Questa mattina, con una intervista concessa al Foglio, il senatore Maurizio Gasparri ha annunciato che il suo partito, Forza Italia, presenterà una interrogazione in Vigilanza Rai per chiarire i rapporti che intercorrono tra l’azienda di viale Mazzini e Loft, una società che fa capo a Seif, editrice del Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Marco Travaglio. Perché questa iniziativa? Per verificare se c’è un accordo che economicamente avvantaggerebbe in maniera ingiusta Loft. Nei giorni scorsi, in realtà, la prima a sollevare la questione è stata Maria Elena Boschi di Italia Viva: proprio in Vigilanza Rai ha chiesto il motivo per cui la Rai favorirebbe questa società. Fatto sta che, per Gasparri, in quell’occasione, l’ad di viale Mazzini, Roberto Sergio, non ha dato una risposta esaustiva. E ora vuole fare luce, in particolare, sull’accordo che ci sarebbe per portare sulle reti Rai il programma La confessione di Peter Gomez, direttore, tra l’altro, de ilfattoquotidiano.it.

C’è un accordo tra Fatto Quotidiano e Rai per salvare il bilancio del giornale di Travaglio? Gasparri (Forza Italia) annuncia una interrogazione in Vigilanza

Ma qual è il punto della questione? Gasparri, in piena campagna elettorale per le prossime Europee, l’ha spiegato così:

“La società che edita il Fatto ha un bilancio faticoso, diciamo così. E la loro galassia la conosciamo, sono schierati da una certa parte. Ora, che gli esponenti di punta di quel gruppo editoriale organizzino gli spazi della Rai è vergognoso. Tra Loft, Fatto Quotidiano e i loro c’è un conflitto d’interesse clamoroso”.

In realtà, il giornale di Marco Travaglio si è difeso rendendo noti i costi dell’accordo, che ammontano a poco più di 300 mila euro, e spiegando che per la Rai rappresentano un risparmio. Ma Gasparri non si è fermato nemmeno a questo punto. Anzi, ha rilanciato all’insegna del sarcasmo:

“Allora appaltiamo tutto a loro, così con una sola mossa risolviamo due problemi: quello dei conti del Fatto e quello delle spese eccessive della Rai. Ma cos’è questo? Il nuovo pluralismo con fattura?”.

L’attacco al Movimento Cinque Stelle

L’esponente di Forza Italia, infine, ha messo nel mirino il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, la formazione politica più vicina al gruppo del Fatto:

“Il Movimento Cinque Stelle ha una quota nella Rai. I grillini lamentano la lottizzazione, ma anche loro partecipano alla spartizione. Siamo alle solite: vedono il pelo nell’uovo ma non la barba che hanno in faccia. Ora, legittimamente, anche loro sono passati all’incasso”.