E’ stato fissato per giovedì 23 maggio l’interrogatorio di garanzia del governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di una maxi-inchiesta per corruzione della Procura della Repubblica di Genova.
L’interrogatorio è stato richiesto dallo stesso governatore che nei giorni scorsi, tramite il suo legale, ha fatto sapere di voler chiarire la sua posizione.
C’è grande attesa per le dichiarazioni del governatore ligure che potrebbero determinare non solo il futuro della vicenda giudiziaria, ma anche il suo futuro politico alla guida della Liguria.
Inchiesta Genova, fissato per il 23 maggio l’interrogatorio del governatore Giovanni Toti
Si svolgerà giovedì 23 maggio l’interrogatorio di garanzia del Governatore della Liguria, Giovanni Toti. Al momento non è stato reso noto il luogo dell’interrogatorio che verrà condotto dai pm, Luca Monteverde e Federico Manotti.
Nel corso del primo interrogatorio il Presidente della Regione Liguria si era avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta dovuta – secondo quanto spiegato dal suo legale Stefano Savi – alla necessità di leggere i corposi atti dell’indagine. Era il 10 maggio, appena tre giorni dopo lo scoppio del caso giudiziario che sta facendo tremare la regione.
Nei giorni scorsi i legali del governatore avevano presentato la richiesta di un nuovo interrogatorio che è stato quindi fissato per giovedì. Dopo l’interrogatorio gli avvocati del presidente Toti chiederanno anche la revoca della misura cautelare ai domiciliari a cui è sottoposto dal 7 maggio scorso.
Il risvolto politico e l’ombra delle dimissioni e delle elezioni anticipate
Il caso giudiziario che ha coinvolto il governatore, Giovanni Toti, ha avuto inevitabili ripercussioni anche sul piano politico regionale e nazionale, con i principali partiti di opposizione che, da quando è scoppiato il caso, chiedono a gran voce le dimissioni del governatore, mentre in maggioranza ci si professa, più o meno convintamente, garantisti, ma si chiarisce comunque di essere in attesa dell’interrogatorio di garanzia del governatore.
Al momento, infatti, Giovanni Toti – che ha sempre dichiarato di poter chiarire tutte le accuse – non si è dimesso dalla carica di governatore, ma solo sospeso e le sue funzioni sono svolte dal vicepresidente, Alessandro Piana della Lega.
Insomma, l’interrogatorio di domani sarà un punto di svolta cruciale nella vicenda giudiziaria e politica del governatore Toti. In caso di dimissioni si andrà ad elezioni anticipate, probabilmente già in autunno, per eleggere il nuovo presidente e il nuovo consiglio regionale della Liguria.
E nei partiti – non solo di opposizione – è già scattato il toto-nomi.