Tadej Pogacar ha conquistato la quinta vittoria al Giro d’Italia 2024, trionfando nella sedicesima tappa accorciata a causa del maltempo. La tappa è stata caratterizzata da una fuga iniziale che non ha avuto molto spazio, con la UAE Team Emirates inizialmente disinteressata. Tuttavia, quando il gruppo non ha mostrato intenzione di reagire, la Maglia Rosa ha ordinato ai suoi compagni di aumentare il ritmo, facendo la differenza nei chilometri finali e riprendendo gli ultimi fuggitivi. Tra questi, Giulio Pellizzari del team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè, è stato ripreso nell’ultimo chilometro e staccato a 500 metri dal traguardo. Pogacar ha capito che Daniel Martinez stava rientrando da dietro e ha accelerato, andando verso la vittoria.

Quinta vittoria per Tadej Pogacar al Giro d’Italia 2024

Pogacar, quasi scusandosi, ha vinto davanti a Pellizzari, che è riuscito a resistere al ritmo di Martinez e a batterlo in una volata a due. Questo finale ha messo in luce la grande abilità del giovane italiano, nonostante la delusione di essere stato superato dallo sloveno proprio negli ultimi metri.

La sedicesima tappa del Giro d’Italia 2024, accorciata a causa del maltempo, è stata caratterizzata da un ritmo elevatissimo sin dall’inizio. La tappa, iniziata nel pomeriggio, ha visto i corridori affrontare condizioni climatiche avverse con pioggia e neve già prima della partenza. Marco Frigo (Israel Premier Tech) è stato il primo a lanciarsi in fuga, ma il suo tentativo è durato solo dieci chilometri. Subito dopo, un quartetto composto da Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Andrea Piccolo (EF Education EasyPost) e Mirco Maestri (Team Polti Kometa) ha preso il comando.

Giro d’Italia 2024, Pogacar conquista la quinta vittoria

La Movistar ha tenuto sotto controllo il quartetto, con Fernando Gaviria che ha mantenuto il distacco sotto i due minuti fino ai piedi delle salite. Durante la scalata del Monte Pinei, Alaphilippe ha staccato gli altri fuggitivi, ma il gruppo principale non ha reagito immediatamente, permettendo a Filippio Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizanè) e Andrea Pietrobon (Polti-Kometa) di conquistare i punti nei traguardi intermedi.

La Movistar ha poi lanciato Pelayo Sanchez, seguito da Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r). Nairo Quintana ha cercato di aumentare il ritmo per favorire il capitano Einer Rubio, ma senza successo. Sanchez ha continuato a tirare il gruppo, mentre Alaphilippe ha tentato di mantenere il comando.

Quando la situazione è sembrata stagnante, Sanchez ha ripreso a spingere, seguito da Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), che è stato poi raggiunto da Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizanè) e Cristian Scaroni (Astana Qazaqstan). I tre si sono avvicinati ad Alaphilippe, che li ha aspettati dopo lo scollinamento, appena iniziata l’ultima salita.

La grande prova di Pellizzari

I quattro fuggitivi hanno cercato di organizzarsi, ma senza riuscirci. Nel frattempo, la UAE Team Emirates ha iniziato la sua azione decisiva, riducendo il distacco a 40 secondi. Alaphilippe ha perso contatto rapidamente, mentre Costiou ha tentato un attacco prima di essere ripreso e staccato da Pellizzari. Pogacar ha poi lanciato il suo attacco, staccando facilmente tutti gli avversari e avvicinandosi rapidamente alla testa della corsa. Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) ha cercato di seguirlo, ma solo Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) è riuscito a tenere il passo inizialmente, mentre Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) ha mantenuto il suo ritmo.

Pogacar ha raggiunto e superato i contrattaccanti uno ad uno, avvicinandosi anche a Pellizzari, che ha provato a resistere. Pogacar ha infine tagliato il traguardo in solitaria, festeggiando il suo quinto successo. Pellizzari, nonostante tutto, ha resistito al ritmo di Martinez, battendolo in uno sprint a due e ottenendo un prestigioso secondo posto. Martinez ha concluso terzo, ma è salito al secondo posto nella classifica generale, staccando nettamente Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), visibilmente affaticato nel finale. Molto bene anche Antonio Tiberi, che è riuscito a chiudere davanti a Geraint Thomas, rafforzando così la propria leadership per la maglia bianca.