di diritto sportivo Di Cintio a Tag24

Che Zhang rischiasse di perdere l’Inter si sapeva da tempo e adesso è diventato ufficiale. Ad annunciarlo è stato direttamente Oaktree, il fondo statunitense che da oggi è a tutti gli effetti il nuovo proprietario del club. “Dal 22 maggio 2024, i fondi gestiti da Oaktree Capital Management, sono proprietari di FC Internazionale Milano. Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro si legge nel comunicato ufficiale. Suning voleva chiudere con una vittoria, e ha portato a casa lo scudetto, e la seconda stella. I tifosi però chiedono che ci sia continuità di risultati, nonostante il passaggio di proprietà. Per commentare l’esclusione di Zhang e il passaggio dell’Inter a Oaktree, l’Avv. Cesare Di Cintio, esperto in diritto sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Ieri è scaduto il termine ultimo per la restituzione del prestito contratto nel 2021 con Oaktree. Adesso che succede? 

“La notizia circolava già da tempo e da oggi è diventata ufficiale. Il Fondo Americano Oaktree ha escusso il pegno che gravava sulle azioni dell’Inter. Lo ha potuto fare a fronte, del mancato rimborso del prestito erogato dal predetto fondo alle società controllanti il club milanese (e quindi a Suning e al presidente Zhang n.d.r), nel triennio precedente l’esclusione del pegno. Il medesimo fondo è, quindi, è diventato a tutti gli effetti proprietario del club nerazzurro”.

Cosa rischia Zhang e cosa rischia l’Inter, sia a livello sportivo che economico? 

“Da un punto di vista sportivo l’Inter non corre alcun tipo di rischio. In questo caso si tratta di un’operazione assolutamente lecita e chiara. Lo è dal punto di vista sportivo e lo è anche dal punto di vista civilistico”. 

In società adesso potrebbe subentrare l’ennesimo Fondo. In quale direzione sta andando il calcio? Cosa c’è dietro? 

“Il calcio, come tutto lo sport, è ormai destinato alla globalizzazione e, quindi, evidentemente il mecenatismo di un tempo ha lasciato il posto al business. Lo sport oggi si è trasformato in business ai massimi livelli”.

Il nuovo organo governativo voluto dal Ministro Abodi riuscirà ad evitare in futuro situazioni simili?

“È presto per dare un giudizio. Non essendo ancora disponibile il testo normativo è difficile esprimere un’opinione in merito. L’unica cosa certa è che deve esser salvaguardata l’autonomia del mondo dello sport che deve, necessariamente, esser scevra da qualunque tipo di ingerenza politica. Lo dice la Carta del CIO prima di tutto”.