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Solana

Solana contro Ethereum, il confronto è al momento improponibile, vediamo perché

Solana è stata più volte indicata in qualità di Ethereum Killer, nel corso degli ultimi anni. A spingere in tal senso molti osservatori è il fatto che entrambe le blockchain si rivolgono ad un preciso ambito, quello della finanza decentralizzata.

Quanto accaduto sul mercato nella giornata di ieri, però, sembra indicare una realtà diversa e, soprattutto, l’improponibilità della sfida. A renderla tale le diverse dimensioni finanziarie delle due reti. con Ethereum al momento in una posizione la quale sembra inattaccabile.

Solana contro Ethereum: la sfida è reale o soltanto supposta?

Nella giornata di lunedì, il valore di Ethereum è aumentato in poche ore di 70 miliardi di dollari. Per capire l’enormità del dato, occorre a questo punto ricordare che il valore totale di Solana si attesta intorno agli 80, contro gli oltre 452 di ETH.

Da un punto di vista dimensionale, quindi, la sfida sembra al momento abbastanza improponibile. E la forbice tra le due reti potrebbe ulteriormente allargarsi nell’immediato futuro. A sostenerlo è Ilan Solot, co-responsabile delle risorse digitali presso Marex Solutions. Queste le sue parole, al proposito: “Le prospettive di ETH a breve termine sono incredibilmente rialziste.” Una prospettiva la quale, peraltro, terrorizza letteralmente un gran numero di investitori, ovvero quelli che avevano inaugurato posizioni short su Ether.

Secondo Solot, infatti, sta per verificarsi il più classico dei cigni neri, sotto forma dell’annuncio della SEC relativo all’approvazione dell’ETF spot su Ethereum. I mercati, in questo frangente, sono infatti “drammaticamente short o sottopesati su ETH” e gran parte della sua liquidità è bloccata nello staking. Il contesto macro, di conseguenza, è favorevole per il prolungamento della sua bull run. Come dimostrano del resto i dati di oggi, con il suo prezzo che ha messo a segno un altro rialzo del 3,20% nel corso delle ultime 24 ore.

Solana è molto più veloce di EVM, ma basterà?

Fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2015, Ethereum ha assunto il ruolo di blockchain leader a livello globale per i contratti intelligenti, alimentando oltre 4mila applicazioni decentralizzate. Ospita alcuni dei protocolli finanziari decentralizzati più cruciali, come Uniswap e AAVE e iniziative di tokenizzazione come BUIDL di BlackRock. Inoltre, non ha mai subito un’interruzione simile a quella di cui è stata protagonista Solana di recente.

Nonostante ciò, durante le corse al rialzo dei mercati, non pochi trader sono passati armi e bagagli a Solana. Il motivo di questa migrazione è la volontà di aggirare la congestione della Ethereum Virtual Machine e i costi di transazione più elevati. Grazie a questi ripetuti eventi, la quota di Solana nel volume degli scambi globali sugli scambi decentralizzati è aumentata all’inizio di quest’anno. Favorita anche dalla corrente di frenesia collegata alle tante meme coin lanciate sulla sua blockchain.

Un trend il quale ha stimolato le voci su un possibile sorpasso nei confronti di Ethereum. Pronostici che, però, sembrano al momento prematuri. Anche se SOL può vantare caratteristiche tecnologiche tali da poterla favorire sul lungo termine.

Solana è, infatti, la blockchain più veloce in assoluto. Attestarlo un recente studio elaborato dagli analisti di Mercado. Stando ai dati contenuti al suo interno la rete sarebbe stata capace di elaborare 95 milioni di transazioni in un solo giorno. Un dato assolutamente al di fuori della portata di Ethereum. Mentre la media delle transazioni per secondo (TPS) si attesterebbe a 1.053, contro il misero 22,8 di Ethereum.

Si tratta però di una caratteristica tecnologica tale da poter influire nella sfida solo in ottica futura. Al momento, infatti, ETH può vantare una vera e propria rendita di posizione, conferitagli dal gran numero di trader che continuano a dargli fiducia. E i quali sembrano intenzionati a dargliene ancora, nonostante i guai giudiziari con la SEC.


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Dario Marchetti

Sono laureato in Lettere e Filosofia con una tesi sul confine orientale d'Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale. Scrivo per il web dal 2010, sui più svariati settori, tra cui tecnologia, criptovalute, motori ed economia.

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