Aumentano vertiginosamente gli attacchi da parte di gabbiani nella Capitale. Sono numerose le segnalazioni di cittadini romani e turisti, più di trenta a settimana, in cui chiedono aiuto e supporto agli enti preposti per difendersi dai pericolosi assalti dei volatili.

Una situazione delicata e che il comune di Roma non è attualmente in grado di contrastare, come la recente entrata in scena di cinghiali e volpi in città: entrambi attratti dall’enorme mole di cibo contenuta all’interno dei cassonetti dei rifiuti.

Tag24 ha intervistato Valentina Coppola, etologa e presidente dell’associazione Earth per comprendere come proteggersi da gabbiani ed evitare la nidificazione sui tetti e i balconi delle proprie abitazioni.

Intervista a Valentina Coppola (Earth) sul fenomeno gabbiani a Roma

D. “Come mai i gabbiani sono diventati così aggressivi nella Capitale?”

R. “In realtà non è niente di particolarmente strano. E’ periodo dei primi voli dei pulli (i loro piccoli). I gabbiani in questo periodo hanno nidificato e quando nidificano hanno un’aggressività dettata dalla tutela della prole. I primi “piccoli” sono in procinto di effettuare i primi voli e quindi, escono dai nidi e vanno su terrazze e strade. I genitori fanno dei voli radenti sulle teste delle persone che si avvicinano a loro, pur non volendo, come ad esempio dei passanti

D. “Quest’alta concentrazione di gabbiani a Roma è un fenomeno normale?”

R. “Il fenomeno è normale, ma non il numero di gabbiani che si concentra in città. Non è tanto il comportamento dei gabbiani che è sempre stato lo stesso, ma la concentrazione di questi volatili a Roma che è eccessivo”

Come, quando e perché i gabbiani attaccano l’uomo

D. “Quanto sono violenti gli attacchi di gabbiani alle persone? Come attaccano?”

R. “I gabbiani ultimamente sono stati soggetti, come tutti gli uccelli selvatici, all’aviaria. In questo momento specifico premetto che non c’è alcun allarme. La beccata però può portare a normali infezioni consecutive a graffi e morsi provocati dai volatili. Sono uccelli violenti: hanno artigli e becco molto affilati. Gli attacchi possono essere pericolosi per l’uomo e anche se non è molto frequente, possono ferire sicuramente. Poi ci sono delle situazioni in cui hanno portato via dei piccoli animali domestici… Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di cani di piccola taglia, gatti e conigli nani sul balcone, predati dai gabbiani. Gli animali di piccolissima dimensione devono essere protetti… Quando le persone hanno nidi vicini, sul terrazzo e i gabbiani hanno nidificato sul tetto, consigliamo di uscire con un ombrello aperto per difendersi…

D. “Gabbiani aggressivi, ma anche alcuni eccessivamente tranquilli. Al centro addirittura i gabbiani sono protagonisti di selfie con cittadini e turisti. Da dove nasce questo fenomeno?”

R. “I gabbiani hanno sviluppato la consapevolezza di ricevere cibo dai passanti in quella zona e al centro, quindi restano lì fermi, nell’attesa che i turisti, i cittadini gli diano un po’ di cibo… Sono comportamenti appresi, i gabbiani hanno capito che le persone gli danno del cibo e quindi lo attendono puntualmente… Capisco che qualcuno sia divertito da questo fenomeno, ma non è positivo. L’alta concentrazione di gabbiani nella città, dovuta alla scarsa pulizie delle strade, portano i volatili più verso i centri abitati che verso il mare, dove dovrebbero pescare il cibo… Se l’alimento è a pronta disposizione, piuttosto che individuare pesci, immergersi e catturarli, scelgono di stare in posti in cui possono reperirlo a costo zero…”

D. “Quindi possiamo affermare che anche i gabbiani, come gli umani, si sono imprigriti?”

R. “Tutti gli animali sono opportunisti, non è un termine dispregiativo ma che si utilizza. Animali come volpi e gabbiani, tendono ad andare dove il cibo si trova più facilmente. Il massimo della resa con il minimo della spesa energetica

D. “Qualora venisse gestita meglio la situazione rifiuti potrebbero allontanarsi i gabbiani?”

R. “Certo, ma non solo gabbiani, adesso ci sono anche cinghiali e volpi. Ill motivo è sempre lo stesso: la facile reperibilità del cibo. Non c’è un sovrannumero di gabbiani, semplicemente questi animali si concentrano a Roma, in aree antropizzate e lì creano il problema. Perché gli animali selvatici fanno gli animali selvatici…”

I gabbiani possono appropriarsi di tetti e balconi: i consigli per prevenire il fenomeno

D. “E cosa ne pensa dei piccioni? Li ritiene una razza aggressiva?”

R. “No, il piccione più che aggressivo è spregiudicato. Sono uccelli che vanno dove trovano cibo e tendono ad avvicinarsi molto alle persone. Si avvicinano ma non li attaccano, non sono predatori, ma rubano cibo dai tavoli mentre i gabbiani anche dalle mani. Hanno un comportamento di tipo predatorio e il piccione non teme l’uomo. Vanno a mangiare il cibo che casca, anche nei ristoranti e altre tipologie di locali. I piccioni non hanno artigli e becco per offendere, come il gabbiano…”

D. “I gabbiani posso appropriarsi temporaneamente di tetti e balconi?”

R. “Sì, abbiamo ricevuto numerose telefonate da parte di utenti che segnalavano la presenza di nidi di gabbiano sui tetti di casa. Le persone non potevano uscire sul terrazzo perché avrebbero subito aggressioni…”

D. “Come si può risolvere la piaga dei gabbiani? Quali sono i suoi consigli a riguardo?”

R. “Non è molto risolvibile a dire il vero, bisogna innanzitutto fare prevenzione. Quando c’è un nido su un balcone il regolamento di Roma Capitale sulla tutela degli animali vieta di spostare o distruggere i nidi. Quando ci sono le uova già depositate non si può fare nulla. Bisogna aspettare 2-3 mesi che i pulli prendano il volo e il problema si risolve da solo. Per prevenirla si possono installare dei dissuasori, come per i piccioni, punte flessibili che non permettono la discesa dell’uccello. Gli alberghi spesso chiamano i falconieri. I falchi che volano sui tetti degli hotel allontanano i gabbiani e non gli permettono la nidificazione e e cambierà zona. La terza cosa è vivere molto il terrazzo tra febbraio e marzo, senza lasciare cibo alla portata dei gabbiani, affinché l’uccello possa trovare un’altra zona dove nidificare…”