Una finale di Europa League per cuori forti, Atalanta-Bayer Leverkusen è la partita di due realtà capaci di far parlare di se a prescindere dai costi esorbitanti che scendono in campo, con Carmine Gautieri fiducioso nei confronti dei nerazzurri: “Ci hanno abituato a grandi imprese, e contro il Leverkusen si può puntare al bersaglio grosso”.
Ci crede e ci spera Gautieri, che a Bergamo il cuore l’ha lasciato per tre anni (2002-2005), ma seguendo il percorso di crescita di una squadra che nel corso del tempo “ha alzato l’asticella grazie ad un programmazione al dettaglio”. Ora l’ultimo step, portare a casa un trofeo europeo dopo il ko in Coppa Italia contro la Juventus, per poi continuare a diventare sempre più grandi. Per farlo, servirà mettere le ganasce ad un Leverkusen pericoloso e dinamico, capace di arrivare all’appuntamento senza nessuna sconfitta a carico.
“Ma si possono battere, bisognerà chiudere gli spazi per evitare di lasciargli manovra“, spiega Carmine Gautieri, intervenuto a “A Tutto Sport” su Cusano News 7.
Finale Europa League, l’Atalanta sfida il Bayer Leverkusen, le parole di Carmine Gautieri
Una finale, quella di Europa League, per portare un trofeo importante in casa Atalanta, che contro il Bayer Leverkusen vuole fare la storia, che per Carmine Gautieri è nelle corde di quel Gian Piero Gasperini pronto “a fare la storia”.
D: Impresa possibile per l’Atalanta?
R: Ha dimostrato di poter giocare per qualsiasi competizione. E’ chiaro che di fronte ha una squadra che ha stradominato la Bundesliga senza mai perdere, subendo solo 22 gol e facendone più di 70. Basta questo per capire la loro forza, ma l’Atalanta ci ha abituato ad imprese incredibili. Non sarà semplice, ma non lo sarà nemmeno per il Leverkusen visto come gioca la Dea, che pressa a tutto campo: se non lascerà spazio alle Aspirine, potrà dire la sua.
D: Cosa non dovrà fare l’Atalanta rispetto alla finale persa contro la Juventus?
R: L’approccio, nei primi 15 minuti di Coppa Italia non è stato buono. Non si dovrà far giocare il Leverksuen, che fa della velocità la sua arma principale tra triangoli e cambi di gioco. L’Atalanta può limitarli con la pressione alta.
D: Partita che può permettere all’Atalanta di alzare l’asticella in vista dei prossimi anni?
R: Io credo l’abbia già alzata. Ha portato a casa due finali, nonostante in Coppa Italia abbia perso, ma oltre questo sono anni che la società programma. Studiano, trovano soluzioni, c’è progettazione, l’Atalanta è una delle realtà più importanti della Serie A. A tal proposito non capirei se Gasperini dovesse andare via: a Bergamo ha tutto per poter fare cose importanti, una piazza che può arrivare a vincere nel futuro.
Un futuro da decifrare
Sì, Carmine Gautieri non ci gira intorno: secondo lui Gasperini deve continuare il suo lavoro all’Atalanta. A Bergamo si può vincere, al netto di un Napoli che spinge per poter avere dalla sua il tecnico.
D: Suggerisci a Gasperini di rimanere dunque.
R: Assolutamente sì, a meno che non arrivi un club così importante a cui non si potrebbe dire no. Altrimenti deve rimanere lì.
D: A tal proposito, Napoli sarebbe una piazza interessante per lui?
R: Potrebbe essere una sfida interessante, ma vorrebbe dire cambiare tutto. Gasperini ha un suo modo di lavorare, stravolgerebbe tutto. Non so se sarebbe la piazza giusta per lui, anche perché se vai via dall’Atalanta, ti allontani da un top club che può lottare per tutto. Non sono così convinto che vada via.
D: Da chi ti aspetti di più contro il Bayer Leverkusen?
R: Parlerei più di gruppo, anche perché sarebbe facile dire Scamacca. E’ tutto il gruppo che deve riuscire a vincere la finale, non un singolo. A Bergamo si lavora con il noi e non con l’io, questo fa la differenza. Cambiano gli interpreti, ma il risultato è sempre lo stesso, il lavoro corale domina sul resto.