Bonus edilizi e superbonus, quali ci sono ancora nel 2024 dopo le novità arrivate dal decreto 39, attualmente atteso alla conversione in legge? Con il provvedimento cambia ulteriormente il quadro delle agevolazioni edilizie relative agli interventi di efficientamento energetico, di ristrutturazione, di riduzione del rischio sismico e di abbattimento delle barriere architettoniche.

Il provvedimento ha provveduto anche a stabilire la definitiva messa in soffitta della cessione dei crediti d’imposta e l’applicazione dello sconto in fattura quali modalità di rientro delle spese sostenute. Nella stragrande maggioranza dei bonus edilizi rimane la sola detrazione fiscale che il decreto 39/2024 ha allungato a dieci anni per il superbonus, l’ecobonus e il sismabonus.

Quali bonus edilizi e superbonus ci sono ancora?

Cambia profondamente il quadro dei bonus e superbonus edilizi dopo le novità introdotte dal decreto 39 del 2024. Quest’anno molte delle agevolazioni andranno a scadenza naturale e pochi bonus saranno riproposti a partire dal 1° gennaio 2025. Dall’ultimo provvedimento del governo esce definitivamente ridimensionato il superbonus per il quale non si potranno più utilizzare sconti in fattura e cessione dei crediti d’imposta ma la sola detrazione fiscale a dieci anni per le spese dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

Inoltre, il decreto 34/2020 prevedeva già la riduzione dell’aliquota al 70% nel 2024 (il 90% nel 2023), prima dell’ulteriore abbassamento al 65% previsto nel 2025. I Comuni colpiti da eventi sismici a partire dall’aprile del 2009 e gli enti del Terzo settore che facciano svolgere lavori sulle strutture sanitarie continueranno a utilizzare il superbonus alla percentuale del 110% fino a tutto il 2025.

Come saranno i bonus edilizi nel 2024?

Dalla revisione dei bonus edilizi esce ridimensionata anche l’agevolazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche del 75%. Già il decreto 212 del 2023 aveva ristretto il campo di applicazione del bonus ai soli lavori su rampe, ascensori, servoscala, scale e piattaforme elevatrici. Non si potranno agevolare più i lavori su pavimenti, infissi, finestre, sanitari e porte. Anche lo sconto in fattura e la cessione dei crediti sono limitati a specifici casi. Il bonus rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2025.

Come funzionano gli sconti su agevolazioni eco e sisma?

Scadono quest’anno l’ecobonus con percentuali del 50% e del 65% e l’ecobonus per lavori pesanti, con percentuali dal 65% al 75%, in base ai miglioramenti energetici ottenuti grazie agli interventi. Fino al 31 dicembre 2024 rimarranno in vigore anche i lavori di riduzione del rischio sismico nelle varie modalità. Il sismabonus continuerà ad assicurare un beneficio dal 70% all’85%. Il 70% spetta per il miglioramento di una classe di rischio sismico, l’80% per il miglioramento di due classi. Un ulteriore 5% si aggiunge, in tutti e due i casi, per i lavori inerenti le parti comuni dei condomini.

Per tutto il 2024 sarà in vigore anche il sismabonus acquisti, con percentuali del 75% e 85%, mentre il mix energetico e sismico produce le due agevolazioni dell’80% e dell’85%. Tutti questi bonus non saranno riproposti nel 2025.

Quali agevolazioni si ritroveranno nel 2025?

Il 2024 è l’ultimo anno anche per il bonus mobili, applicato nella misura del 50% di detrazione fiscale nei limiti di spesa, per quest’anno, di 5.000 euro. L’agevolazione scatta solo se si fanno lavori di ristrutturazione dell’immobile all’interno del quale saranno inseriti i mobili oggetto di bonus.

Il bonus ristrutturazione (o casa) godrà quest’anno dell’agevolazione del 50%, prima di scendere, dal 1° gennaio 2025, al 36%. Nel prossimo anno si dimezza anche il tetto di spesa sul quale applicare la percentuale di bonus: da 96.000 euro si passa a 48.000 euro. L’agevolazione scenderà ulteriormente nel 2028 (fino al 2033) al 30%. Ultimo anno, infine, anche per il bonus verde che assicura una percentuale di sconto del 36%.