Ci sono alcune storie che fanno bene al calcio e quella di Caludio Ranieri è una di queste. 72 anni, di cui 38 vissuti da allenatore e i precedenti da calciatore. Ha dedicato praticamente tutta la sua vita al calcio, scrivendo pagine di storia che resteranno indelebili. Dopo la promozione raggiunta col Cagliari, club che aveva già guidato già agli inizi, ora è tempo di mettere un punto. “Il mio viaggio è iniziato qui nell’88, poi sono andato via e sono diventato grande. Adesso mi sembra giusto lasciare. E’ una decisione dura, sofferta, ma preferisco andar via così” ha detto in un video, visibilmente emozionato. Claudio Ranieri si ritira, valuterà eventualmente solo una Nazionale e per commentare questa decisione, Flavio Roma, ex portiere che lo ha avuto come mister a Monaco, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ranieri si ritira, Flavio Roma a Tag24
Lacrime di gioia, di commozione, d’amore. Ma anche di chi ce l’ha fatta, ancora una volta. Di chi non molla mai, di chi ci ha sempre creduto. Claudio Ranieri è l’uomo dei miracoli. Ne ha fatti di storici nella sua carriera e ne ha appena compiuto uno anche a Cagliari. Con la vittoria arrivata contro il Sassuolo, i sardi hanno infatti raggiunto la salvezza, con una giornata d’anticipo. Un traguardo tanto sognato dal mister, dal club, dalla squadra e dal popolo rossoblù. Il modo perfetto per chiudere un cerchio, perchè Sir Claudio non poteva pensare di lasciare in maniera diversa. Ora però è tempo di mettere un punto, non solo alla sua esperienza al Cagliari, ma alla sua carriera da allenatore. Claudio Ranieri si ritira e per commentare questa decisione, Flavio Roma, ex portiere che lo ha avuto come mister a Monaco, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Dopo l’ennesima impresa e la salvezza raggiunta con il Cagliari, mister Ranieri ha deciso di dare l’addio al calcio. Qual è il tuo primo pensiero?
“Penso al nostro calcio, che perde un allenatore e una persona eccezionale. Ranieri ha fatto storia da noi, in Serie A, e anche all’estero”.
Sei stato allenato da mister Ranieri al Monaco, qual è il tuo ricordo? Ci racconti cosa ti ha lasciato?
“Il ricordo che ho è quello di un’ottima persona, prima di tutto. Un uomo pacato ed un allenatore preparato, con una conoscenza enorme del cacio. Credo che Ranieri sia sempre stato soprattutto coerente, in ogni sua scelta. Penso che questa qualità sia rara e che si tratti di ciò che lo ha fatto sempre apprezzare anche da tutti i suoi giocatori”.
Ha allenato club importanti, ha ottenuto vittorie storiche e salvezze insperate. Qual è stata secondo te l’impresa più bella?
“Penso che l’impresa più incredibile sia sicuramente la vittoria della Premier League con il Leicester. E’ stata importante però anche la semifinale di Champions raggiunta con il Chelsea. Poi c’è sicuramente l’ultima salvezza, quella appena raggiunta a Cagliari. Un club a cui lui è sempre stato legato, in tutti questi anni, e per cui ha sempre avuto un grande affetto. Purtroppo non è riuscito, seppur per poco, a vincere lo scudetto con la sua amata Roma. Credo che questo sia forse il suo più grande rimpianto.”.
Pensi che uscirà completamente dal calcio o in futuro lo vedi in qualche ruolo dirigenziale, magari per la Nazionale?
“Non so se ne uscirà completamente dal mondo del calcio, ma se lo farà porterà con sé un enorme conoscenza che farebbe bene a qualsiasi società e che potrebbe essere d’aiuto per qualsiasi calciatore”.