Allarme zecche, con l’aumento delle temperature e dell’umidità in molte zone si torna a registrare la presenza in massa di questi parassiti, che in molti casi purtroppo sono anche portatori di batteri e virus. Agenti patogeni pericolosi sia per gli ospiti animali che per l’uomo.
Diversi i casi di encefalite già registrati e trasmessi proprio dalla puntura di zecca. Vediamo quindi come fare per proteggersi, quali sono le zone più a rischio e cosa fare in caso di morso.
Allarme zecche e encefalite
Con l’arrivo dei primi caldi aumenta anche la presenza delle zecche. Parassiti ematofagi che possono attaccare gli animali domestici ma anche l’uomo. Spesso trasmettendo anche agenti patogeni come virus e batteri che possono essere molto pericolosi.
Come l’encefalite virale, una malattia che è in aumento specialmente nelle aree considerate più a rischio. In Veneto sono già stati registrati 18 casi, ed è scattata l’allerta anche in Lombardia. Ma in tutta Italia il pericolo resta elevato proprio perchè il periodo di maggiore attività e riproduzione dei parassiti è da inizio maggio a metà giugno.
Specialmente quando nella tarda primavera le temperature si alzano e le frequenti piogge fanno innalzare anche i livelli di umidità. L’encefalite da zecca è una patologia molto comune tra i frequentatori delle zone di montagna. Tanto che nelle regioni più colpite si svolgono campagne di vaccinazione gratuita che prevengono i maggiori rischi di una infezione.
Le zone a rischio
Le zecche sono atropodi presenti in gran parte dell’Europa settentrionale e centro orientale. Il loro habitat ideale è la vegetazione, specialmente nelle zone più umide e ombreggiate. Come ad esempio cumuli di foglie secche e cespugli.
Quindi in montagna ed in campagna, ma anche occasionalmente nelle città bisogna fare attenzione quando si frequentano boschi, prati, e aree incolte. Soprattutto se si tratta di posti frequentati da animali, selvatici o domestici, che fungono da principali prede di questi parassiti.
Per questo motivo sono più a rischio i territori utilizzati per i pascoli in montagna, le stalle, ma anche le aree urbane dove c’è una elevata presenza di cani.
Come difendersi dalle zecche
La migliore arma di prevenzione contro i rischi e le malattie trasmesse dalle zecche è rappresentata dalla protezione individuale e degli animali domestici. Oltre ad utilizzare prodotti antiparassitari e repellenti sui cani e gatti che vivono in casa, ci sono altri accorgimenti.
Ecco alcuni consigli, specialmente se si hanno in programma gite nella natura o passeggiate in montagna sono utili per prevenire morsi ed infezioni:
- Vestirsi con abiti chiari
- Indossare pantaloni lunghi e possibilmente stivali
- Non camminare in mezzo all’erba alta ma preferire i sentieri
- Utilizzare spray repellenti
- Indossare un cappello
Queste regole valgono sia per adulti che per i bambini. Altra cosa molto importante è spazzolare vestiti e controllare bene tutto il corpo al ritorno. Nello specifico nelle zone più amate dalle zecche, che sono:
- Sul collo
- Sui fianchi
- Dietro le ginocchia
- Sulla testa
Cosa fare in caso di puntura
Durante le escursioni e le passeggiate in montagna purtroppo la puntura di zecca è molto frequente. Questo non significa che sarà sempre infetta. Tuttavia bisogna controllare ed effettuare una profilassi per evitare ogni rischio.
Soprattutto in caso di morso, come prima cosa bisogna staccare il parassita dalla pelle in modo sicuro. Questo si può fare con una pinzetta, staccandolo delicatamente senza schiacciarlo afferrandolo il più vicino possibile alla pelle. Successivamente disinfettare bene la zona e monitorare eventuali sintomi che si manifesteranno.
Eruzioni cutanee, febbre, dolori muscolari o sindromi simil influenzali. Tutti questi segni vanno tenuti sotto controllo possibilmente valutati dal medico. Perchè oltre all’encefalite, le zecche possono infettare l’uomo con altre malattie molto pericolose come la malattia di Lyme e l’Ehrlichiosi.