Questa mattina, in vista delle elezioni Europee dei prossimi 8 e 9 giugno, l’associazione Pro Vita e Famiglia ha presentato in Senato il suo manifesto. Si tratta di un documento che vuole impegnare i candidati al parlamento europeo su sei punti. Il primo: difesa della vita umana e contrasto all’introduzione dell’aborto come ‘valore comune’ nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Il secondo: piano di sostegno economico e sociale alla famiglia e alla vita nascente. Il terzo: contrasto all’utero in affitto e difesa del diritto dei bambini a una mamma e un papà. Il quarto: promozione della libertà educativa dei genitori e opposizione all’ideologia gender e all’agenda Lgbtqia+ in particolare nelle scuole. Il quinto: difesa dei risparmi delle famiglie dalle politiche green fondate su un ambientalismo radicale anti-natalista. Il sesto: contrasto all’iper-sessualizzazione e all’iper-digitalizzazione dei minori con maggiore regolamentazione dell’uso di smartphone e dei social network.
Elezioni Europee 2024, Pro Vita presenta il suo manifesto. Tra i firmatari Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. L’appoggio di Vannacci: “Il mio impegno per la vita, il progresso e la famiglia”
Ecco come ha spiegato i contenuti del manifesto il portavoce di Pro Vita e Famiglia Jacopo Coghe:
“Dopo cinque anni durante i quali l’Europa ha cercato di imporre mozioni al di fuori di ogni realtà, all’insegna dell’ideologia più spinta, come quella ultima per inserire l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, una vera e propria follia, al centro della prossima legislazione, noi crediamo che debba essere messo il diritto alla vita, alla nascita di ogni bambino, di ogni cittadino europeo. Per questo abbiamo sottoposto il nostro manifesto ai candidati per il prossimo parlamento europeo: per rimettere al centro la vita, la famiglia, la libertà educativa. Se non si riparte da qui, non può esserci una Unione coesa”.
A questo punto, l’inviato di Tag24 Michele Lilla ha chiesto al portavoce dell’associazione: volete l’abolizione della 194?
“Noi crediamo che la legge che regola l’aborto in Italia sia profondamente ingiusta. Ma non siamo un partito politico. Crediamo che l’aborto sia la soppressione di un essere innocente nel grembo materno e crediamo che debba diventare qualcosa di impensabile”.
I candidati al parlamento europeo che hanno sottoscritto il manifesto Pro Vita e Famiglia
Ma chi sono i candidati alle prossime elezioni Europee che hanno sottoscritto il manifesto di Pro Vita e Famiglia? Nel comunicato dell’associazione, sono elencati dodici di Fratelli d’Italia (Paolo Inselvini, Nicola Procaccini, Carlo Fidanza, Francesco Carducci Artenisio, Antonella Sberna, Federica Picchi, Piergiacomo Sibiano, Mariateresa Vivaldini, Sergio Antonio Berlato, Elena Donazzan, Denis Domenico Nesci e Stefano Tozzi); sette per la Lega (Roberto Vannacci, Alessandra Basso, Claudio Borghi, Paolo Borchia, Susanna Ceccardi, Oscar Lancini e Anna Menghi); tre per Forza Italia (Francesca Peppucci, Rosaria Tassinari e Antonio Platis), sette, infine, per Libertà (Cristina Zaccanti, Dèsirèe Merlini, Mirko De Carli, Vito Comencini , maria Verita Boddi, Barbara Figus e Ugo Rossi).
Le parole dei candidati che hanno sottoscritto il manifesto
Alcuni candidati all’europarlamento che hanno sottoscritto il manifesto di Pro Vita e Famiglia sono anche intervenuti alla presentazione di oggi del documento a Palazzo Madama. La prima è stata Alessandra Basso della Lega:
“Ormai non prevale più la cultura della vita, ma l’agenda Lgbtq+. E scusate se dimentico qualche lettera, ma qui sembra che non possiamo più definirci uomo o donna, ma che dobbiamo diventare tutti fluidi…”
In collegamento, è intervenuto anche l’uomo immagine del Carroccio di questa tornata elettorale, il Generale Vannacci:
“Ho sottoscritto immediatamente il manifesto di Pro Vita perché la cultura Lgbtq entra in ogni ambito, dalla cultura allo spettacolo, e rischia di distruggere la civiltà occidentale. Stanno trasformando tematiche morali in giuridiche, in modo da vincolarci tutti. Ma non glielo permetteremo. Nel parlamento europeo, proporrò provvedimenti a favore della vita, del progresso, della famiglia, delle tradizioni, delle radici che ci contraddistinguono. E poi mi dedicherò al sabotaggio, un settore in cui sono professionista, di tutte quelle iniziative che si pongono l’obiettivo della distruzione della civiltà occidentale”
Dopo il Generale, al microfono è andato anche l’economista della Lega Claudio Borghi:
“Noi ci troviamo a confrontarci con chi vuole solo imporre il suo modo di vedere con obblighi costanti. Noi, invece, ci battiamo per la libertà di scegliere dei valori”
A chiudere è stata Antonella Sberna di Fratelli d’Italia:
“Vogliamo continuare a difendere i valori del manifesto di pro Vita e Famiglia. Fanno parte della nostra cultura, del nostro dna. E’ un dovere morale nei confronti dei nostri figli e della nostra società”.